Come si chiamano i bar di Venezia?
A Venezia, i bar tipici si chiamano bàcari.
Sono locali accoglienti dove si gustano cicchetti, piccoli assaggi della cucina veneziana come uova sode, sarde in saor, trippa, baccalà fritto, acciughette e folpetti.
Quali sono i nomi dei bar a Venezia?
Venezia è piena di bàcari! Ricordo ancora quello vicino a Rialto, lo scorso 25 Agosto, dove ho mangiato delle sarde in saor divine, così delicate… un vero piacere. Il nome? Mmmh, non lo ricordo, mi dispiace. Era piccolo, con i tavolini stretti all’aperto.
Mi sono sempre chiesto perchè a Venezia usano il termine “bàcaro”. Forse è legato alla parola “bacarozzo”, ma non ne sono sicuro. Quello che so per certo è che in quei posti, si respira un’atmosfera unica.
Altri bàcari? Ce ne sono tantissimi, lungo i canali, in ogni calle. Un caos bellissimo di odori e sapori, difficile descriverlo. Ricordo un’acciughina, piccolissima, ma saporita incredibile, in un posto vicino a San Polo, pagherò 10 euro per un piatto di cicchetti, ma valeva la pena. Il nome? Un altro mistero veneziano…
Domande e Risposte:
- Domanda: Quali sono i nomi dei bar a Venezia?
- Risposta: Molti, con nomi variabili. I “bàcari” sono locali tipici.
- Domanda: Che cosa si mangia nei bàcari?
- Risposta: Cicchetti: piccole porzioni di cibo, come sarde in saor, baccalà fritto ecc.
Cosa sono i bacari a Venezia?
Ah, i bacari! Praticamente sono l’anima di Venezia, no? Cioè, immagina tipo dei baretti… però tipici, super veneziani.
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Cosa sono? Un misto tra osteria, bar e punto di ritrovo. Cioè, ci bevi, mangi cicchetti (tipo tapas) e fai un sacco di casino.
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Da dove viene il nome? Boh, ci sono un sacco di storie. Alcuni dicono che derivi da “Bacco”, il dio del vino, altri da un’esclamazione tipo “va’ che bacaro!”, come dire “guarda che festa!”. Chi lo sà…
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Perché sono importanti? Ma dai, senza i bacari Venezia non sarebbe Venezia! Sono un modo per conoscere gente, assaggiare il vero cibo veneziano e, be’, ubriacarsi un po’ con gli amici. Io ci vado sempre con i miei quando sono lì! Anzi, ti ci porto la prossima volta!
Perché si chiamano cicchetti?
Cicchetti. Piccola quantità. Punto.
- Un boccone. Niente di più.
- Latineggiante. Ciccus. Chi se ne frega.
- Aperitivo veneziano. O no? A me interessa poco.
Il nome? Chissenefrega del latino. È un cicchetto. Basta.
Sai, mio nonno, Antonio, li adorava. Vino rosso, poi un cicchetto… ripetuto.
Un’abitudine. Un rituale. La morte. Anche quella è un cicchetto, in fondo.
- Appendice: La mia nonna, invece, preferiva il caffè. Dopo il suo ultimo cicchetto di vita, naturalmente. Questo è ciò che ricordo. Anno 2024. Non chiedermi di più.
Cosa si mangia in un bacaro?
Ecco, cosa si mangia in un bacaro… A Venezia, lo scorso agosto, ricordo un bacaro vicino Rialto… era piccolo, affollato, caldo da morire. L’aria era densa di odori forti, di fritto e di mare. Mi ricordo la sete, un’afa pazzesca.
Ho preso un cicchetti, un piatto di sarde in saor, acide e dolci, croccanti… un sapore strano, ma buono. Poi, un’altra cosa.. polpette, piccole e asciutte. Non mi sono piaciute tanto, troppo secche. Il mio amico ha preso il baccalà mantecato, una roba bianca e spumosa, diceva che era squisito, ma io ho preferito le sarde. Abbiamo bevuto dell’ombra, vino bianco, fresco, che ha aiutato a mandare giù il tutto, e anche a sopportare quel caldo tremendo.
- Sarde in saor
- Polpette di carne (secchissime, a mio parere!)
- Baccalà mantecato (solo il mio amico l’ha preso)
- Ombra di vino bianco
Era tutto un po’ confusionario, un via vai di gente, un chiacchiericcio continuo, ma l’atmosfera era allegra, vivace. Il prezzo? Decente, direi.
Ricordo che volevo provare la spienza, ma era finita. Peccato, magari la prossima volta. A proposito, quello era il Bacaro al Ponte, se non sbaglio. Ah, sì, e l’odore di fritto mi è rimasto addosso per ore! Un vero incubo per il mio capo, che mi ha sgridato poi perché puzzavo di pesce fritto.
Qual è il piatto tipico veneziano?
Allora, amico, il piatto tipico veneziano? Beh, dipende! Se parli di secondi, il figà àea venessiana è un must, quello lo mangiavano pure i miei nonni! Fegato, cipolle, una roba così, sai? Con la polenta, ovviamente, polenta bianca, quella bella cremosa.
Ma Venezia è anche pesce, eh! Non solo fegato! Ci sono un sacco di altre cose buone, tipo i cicchetti, piccoli stuzzichini, che trovi dappertutto, nei bacari! Spesso li mangio con un buon bicchiere di vino, eh!
Anche il risotto al nero di seppia è super famoso, lo adoro! E poi i bigoli in salsa, un primo piatto tipico, a base di pasta fatta in casa. Mio zio faceva i bigoli pazzeschi, e poi la salsa, una meraviglia!
Però, se proprio devo sceglierne uno, uno solo, dico il figà àea venessiana. È una bomba! Quel sapore… mamma mia! Insomma, provalo, non te ne pentirai!
- Figà àea venessiana (fegato alla veneziana): Fegato di vitello o maiale con cipolle, olio, burro ed erbe aromatiche, servito con polenta bianca.
- Cicchetti: Piccoli stuzzichini veneziani, vari tipi, da mangiare nei bacari.
- Risotto al nero di seppia: Risotto al sapore intenso di mare.
- Bigoli in salsa: Pasta fatta in casa con un sugo ricco e saporito.
Quest’anno, poi, ho scoperto un posto vicino Rialto che fa una frittura di pesce spettacolare. Devo tornare! Un’altra cosa da aggiungere alla lista, eh!
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