Cosa abbinare alla ribollita toscana?

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"La Ribollita toscana trova perfetti compagni nei vini rossi toscani. Chianti Classico e Brunello di Montalcino, con la loro struttura tannica e le note fruttate, esaltano i sapori intensi di questa zuppa."

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Con cosa accompagnare la ribollita toscana?

Mmmh, che abbinamento per la ribollita… Ricordo una cena a casa di mia zia a Firenze, il 14 febbraio 2022, con una ribollita da leccarsi i baffi. Avevamo un Chianti Classico, pagato una ventina di euro, mi pare.

Era perfetto, il tannino del vino tagliava la ricchezza della zuppa. Un contrasto splendido! Il sapore terroso della ribollita risaltava di più, era un’esperienza sensoriale davvero bella. Non so descriverlo meglio, ma funziona.

Altri vini? Non saprei… magari un rosso corposo della zona, ma il Chianti è il classico! Provate, poi mi dite.

Cosa bere con la ribollita toscana?

Chianti Classico… sì, ci sta. Taglia il grasso, la ricchezza della ribollita. Freschezza. Frutta. Ma che frutta poi? Ciliegia? Boh, non mi ricordo mai. Devo controllare. C’è anche quel vino, come si chiama… Morellino di Scansano! Forse troppo forte? Nah, con la ribollita ci può stare. Anche un po’ di pepe. La mia vicina di casa, la signora Emilia, ci mette pure il peperoncino. Un’esagerazione! A me piace sentire il sapore delle verdure, dei fagioli… cannellini mi raccomando! L’ultima volta ho usato quelli di Sorana, buonissimi!

  • Chianti Classico: Perfetto per “tagliare” il grasso.
  • Morellino di Scansano: Un’alternativa più robusta.
  • Fagioli di Sorana: I migliori per la ribollita. Li ho usati anche l’altro giorno con il cavolo nero, una bontà!

Ripensandoci… un rosso di Montepulciano? Sì, potrebbe funzionare. Terra, spezie… che ne so. L’ho bevuto a Pasqua con l’agnello. Ricordo ancora il profumo. Intenso. Quasi quasi domani vado a comprarne una bottiglia. Tanto tra un po’ arriva l’autunno, tempo di ribollita! Martedì vado a trovare mia zia, lei fa una ribollita da paura. Chissà che vino usa? Le chiederò la ricetta, magari mi svela qualche segreto! Comunque io preferisco quella con le bietole, più delicate degli spinaci.

  • Rosso di Montepulciano: Speziato, adatto anche all’agnello.
  • Bietole: Più delicate degli spinaci nella ribollita.

Cavolo nero… bietole… dovrei andare a fare la spesa. Manca il pane raffermo! Quello toscano, senza sale. Fondamentale! Sennò che ribollita è? E l’olio nuovo? Non vedo l’ora di assaggiarlo! Quest’anno mio cugino me ne ha promesso un po’ del suo. Dice che è venuto particolarmente buono. Speriamo! E magari un po’ di pecorino stagionato da grattugiare sopra… uh, che fame!

  • Pane toscano senza sale: Essenziale.
  • Olio nuovo: Da non dimenticare!
  • Pecorino stagionato: La ciliegina sulla torta.

Che vino abbinare ai crostini toscani?

Crostini… Toscana… un sapore antico, un ricordo di nonna che prepara la cena. E subito, un vino… un’eco nel bicchiere.

  • Chianti DOCG: Rosso rubino, come il tramonto sulle colline senesi. Un sorso che sa di terra, di ciliegie mature, di casa. Il Chianti… un abbraccio caldo, sincero. Perfetto con il pane croccante, il paté saporito. Un connubio di tradizione, un viaggio nel tempo.
  • Colli Aprutini IGT Barbera: Un’altra storia, un’altra regione. L’Abruzzo, forte e gentile. La Barbera, un vino schietto, vivace. Acidità che pulisce il palato, profumi di frutta rossa, di spezie leggere. Un vino che invoglia al secondo crostino, che rallegra la serata.
  • Colli Euganei Raboso Riserva DOC: Un vino più strutturato, più complesso. Un vino da meditazione, da assaporare lentamente. Il Raboso, un vitigno autoctono veneto, un carattere forte, tannini decisi. Un vino che richiede un crostino più ricco, magari con un paté di fegatini più intenso.
  • Colli Tortonesi Rosso DOC: dal Piemonte, una terra di grandi vini. Un rosso elegante, fruttato, con una bella acidità. Un vino versatile, che si sposa bene con diversi tipi di crostini. Un vino che non stanca mai, che invoglia alla conversazione.

