Come si suddividono i primi piatti?

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I primi piatti italiani si distinguono in cinque categorie principali:

  • Pasta
  • Riso
  • Gnocchi (e derivati)
  • Polenta
  • Zuppe e minestre

Questa suddivisione copre la maggior parte delle preparazioni.

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Come si classificano i primi piatti?

Mmmh, classificare i primi… un po’ un casino, già a pensarci mi viene un po’ di confusione!

Provo a dirti come io li vedo, eh? Pasta, riso, gnocchi: chiaro. Poi ci sono le zuppe e minestre, tipo quella di legumi che mia nonna faceva il 15 agosto a Nonantola, spettacolare! Ricordo ancora il profumo… Costava poco, ma era un piatto ricco di sapore.

La polenta? Beh, dipende. Se la pensi come un contorno, ok. Ma una polenta concia, fatta con il formaggio e il sugo, quella è un primo piatto a tutti gli effetti! Ho mangiato una fantastica a Venezia ( 25 euro!), una vera esperienza!

Quindi, forse, cinque categorie sono un po’ riduttive? Magari una suddivisione per ingrediente principale sarebbe più semplice. A volte non riesco a tenere ordine nei pensieri, è più facile parlare così a ruota libera!

Come si classificano i primi piatti?

Amici, preparatevi a un viaggio culinario che vi lascerà senza fiato (e magari con un po’ di pancetta in più)! La classificazione dei primi piatti è una faccenda seria, mica un gioco da ragazzi! Stiamo parlando di opere d’arte, di simfonie di sapore, di capolavori gastronomici, non di semplici piatti! E allora, bando alle ciance, ecco la verità, nuda e cruda come un buon piatto di pasta al ragù:

  • Pasta: Il Re indiscusso! Pasta al pesto, carbonara (la mia preferita, ovviamente!), allo scoglio… un universo di forme e sapori! È come avere un armadio pieno di vestiti firmati, ogni piatto una nuova avventura! Ah, dimenticavo! Anche le lasagne e i cannelloni rientrano qui! Una festa per il palato!

  • Riso: Il Principe Elegante! Risotto alla Milanese, ai frutti di mare, con asparagi… un’eleganza senza pari! Delicato, versatile, raffinato. Un vero gioiello culinario! I miei risotti sono leggendari, parola di mio nonno che faceva gli agnolotti!

  • Gnocchi e affini: I ribelli del gusto! Gnocchi di patate, di semola, di ricotta… una vera guerriglia di bontà! Sono come dei piccoli vulcani di piacere, pronti ad eruttare sapore a ogni boccone. Chi non ama un buon gnocco fritto?

  • Polenta: La Regina Materna! Robusta, semplice, nutriente. La polenta è come una coccola calda, un abbraccio che ti scalda l’anima. In casa mia, la polenta è una religione, quasi fosse l’acqua santa! Perfetta sia con sughi robusti, che con formaggi raffinati.

  • Zuppe e minestre: Le custodi del calore! Minestra maritata, zuppa di lenticchie, brodo di carne… un balsamo per l’anima, specie d’inverno. Sono come un buon libro, calmanti e confortanti. Ogni zuppa ha la sua storia, il suo segreto, la sua magia.

Bonus Track: Avete presente i tortellini? O i ravioli? Quelli dove li mettiamo? A me pare nella categoria “altri”. Sono come delle piccole sculture commestibili!

Ah, dimenticavo… quest’anno ho scoperto una nuova minestra, la “minestra del nonno Tonino,” segreto di famiglia. È una bomba! Non ve la dico la ricetta, però. Scherzo. Magari un’altra volta. Devo andare, mia nonna mi aspetta per il pranzo. Pasta e fagioli!

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