Come si mangia a Siena?

41 visite

A Siena, lasciati conquistare dai sapori autentici. Inizia con crostini di fegatini, poi gusta le pappardelle al sugo di lepre o la ribollita, perfetta per i vegetariani. Assapora il cinghiale in umido, un piatto che racconta la tradizione. Concludi con i ricciarelli, biscotti dal sapore antico e inconfondibile.

Commenti 0 mi piace

Siena a Tavola: Un Viaggio nel Cuore della Toscana Gustosa

Siena, città d’arte e storia, è molto più di Piazza del Campo e del Palio. È un scrigno di tradizioni culinarie che si rivelano ad ogni assaggio, un viaggio sensoriale nel cuore della Toscana più autentica. Dimenticate i tour turistici frettolosi e preparatevi a un’immersione nei sapori che hanno plasmato l’identità senese per secoli.

Il percorso gastronomico a Siena inizia con un omaggio alla semplicità e alla ricchezza degli ingredienti locali. I crostini di fegatini, un classico antipasto toscano, qui raggiungono vette di sapore grazie alla freschezza dei fegatini di pollo e alla fragranza del pane tostato. La crema, morbida e intensamente aromatica, si spalma con generosità sul pane croccante, aprendo il palato a ciò che seguirà.

Proseguendo, impossibile resistere al richiamo delle pappardelle al sugo di lepre. Questa pasta fresca, larga e corposa, si sposa alla perfezione con un ragù ricco e profondo, preparato con pazienza e passione. La lepre, selvaggina simbolo delle colline senesi, conferisce al sugo un sapore inconfondibile, selvatico e avvolgente, un vero e proprio abbraccio al palato.

Per chi cerca un’alternativa vegetariana, la ribollita rappresenta la risposta perfetta. Questa zuppa di pane raffermo e verdure, un piatto povero ma ricco di storia, è un concentrato di sapori autentici. Cavolo nero, fagioli cannellini, carote, patate e altre verdure di stagione vengono cotti lentamente, fino a fondersi in un brodo denso e saporito. La ribollita è un piatto confortante, ideale nelle giornate più fredde, ma apprezzabile in ogni stagione per la sua genuinità.

Il culmine del pasto senese, per gli amanti della carne, è senza dubbio il cinghiale in umido. La carne di cinghiale, dal sapore intenso e deciso, viene cotta lentamente in un ricco sugo di pomodoro, vino rosso e aromi. La lunga cottura la rende tenera e succulenta, sprigionando un profumo inebriante. Il cinghiale in umido è un piatto che racconta la tradizione venatoria senese, un legame profondo con la terra e i suoi frutti.

Infine, per concludere in dolcezza, non si può lasciare Siena senza aver assaggiato i ricciarelli. Questi biscotti a forma di losanga, a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo, sono una vera delizia per il palato. La loro superficie cosparsa di zucchero a velo ricorda le colline innevate senesi, mentre il loro sapore antico e inconfondibile evoca atmosfere d’altri tempi. I ricciarelli sono il souvenir perfetto, un piccolo pezzo di Siena da portare con sé e assaporare anche a casa.

Mangiare a Siena è dunque molto più che nutrirsi: è un’esperienza culturale, un viaggio nel cuore della Toscana attraverso i suoi sapori più autentici. È un invito a rallentare, ad apprezzare la qualità degli ingredienti e la passione che si cela dietro ogni piatto. È un modo per entrare in contatto con la storia e le tradizioni di una città unica al mondo. Quindi, la prossima volta che vi troverete a Siena, dimenticate le guide turistiche e affidatevi al vostro palato: non ve ne pentirete.

#Cucina #Pranzo #Siena