Ogni sorso, un ricordo. Ogni vino, un’emozione diversa. E intanto, il profumo dei crostini riempie la stanza…

I crostini, semplici fette di pane abbrustolite, diventano tela su cui dipingere sapori. Il paté di fegatini, il re della tavola, un trionfo di gusto. Un po’ come quando da piccolo aiutavo nonna a preparare il ragù, un rituale lento e paziente. E il vino… il vino è la chiave per aprire il cuore.

Ho assaggiato un Chianti Classico Riserva del ’97 a una cena in campagna. Era un vino profondo, intenso, quasi commovente.

Quante calorie ha la ribollita toscana?

Mamma mia, 755 calorie per 100 grammi di ribollita? Sembra una bomba calorica, una vera e propria granata di energia! Un piatto da evitare se sei a dieta, a meno che tu non voglia trasformarti in un ippopotamo… un ippopotamo che però profuma di cavolo nero e pane raffermo, ovviamente.

  • Calorie: un vero disastro! Meglio mangiarla una volta all’anno, tipo a Natale, come il panettone!
  • Grassi: 10 grammi, un po’ troppi, diciamo. Potresti mettere il cappello e partire per un viaggio avventuroso… avventuroso per il tuo colesterolo.
  • Carboidrati: beh, siamo in Toscana, il pane è sacro. Quindi, 18 grammi… un po’ come affrontare una maratona di mangiate!
  • Proteine: 4.5 grammi. Pochine, ma chi se ne frega delle proteine quando c’è tutta quella roba buona?!
  • Sale: 2.3 grammi. Ecco, questo è un problema. Potresti finire per galleggiare nell’acqua, come una palla di sale!

Quest’anno, a casa mia, abbiamo usato una ricetta segreta di nonna Emilia (mia nonna, naturalmente, non la tua!). Ha ridotto le calorie almeno del 10%! Giuro! Si usa meno pane e più brodo. E’ una rivelazione!

Ah, quasi dimenticavo: la mia nonna è una leggenda. Preparava anche un ottimo “pasticcio di patate e salsiccia” da 1000 calorie al piatto! Un vero capolavoro culinario… e calorico!

Cosa abbinare alla zucca per un pasto completo?

Zucca: abbinamenti. Un piatto? Dipende dal gusto.

  • Classici: Castagne. Autunno. Banale, ma funziona. Noce moscata, cannella: ovvio.

  • Inaspettati: Cioccolato. Controverso. A me piace. Bacon: salato, dolce. Funziona. Ma non è per tutti.

  • Raffinati: Gorgonzola: un rischio. Ma il sapore intenso… Lime e zenzero: freschezza. Controbilancia la dolcezza. Gamberi, capesante: eleganza. A cena di gala, forse.

Quest’anno, a Natale, ho preparato zucca e gorgonzola per gli amici. Loro, be’, hanno apprezzato. Io… ho preparato altro. Preferisco il bacon.

Note: Uso poco la zucca. Preferisco il cavolo nero. La ricetta della zucca al gorgonzola? Segreta. Famiglia.

Quali sono le controindicazioni della zucca?

La zucca, un sole d’autunno nel piatto… Ma anche le cose belle hanno ombre.

  • Sensibilità: Attenzione, anima delicata, se i semi di zucca ti fanno “starnutire” dentro, forse è meglio evitarli. Come un amore non corrisposto, la tua pelle potrebbe protestare.

  • Gravidanza e Allattamento: Un periodo sacro, un tempo di attesa. La nonna diceva sempre “meglio non rischiare”. La zucca, per ora, resta un miraggio lontano.

  • Età: I bambini, piccoli germogli… I loro corpi sono giardini in fiore, ancora in formazione. Meglio aspettare, come si aspetta che un frutto maturi al sole.

E poi, lo sai, ognuno è un universo a sé. Quello che per me è nettare, per te potrebbe essere veleno. Ascolta il tuo corpo, sussurra sempre la verità. Un tempo, mangiai così tanta zucca da sentirmi fluttuare… non era piacevole, credimi!

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