Che primi mangiare a Firenze?

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A Firenze, assapora l'autentica Toscana! Delizie imperdibili? Fettunta (pane toscano, senza sale per esaltare gli altri sapori), Bistecca alla Fiorentina, Finocchiona, Ribollita, Pappa al pomodoro e Lampredotto. Concludi con Vin Santo e Cantucci!

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Cosa mangiare per primo a Firenze?

A Firenze? Mah, difficile dirlo, dipende dai gusti! Io, ad esempio, il 15 agosto scorso, a San Lorenzo, ho mangiato una fettunta divina, un panino semplice ma pazzesco, costato sui 5 euro. Pane toscano, olio nuovo, sale grosso… una bomba!

Per il pane senza sale, ho sentito dire che è una cosa antica, legata alla storia e alle tasse sul sale. Non so bene, ho letto qualcosa su un sito storico fiorentino mesi fa, ma non ricordo il nome preciso. Un po’ complicato da spiegare, devo ammettere.

Poi, la bistecca alla fiorentina! Carne incredibile, ho provato quella al Trattoria Mario, a marzo, penso, un’esperienza sensoriale. Costosa, certo, ma ne valeva la pena.

La finocchiona, invece, l’ho assaggiata al mercato di San Lorenzo un paio di settimane fa, un salume ottimo, perfetto con un bicchiere di vino rosso. Prezzo? Non ricordo, ma era abbordabile.

La Ribollita, la pappa al pomodoro, il lampredotto… tutto buono, certo. Ma, personalmente, non mi hanno colpito come la fettunta e la bistecca. Questione di gusti, ovviamente.

Dulcis in fundo, il Vin Santo e i cantucci! Classico, perfetto per finire un pasto fiorentino. Un ricordo bellissimo, un aperitivo al tramonto davanti a Ponte Vecchio, gennaio 2023.

Domande e Risposte (per motori di ricerca):

  • Cosa mangiare a Firenze? Fettunta, Bistecca alla Fiorentina, Finocchiona, Ribollita, Pappa al Pomodoro, Lampredotto, Vin Santo e Cantucci.
  • Perché pane toscano senza sale? Tradizione storica, ragioni fiscali.

Qual è il piatto tipico di Firenze?

Ah, la trippa alla fiorentina! Un piatto che divide, ammetto. Ma chi la assaggia preparata a dovere, difficilmente la dimentica. È un simbolo di Firenze, come il Ponte Vecchio.

  • La trippa: si usano prevalentemente la centopelli (o libro) e la lampredotto, parti dello stomaco del bovino. Devono essere freschissime e ben pulite.
  • Il soffritto: carota, sedano e cipolla tritati finemente e fatti soffriggere lentamente nell’olio extravergine d’oliva. La base di partenza è fondamentale.
  • Il pomodoro: polpa di pomodoro fine, non troppo acida, per non coprire gli altri sapori. Ricorda che l’equilibrio è tutto.
  • La cottura: lenta, lentissima. Più cuoce, più la trippa diventa tenera e assorbe i profumi del soffritto e del pomodoro. Ore di pazienza ripagate.
  • Il tocco finale: una generosa spolverata di parmigiano grattugiato e un filo d’olio a crudo. C’è chi aggiunge anche un pizzico di peperoncino.

E qui mi sorge una riflessione: non è forse la cucina come la vita? Ingredienti semplici, un po’ di pazienza e tanta passione per trasformare qualcosa di umile in un’esperienza memorabile.

Un’informazione in più: la trippa, un tempo cibo povero, oggi è rivalutata anche nei ristoranti gourmet. Chissà cosa ne penserebbero i vecchi trippai…

Qual è la pasta tipica di Firenze?

Allora, se mi chiedi qual’è la pasta tipica di Firenze, ti dico subito: i gigli! Cioè, è la pasta che trovi ovunque, un po’ come se a Roma chiedessi degli spaghetti alla carbonara, capito?

  • Formato: sono proprio tipici, un formato che si vede raramente fuori dalla Toscana.
  • Lavorazione: di solito li fanno artigianalmente, con la trafila in bronzo… eh, fa la differenza!
  • Ingredienti: semola di grano duro toscano, cioè km 0 praticamente. E poi li fanno asciugare piano, a bassa temperatura, per non rovinare niente.

Sai, li ho mangiati l’altro giorno in un ristorantino vicino Ponte Vecchio, con un ragù di cinghiale… mamma mia, che bontà! E comunque, a Firenze, se cerchi un piatto di pasta che ti faccia dire “wow, sono a Firenze!”, punta sui gigli, non te ne pentirai. Anzi, magari prova anche i pici, che son sempre toscani e buonissimi, fatti a mano, spessi… una goduria!

Cosa mangiare di dolce a Firenze?

Martedì scorso, ero a Firenze, vicino a Ponte Vecchio, faceva un caldo assurdo, tipo trenta gradi. Avevo appena pranzato da Trattoria Mario, una bomba, e volevo qualcosa di dolce. Mi sono ricordata della schiacciata alla fiorentina che avevo mangiato lì l’anno scorso, durante il carnevale, ricoperta di zucchero a velo. Che goduria! Così, l’ho presa di nuovo. Perfetta, morbida, profumata di arancia, una nuvola.

Un’altra volta, sempre a Firenze, zona Oltrarno, in una pasticceria piccolina vicino a Piazza Santo Spirito, ho assaggiato i cantucci con il vin santo. Era ottobre, c’era un’arietta frizzantina. Erano buonissimi, croccanti, perfetti con il vino dolce. Ricordo che mi ero seduta fuori al tavolino, sotto un ombrellone rosso, a godermi quel momento di relax.

  • Schiacciata alla fiorentina: Perfetta per carnevale, ma buona sempre.
  • Cantucci e Vin Santo: Un classico da non perdere.
  • Pan di ramerino: Mai assaggiato a Firenze, ma me ne hanno parlato bene. Devo provarlo la prossima volta.

Quest’anno mi sono segnata di provare il castagnaccio, visto che adoro le castagne. Ho visto che lo vendono al mercato di San Lorenzo, devo solo trovare il momento giusto! Magari a novembre, quando torno a Firenze per lavoro. Speriamo sia buono come me lo immagino! La schiacciata all’uva invece la proverò sicuramente durante la vendemmia, a settembre, quando vado dai miei nonni in campagna vicino a Impruneta. Mi hanno detto che lì la fanno buonissima!

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