Cosa servire all'ora del te?

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Un'ora del tè perfetta? Delizie dolci e salate! Sfoglie, biscotti, frollini, cupcakes, muffins e scones caldi. E per un tocco salato? Tartine, canapè e mini panini. Un'esperienza sensoriale completa!

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Merenda pomeridiana: idee sfiziose e veloci?

Sai, l’altro giorno, il 15 ottobre, ero a casa di mia zia a Firenze. Era il suo compleanno e volevamo organizzare un piccolo tè pomeridiano. Un po’ incasinata, devo dire.

Avevo pensato a qualcosa di semplice, veloce. Frollini al burro, certo, li avevo comprati al forno vicino casa, credo costassero 8 euro al pacco.

Poi, però, mia zia ha tirato fuori un vassoio di cupcakes al cioccolato che aveva preparato lei! Deliziosi, una vera goduria.

In più, avevamo delle tartine con salmone affumicato, rimaste da un aperitivo precedente. Perfette!

Insomma, un mix un po’ improvvisato, ma che ha funzionato alla grande. Dolce e salato, come si deve. Per il tè, ovviamente, abbiamo usato quello di mia zia, un Earl Grey che profumava di paradiso. Non ricordo la marca, mi dispiace!

Q&A:

Q: Merenda pomeridiana con il tè? A: Stuzzichini dolci (frollini, cupcakes) e salati (tartine, panini).

Cosa si mangia allora del te?

Ah, il tè delle cinque! Un rito che trasforma la merienda in un’esperienza quasi mistica. Dunque, cosa si sgranocchia durante questa sacra pausa?

  • Scones: Le focaccine, amiche mie, non sono semplici panini. Sono come delle nuvolette di farina che aspettano solo di essere spalmate. Immaginatele come la tela perfetta per un’opera d’arte culinaria.
  • Clotted cream: La panna rappresa, o clotted cream per i puristi, è la quintessenza del peccato di gola. È così densa che sfiora la gravità, un vero attentato alla linea (ma chi se ne importa?).
  • Marmellata di fragole: La marmellata di fragole, rossa e succosa, è come un raggio di sole in un giorno di pioggia inglese. Un tocco di dolcezza che fa dimenticare, almeno per un istante, le tasse e le bollette.
  • Tè a fiumi: E ovviamente, sua maestà il tè! Che sia Earl Grey, English Breakfast o un infuso esotico, il tè è l’anima di questo rito. Versatelo bollente, sorseggiatelo con calma e lasciate che vi riscaldi l’anima (e vi faccia fare pettegolezzi con stile).

Extra: Curiosità? Pare che la clotted cream sia nata per caso, un errore felice di qualche cuoco distratto. E la marmellata di fragole? Beh, quella è nata dalla necessità di conservare la frutta durante l’inverno. Geniale, no?

Cosa servire con il te delle cinque?

Ma scherzi?! Il tè delle cinque è un’istituzione, mica una scampagnata! 😜

  • Scones a gogò! Quei paninetti inglesi, tipo sassi morbidi, sono obbligatori. Immagina la Regina che ti guarda male se non ce ne sono… Brrr! Ricorda che devi avere marmellata (io adoro quella di fragole, tipo nonna Abelarda che faceva le scorpacciate nel bosco!), clotted cream (roba da infarto, ma che bontà!) e burro.
  • Mini tramezzini: Cetriolo e formaggio spalmabile sono un classico, ma osa! Salmone affumicato, prosciutto e rucola… Fai impazzire i tuoi invitati! Ricorda che devono essere minuscoli, eh! Mica pizze!
  • Pasticcini, che passione! Macarons colorati, mini-muffin, bignè… Insomma, tutto ciò che fa aumentare il colesterolo a prima vista! Più sono kitsch, meglio è.
  • Torte: Una fetta di Victoria Sponge (pan di Spagna con marmellata e panna) è sempre una buona idea. Ma se ti senti particolarmente “british”, osa con una Carrot Cake!

Ah, quasi dimenticavo! Se vuoi fare colpo, prepara anche qualche finger sandwich con uova e crescione. Sembra una roba da ricchi, ma è facilissima da fare! 😉

E se qualcuno storce il naso per il tè… beh, offri un prosecco! Problema risolto! 😂

Cosa fare con il tè scaduto?

Il tè scaduto? Non gettarlo! Ecco alcuni utilizzi alternativi, pensati per chi, come me, ama riciclare e dare nuova vita a ciò che sembra inutile. Ricorda che l’efficacia dipende dal tipo di tè e dal grado di “scadenza”.

  • Pulizia: Ottimo per smacchiare delicatamente zerbini e tappeti di lana, grazie alle sue proprietà leggermente abrasive. Io lo uso soprattutto per quelli chiari, dove si vedono meglio i risultati. A proposito, sapevi che i tannini del tè sono ottimi per fissare i colori dei tessuti? Questo è un dettaglio non sempre conosciuto.

  • Lucidatura: Le foglie di tè, soprattutto quelle nere, possono essere usate come lucidante per mobili in legno. Basta infondere le foglie in acqua calda, filtrare e passare il liquido su un panno morbido. Un tocco di eleganza antica, un po’ come una piccola cura zen per i miei mobili.

