Come si chiama il vino della Sardegna?

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Il Cannonau è il vino rosso simbolo della Sardegna. Diffuso sullisola, trova leccellenza nelle zone interne, specialmente nellOgliastra.
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Oltre il Cannonau: Un Viaggio nei Vini della Sardegna

La Sardegna, isola di contrasti e di antica civiltà, esprime la sua complessa identità anche attraverso i suoi vini. Se il nome Cannonau riecheggia immediatamente nell’immaginario collettivo come il re indiscusso dei vini rossi sardi, la realtà è ben più ricca e sfaccettata, un mosaico di profumi e sapori che riflettono la varietà del territorio e la passione dei suoi viticoltori.

Il Cannonau, indubbiamente, merita la sua fama. Questo vitigno, antenato del Grenache, trova la sua massima espressione nelle zone interne dell’isola, in particolare nell’Ogliastra, dove il clima caldo e secco, i terreni granitici e la sapiente cura dei vignaioli regalano un vino di grande struttura, con aromi intensi di frutti rossi maturi, spezie e note balsamiche. La sua longevità, la sua capacità di evolvere nel tempo, lo rendono un’esperienza sensoriale unica, un vero e proprio viaggio nella storia enologica sarda.

Ma limitare la vitivinicoltura sarda al solo Cannonau sarebbe un grave errore. L’isola, con le sue diverse zone climatiche e i suoi terreni variegati, offre un ventaglio di vini altrettanto interessanti, capaci di soddisfare i palati più esigenti. Dalle aree costiere, più miti e umide, provengono vini bianchi freschi e minerali, come il Vermentino di Gallura, elegante e profumato, ideale compagno di pesce e crostacei. Oppure il Nuragus, bianco di buona struttura, capace di invecchiare con dignità.

Nel sud dell’isola, invece, si coltivano vitigni autoctoni che regalano vini rossi di grande personalità, diversi dal Cannonau per stile e carattere: il Monica, di corpo medio e dal profilo fruttato e leggermente speziato, o il Bovale Sardo, vino intenso e tannico, adatto ad accompagnare carni rosse importanti.

Non si può dimenticare, infine, la crescente attenzione verso i vini dolci, come il Malvasia di Bosa, un passito di grande aromaticità, o il Moscato di Sardegna, fresco e aromatico, perfetto per concludere un pasto.

In conclusione, la domanda “Come si chiama il vino della Sardegna?” non ha una risposta univoca. È una domanda che apre le porte a un universo di sapori e profumi, un viaggio attraverso la storia, la cultura e la natura di un’isola che custodisce gelosamente un patrimonio vitivinicolo di inestimabile valore. Osservare il Cannonau come punto di partenza, per poi esplorare la ricchezza e la diversità dell’enologia sarda, è il modo migliore per apprezzarne appieno la straordinaria complessità.