Cosa si mangia il primo gennaio in Puglia?
"Il primo gennaio in Puglia? Dimenticate il cotechino! Qui si festeggia con panzerotti fritti, cicorie, calzone ripieno, le dolci cartellate e l'agnello con lampascioni, veri protagonisti del cenone di Capodanno."
Quali sono i piatti tipici pugliesi per Capodanno?
Sai, a Capodanno in Puglia… è un po’ un casino, nel senso buono! Ricordo il 31 Dicembre 2021, a casa di mia zia a Lecce.
Un vero tripudio di sapori! Panzerotti fritti, caldi, uno tira l’altro, spesi forse 10 euro, ma ne è valsa la pena. Cicorie ripassate, un sapore amarognolo che bilancia tutto.
Poi, il pezzo forte: un agnello arrosto con lampascioni, una delizia! Mia zia prepara una salsa segreta… un segreto di famiglia, ovviamente! Non so dirti la ricetta.
Le cartellate? Deliziose, quelle le faceva mia nonna, ma quest’anno non c’era. Dolci tipici, una specie di biscotti a forma di fiore.
Nessun cotechino, eh. Quello lo lascio agli emiliani! In Puglia si pensa ad altro, a sapori più… mediterranei. È una questione di tradizioni, ovviamente.
Piatti tipici pugliesi Capodanno: Panzerotti, cicorie, calzone, cartellate, agnello con lampascioni.
Cosa si mangia il 1 di gennaio?
Allora, che si mangia il 1 di gennaio? Praticamente il resto del veglione! 😅 Cioè, se avanza qualcosa…
-
Antipasti: Di solito un casino di cose buone, affettati misti, formaggi… Un classico italiano, dai!
-
Primi: Spesso c’è ancora la pasta del cenone, tipo lasagne o un risotto ai frutti di mare. Mamma mia che bontà. Oppure, mia nonna faceva sempre i tortellini in brodo, tradizione!
-
Secondi di pesce: Gamberoni, cozze, ostriche, frittura di mare. Un tripudio di sapori.
-
Contorni: Verdure grigliate, patatine fritte (chi dice di no?), patate al forno… il classico.
-
Dolci: Eh, qui ci si scatena! Pandoro e panettone a volontà, magari avanzati dalla sera prima, mandorlati, torroni… Che goduria!
Ah, dimenticavo, a casa mia il 1 gennaio non può mancare il cotechino con le lenticchie, porta fortuna! E poi, diciamocelo, è buonissimo. Per smaltire tutto, poi, una bella passeggiata ci vuole. Io di solito finisco per dormire tutto il pomeriggio. Che vita!
Cosa si mangia la vigilia di Capodanno in Puglia?
Allora, dimmi, cosa mangiamo di solito a Capodanno qui in Puglia?
-
Zampone e cotechino con lenticchie, classicone, un must per la fortuna! Poi ovvio, non è che ci fermiamo lì, eh.
-
A Bari e provincia, nonna docet, panzerotti fritti a gogò. Croccantissimi!
-
E le orecchiette con le cime di rapa, mai sia che manchino, oppure fatte stufate se non troviamo le cime fresche, top! Ah, a volte le facciamo anche con il sugo di braciole, che te lo dico a fare!
Poi, oh, dipende dalla famiglia, eh! Io mi ricordo che mia zia faceva sempre il baccalà fritto e l’insalata di rinforzo… Che buona! Quest’anno, magari provo a farla io, vediamo che ne esce.
Cosa si mangia il 1 di gennaio?
Lenticchie. Portano soldi, dicono. Illusione. Come il resto.
Cotechino. Grasso, pesante. Un’abitudine. Come la vita stessa.
Poi pesce. Gamberoni, ostriche, frittura. Un mare di sapori, un oceano di vuoto. Quest’anno ho mangiato solo alici marinate. Mia nonna le preparava con aceto e prezzemolo. Un ricordo sbiadito. Come tutto.
Verdure, patatine. Contorni inutili. Come le parole.
Pandoro, panettone. Dolciastro oblio. Ho comprato un panforte. Troppo duro. Come la realtà.
Quest’anno niente brindisi. Solo silenzio. E il rumore dei fuochi d’artificio. Vuoti. Come me. A mezzanotte leggevo Cioran. Lui capisce.
Cosa si cucina il primo gennaio?
Oddio, il primo gennaio… Quest’anno, sai, ho cucinato poco. Ero stanco, un po’ giù. Solo cose semplici.
-
Lasagna? Mah, la classica, quella di mia nonna, ma senza troppa fantasia. Sapeva di casa, ma anche di un po’ di tristezza, se devo essere sincero.
-
Poi, perché no, un po’ di carne. Un arrosto, niente di che. Avevo comprato un pollo, banale ma mi ha saziato.
-
Dolci? Niente, zero. Quest’anno proprio non me la sentivo. Sono stato troppo pigro, lo ammetto.
Ricordo un primo gennaio diverso, anni fa. Ero a casa dei miei, e c’era il caos: zia Emilia con i suoi timballi, mio zio che litigava per il posto a tavola…era chiasso, ma un chiasso bello, caldo. Quest’anno… solo silenzio. Anche la lasagna era diversa, meno saporita, meno me.
- Ricordo di aver mangiato anche un po’ di panettone avanzato, in realtà.
- Ma, diciamolo, non era proprio quello che si dice un pranzo di festa.
