Come funziona l'incastelliamento?

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Ecco una spiegazione concisa sull'incastellamento:

L'incastellamento è una tecnica culinaria che prevede:

  • Preparazione: Condire l'alimento.
  • Infarina: Passare nella farina per asciugare.
  • Pastella: Immergere in una pastella liquida.
  • Impanatura: Ricoprire con pangrattato per croccantezza.
  • Frittura: Friggere in olio caldo fino a doratura.

Risultato: un esterno croccante e un interno tenero!

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Come funzionava lincastellamento nel Medioevo? Storia e dettagli!

Lincastellamento? Ah, mi ricordo quando da piccolo aiutavo la nonna a preparare il baccalà fritto per la Vigilia. Che profumo! Praticamente è impanare, ma con un po’ più di passaggi, per un risultato super croccante.

Si parte dal condimento, ovvio. Sale, pepe, magari un po’ di aglio in polvere… Insomma, quel che ti piace. Poi si infarina l’alimento, così la panatura attacca meglio, mi diceva la nonna.

Dopo si passa all’uovo sbattuto. A volte ci mettevo un goccino di latte per renderlo più leggero. Infine, il pangrattato. Io adoravo usare quello fatto in casa, con il pane raffermo.

Si frigge in olio bollente finché non è dorato. Mamma mia, che bontà! Un piccolo trucco? Aggiungere un pizzico di parmigiano grattugiato nel pangrattato, per un sapore extra.

Lincastellamento: Breve guida

  • Condimento: Sale, pepe, spezie.
  • Infarinatura: Rimuove umidità.
  • Pastella: Farina, uova, latte (opzionale).
  • Impanatura: Pangrattato, cornflakes.
  • Frittura: Olio caldo, fino a doratura.

Quando avviene lincastellamento?

L’incastellamento, fenomeno chiave del Medioevo occidentale, non è un evento databile con precisione. Si sviluppa gradualmente, a partire dalla fine del IX secolo, raggiungendo l’apice tra il X e il XII secolo. Pensate al processo, non ad una data precisa. È come la fioritura di una pianta: lenta, progressiva, con diverse fasi. E come ogni fenomeno storico, varia a seconda della regione.

In Normandia, per esempio, il processo fu influenzato dalle incursioni vichinghe, spingendo la popolazione a cercare rifugio in strutture difensive più robuste, già presenti, ma sviluppate in fretta. In altre zone, invece, l’incastellamento fu legato a dinamiche interne di affermazione del potere feudale. Mio nonno, storico medievalista, parlava spesso di questa complessità. Ricordo le sue mappe piene di crocette che indicavano i siti prescelti per nuove fortificazioni.

  • Nascita dei castelli come residenze signorili.
  • Trasformazione di insediamenti preesistenti in villaggi fortificati.
  • Sviluppo di nuove tecniche costruttive.

Certo, il termine “incastellamento” semplifica un processo molto articolato, un vero mosaico di fattori economici, sociali e politici. Come dire, una bella sfida per chi ama ricostruire il passato, pezzo per pezzo. Ma proprio qui sta la bellezza dello studio storico: nella scoperta di sfumature e eccezioni. E la mia tesi di laurea, giuro, era tutta su questo. Un disastro, ma un disastro affascinante!

  • Fattori economici: aumento della produzione agricola e conseguente necessità di protezione.
  • Fattori sociali: crescita del potere feudale e frammentazione del potere regio.
  • Fattori politici: incursioni e guerre.

Ricordo che la mia professoressa di Storia medievale, la professoressa Rossi, sottolineava sempre l’importanza di considerare i contesti specifici. Ogni castello, ogni villaggio fortificato, racconta una storia a sé, una testimonianza del mondo medievale nella sua complessità. Insomma, niente formule magiche per datare un fenomeno così complesso.

#Funzionamento #Gioco #Incastellamento