Come si fa il vino mosto?
Per fare il mosto cotto:
- Cuocere il mosto a fuoco basso per ore.
- Lacqua evapora, ottenendo un liquido denso e scuro, simile a uno sciroppo.
- Tradizionalmente preparato in autunno dopo la vendemmia.
- Usato dai contadini durante linverno.
Mosto cotto… che roba! Mi ricorda sempre nonno, che lo faceva ogni autunno. Ricordo l’odore dolciastro che impregnava tutta la casa, per ore e ore… Chi si dimentica? Impossibile. Era quasi una festa, una magia. Un pentolone enorme sul fuoco, a bollire piano piano, piano piano… Che pazienza ci voleva! E lui lì, a mescolare con quel suo mestolo di legno, consumato dal tempo. Chissà quante volte l’avrà usato, eh?
Per farlo, niente di complicato, in teoria. Prendi il mosto, quello fresco fresco, appena spremuto dall’uva, e lo metti a cuocere a fuoco basso. Basso, mi raccomando! Sennò si brucia e addio mosto cotto. E poi lo lasci lì, per ore. L’acqua evapora lentamente, lentamente… quasi una tortura! E il mosto, pian piano, si trasforma. Diventa denso, scuro, quasi nero. Come uno sciroppo, dicevano. Tipo il miele, ma più… più intenso.
Ricordo una volta, ero piccolo, avrò avuto si e no sei anni, volevo assaggiarlo prima che fosse pronto. “Scooootta!”, mi urlò nonno. E aveva ragione! Mi bruciai la lingua, che dolore! Ma era così buono… Poi d’inverno, che soddisfazione spalmarlo sul pane! Una merenda semplice, ma che sapore! I contadini, dicevano, lo usavano per tutto l’inverno. Un concentrato di energia, di sole… Forse per quello nonno era sempre così forte e pieno di vita. Chissà… Mi manca quel profumo, quel sapore, quel calore… E mi manca nonno.
#Fare Vino#Mosto Uva#VinificazioneCommento alla risposta:
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