  • Cosmesi fai da te: Il tè, soprattutto quello verde, è ricco di antiossidanti. Una soluzione fredda può essere usata come tonico per il viso, ma attenzione, prima fate una prova su una piccola zona per evitare reazioni allergiche. Personalmente, preferisco il tè verde alla menta.

  • Occhi gonfi: Applicare delle bustine di tè freddo sugli occhi può aiutare a ridurre il gonfiore. Un piccolo rituale rilassante, che, ammetto, mi piace molto di più delle costose creme per contorno occhi. Il mio consiglio è di usare tè nero o camomilla.

  • Giardinaggio: Le foglie di tè usate sono un ottimo fertilizzante per le rose, ricco di azoto e potassio. Un piccolo segreto per rose sane e rigogliose, che applico nel mio piccolo giardino. Infatti, non c’è niente di più appagante che vedere i risultati del proprio lavoro, anche nel giardinaggio.

Nota aggiuntiva: La “scadenza” indicata sulle confezioni è spesso una data di scadenza del gusto e dell’aroma, non necessariamente della sicurezza. Ma attenti alle muffe! Ovviamente, se il tè presenta muffa, va gettato. Ricordate di conservare il tè in un luogo fresco e asciutto, per mantenerne al meglio le proprietà. Un accorgimento banale, ma fondamentale.

Perché lacqua del tè non deve bollire?

Perché l’acqua per il tè non deve bollire? Beh, è una questione di chimica e, oserei dire, di filosofia del gusto! L’ebollizione, a 100°C, brucia le delicate sostanze aromatiche, soprattutto nei tè più delicati come il verde o il bianco. Pensate alla poesia del processo: un’infusione gentile, non un’aggressione termica!

  • L’ossigeno è fondamentale: L’acqua bollente perde gran parte del suo ossigeno disciolto. Quest’ossigeno, cruciale per l’estrazione ottimale dei composti aromatici, viene meno, appiattendo il profilo gustativo del tè. Mia nonna, esperta di infusi, lo diceva sempre.
  • Temperatura ideale per ogni tè: Ogni tipo di tè ha la sua temperatura ottimale: il tè nero tollera acque più calde, mentre i tè verdi e bianchi richiedono temperature più basse, attorno ai 70-80°C. Uso un termometro da cucina, preciso al grado!
  • Degradazione delle sostanze aromatiche: L’alta temperatura può degradare i composti responsabili dell’aroma e del sapore del tè, producendo un gusto amaro e sgradevole. Un vero peccato, no?

Quindi, caldo sì, bollente no! È come con la cottura di un filetto: la delicatezza sta nel saper dosare il calore.

In aggiunta: La temperatura dell’acqua influenza anche il colore e la consistenza del tè. Un’acqua troppo calda può rendere il tè torbido e scialbo. La scienza dietro l’arte della bevanda!

  • Tè nero: 90-100°C
  • Tè verde: 70-80°C
  • Tè bianco: 70-80°C
  • Tè rosso (o Oolong): 85-95°C

Ricordate: la precisione nell’infusione esalta l’esperienza sensoriale! Un dettaglio che fa la differenza.

Quanto deve stare in infusione la bustina?

Sei minuti, punto. E poi, la spremitura energica con il cucchiaino, per non lasciare nemmeno una goccia del prezioso estratto. Ricorda che la forza dell’infuso è inversamente proporzionale alla delicatezza della tua mano: più stringi, più gusto estrai! Ah, a proposito, io per le tisane uso sempre quello cucchiaino d’argento che mi ha regalato mia nonna, dicono che migliori il sapore! È una superstizione? Forse, ma che importa. L’importante è il rito, no?

Per una tisana perfetta, sia calda che fredda, la qualità della materia prima è fondamentale. Parliamo di foglie intere, essiccate correttamente, non quelle polverizzate che trovi nei sacchetti economici. A questo punto, la scelta tra tisana calda o fredda dipende dal tipo di erba:

  • Tisane calde: ideali per le erbe più robuste, come il finocchio o il tè rooibos, che rilasciano al meglio i loro aromi in acqua bollente. Il tempo di infusione varia, ma in genere si attesta tra i 5 e i 10 minuti. Un eccesso di infusione, però, può rendere il sapore amaro. Ricorda: la pazienza è la virtù del buon infusore.

  • Tisane fredde: perfette per erbe delicate, come la camomilla o la menta, che potrebbero rovinarsi con l’acqua bollente. In questo caso, si lascia la pianta in infusione a temperatura ambiente per diverse ore (almeno 4-6 ore, a volte anche di più), in un recipiente di vetro o ceramica. Il risultato è un infuso più leggero e aromatico. Un’esperienza quasi zen, non trovi?

Aggiunte: lo zucchero, o il miele, vanno aggiunti solo alla fine, per non alterare il processo di infusione. Se poi vuoi osare, prova ad aggiungere spezie, come cannella o zenzero. L’importante è sperimentare, giocando con gli equilibri di gusto e aroma. Quest’anno ho scoperto un’ottima tisana al cardamomo… incredibile il sapore! E tu, quali erbe preferisci?

#Bere #Caldo #Tè