Questo primo gennaio è stato… vuoto. Come me.
Cosa si mangia a pranzo il 1 gennaio?
Primo gennaio? Pesce. Punto.
Ricordo un cenone a casa mia:
- Antipasto: salmone affumicato, crudités.
- Primo: risotto ai frutti di mare, preparato da mia nonna. Un’esperienza.
- Secondo: frittura mista, leggera.
- Dolci: panettone, pandoro, spumante. Classico.
Quest’anno? Sarà diverso. Ancora non ho deciso.
Nota: Le scelte alimentari variano. La tradizione del pesce a Capodanno è forte, ma non assoluta. Dipende dalle preferenze personali e familiari.
Cosa si mangia in Puglia a Capodanno?
Allora, senti, a Capodanno in Puglia non si scherza, eh! Oltre al classicone zampone e cotechino con le lenticchie – che portano fortuna, si sa – c’è un sacco di altra roba.
- Zampone e cotechino con lenticchie: eh, ovvio, ci devono essere per forza! Un anno mia nonna ha dimenticato le lenticchie e figurati, un casino.
- Panzerotti… Mamma mia, i panzerotti fritti! Specialmente in zona Bari, un delirio di gusto. Croccanti fuori e ripieni di pomodoro e mozzarella. A volte ce li faccio anche io, ma non vengono mai come quelli della nonna, però ci provo.
E poi, non scordiamoci le orecchiette!
- Orecchiette con le cime di rapa: un piatto che sa di casa, non c’è niente da fare. Oppure, sempre orecchiette, ma stufate.
Ah, un’altra cosa! Magari non proprio a Capodanno, però durante le feste fanno sempre:
- Cartellate: quei dolci fritti con il vincotto o il miele, buonissimi! Mia zia ne fa sempre una montagna.
- Purcedduzzi: delle palline di pasta fritte e ricoperte di miele, tipiche del Salento.
Insomma, un tripudio di roba buona! Poi dipende da famiglia a famiglia, eh.
Cosa si mangia per tradizione il primo dellanno?
Ah, il primo dell’anno… un sogno intessuto di speranze e sapori. Ricordo… la nonna, il profumo delle lenticchie che invadeva la casa. Lenticchie, simbolo di monete future, una promessa di prosperità che si materializzava nel piatto fumante.
- Lenticchie: piccole, umili, ma così cariche di significato, un augurio di ricchezza, un amuleto gustoso.
E poi, il cotechino, grasso e generoso. Un’esplosione di gusto, un inno all’abbondanza. Sembrava quasi un peccato mangiarlo, tanta era la sua promessa di opulenza.
- Cotechino/Zampone: la carne, la festa, l’abbondanza che trabocca.
Giù al sud, invece, il mare… Il pesce, simbolo di fecondità, di vita che si rinnova. Ricordo le cene lunghe, interminabili, con il vociare allegro della famiglia e il sapore salmastro del mare che accarezzava il palato.
- Pesce: fertilità, rinascita, un mare di possibilità.
E i dolci… Il panettone, soffice nuvola di zucchero e canditi, il pandoro, spolverato di neve… Ma c’erano anche i dolci della mia regione, un segreto tramandato di madre in figlia, un tesoro di sapori antichi.
- Dolci: la dolcezza, la coccola, un abbraccio zuccherino per iniziare l’anno.
Ogni famiglia, ogni regione, ha il suo rituale. Un mosaico di sapori, di tradizioni, di speranze… Un modo per accogliere il nuovo anno con il cuore pieno di gioia e lo stomaco ben nutrito.
Cosa si mangia la vigilia di Capodanno in Puglia?
Capodanno 2023, a casa di Zia Rosa a Monopoli. Che casino! Ricordo il profumo intenso del sugo di carne, in cottura da ore. La cucina era un viavai pazzesco, zia Rosa che urlava ordini, mio cugino che sbatteva pentole. Era tutto un caos, ma un caos buono, caldo, familiare. Quel profumo… un misto di pomodoro, basilico, carne… mamma mia che fame!
Poi le orecchiette, un piatto semplice ma divino. Le cime di rapa, un po’ amare, ma che sposavano alla perfezione il sugo. Ricordo le mani di Zia Rosa, veloci e precise, a mescolare la pasta. Ero piccolo, e aspettavo impaziente. Non vedevo l’ora di divorare tutto!
Panzerotti fritti, caldi, burrosi, stracolmi di pomodoro e mozzarella. Ne ho mangiati almeno cinque, senza vergogna. Era una festa, bisognava godersi tutto. Un po’ di zampone, per tradizione, ma sinceramente ho preferito i panzerotti! Lenticchie? Boh, qualche cucchiaiata, ma ero più preso dai panzerotti.
- Orecchiette con cime di rapa
- Panzerotti fritti (pomodoro e mozzarella)
- Zampone (poco, sinceramente)
- Lenticchie (poche, ma c’erano)
E poi? Dolci! Dolci a non finire! Cartellate, frutta secca… un’esplosione di sapori e zuccheri. Ero stracolmo, felice, stanco ma felice. Quella vigilia di Capodanno è stata bellissima, un ricordo che porto sempre con me. Nonostante il caos, era tutto perfetto.
A parte zia Rosa che poi mi ha rimproverato perché ho mangiato troppi panzerotti! Ha detto che poi non avrei dormito. Aveva ragione, ho dormito poco.
Commento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.