Cosa si mangia a Pasquetta a Roma?
A Pasquetta, i romani celebrano con un pranzo allaria aperta che include specialità locali. Immancabili sono i carciofi ripieni, un gustoso antipasto. Il piatto forte è spesso labbacchio al forno con patate, seguito dalla coratella di agnello, tradizionalmente preparata con i carciofi per un sapore unico.
Pasquetta Romana: Un tripudio di sapori tra cielo e terra
Pasquetta a Roma è sinonimo di aria aperta, di prati verdi e di convivialità. La tradizione vuole che si trascorra la giornata fuori porta, immersi nella natura, per celebrare la fine delle festività pasquali con un pranzo all’insegna della gastronomia locale. Un vero e proprio rituale che si tramanda di generazione in generazione, un momento di condivisione e di piacere culinario che esalta i sapori genuini della campagna romana.
Dimenticate pranzi formali e raffinatezze: la Pasquetta romana è rustica, abbondante e genuina. Le tovaglie a quadri si stendono sull’erba, il profumo di brace si mescola a quello dei fiori di campo, e le risate echeggiano sotto un cielo (si spera) terso.
Il menù, seppur variabile da famiglia a famiglia, ha dei punti fermi, dei veri e propri capisaldi della tradizione pasquale romana. Si inizia con un antipasto che stuzzica l’appetito: i carciofi ripieni. Teneri cuori di carciofo, sapientemente mondati e farciti con un mix di pangrattato, aglio, prezzemolo, menta e pecorino romano, un’esplosione di sapori che preparano il palato alle portate successive.
Il protagonista indiscusso del pranzo di Pasquetta è però l’abbacchio al forno con patate. La carne tenera e saporita dell’agnello, cotta lentamente al forno con patate novelle, rosmarino e aglio, rappresenta un vero e proprio trionfo di gusto. La croccantezza della pelle e la morbidezza della carne si fondono in un connubio perfetto, esaltato dalla semplicità degli ingredienti e dalla cottura lenta che ne preserva tutti i succhi.
Ma la tradizione culinaria romana non si ferma qui. A completare il quadro gastronomico della Pasquetta c’è la coratella d’agnello. Questo piatto, forse meno conosciuto al di fuori del Lazio, è un vero e proprio simbolo della cucina romana più autentica. Si tratta di un insieme di frattaglie d’agnello, cuore, polmone e fegato, cotte in padella con cipolla, carciofi e un tocco di mentuccia. Proprio l’aggiunta dei carciofi, tipici della stagione primaverile, conferisce alla coratella un sapore unico e inconfondibile, un mix di sapori intensi e leggermente amarognoli che la rendono un piatto indimenticabile.
E per concludere in dolcezza? La classica colomba pasquale non può mancare, accompagnata da un buon vino locale, come il Frascati, per brindare alla primavera e alla buona compagnia.
Pasquetta a Roma è dunque molto più di un semplice pranzo all’aria aperta: è un’esperienza sensoriale a 360 gradi, un viaggio alla scoperta delle tradizioni culinarie più autentiche, un momento di condivisione e di gioia da vivere immersi nella bellezza della campagna romana.
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