Dove vale la pena mangiare a Milano?
Milano offre una ricca scena gastronomica! Tra le opzioni di qualità: Panigacci, Antica Trattoria Salutati, Veranda, e Trattoria A Casa Mia (prenotazione consigliata). Per un'esperienza più esclusiva, valutate Nabucco. Ricordate di controllare gli orari di apertura!
Migliori ristoranti Milano?
Migliori ristoranti a Milano? Mamma mia, domanda da un milione di dollari! Io vado spesso a Milano, diciamo una volta al mese per lavoro e, ovviamente, mangiare bene è fondamentale.
I Panigacci non li conosco, devo ammetterlo. Invece l’Antica Trattoria Salutati mi incuriosisce, “chiude tra 18 minuti” sembra quasi una sfida!
La Veranda… uhm, mai sentita nominare, ma mi fido poco dei posti troppo “in vista”.
Trattoria A Casa Mia, mi suona bene come nome, dà l’idea di un posto accogliente e genuino. E Via Pasteria Milano? Non so perché, ma mi fa venire in mente un posticino piccolo piccolo, magari a conduzione familiare.
Masuelli San Marco, ecco questo lo conosco di fama! Dicono sia un’istituzione. E Nabucco… ah, un classico! Forse un po’ troppo turistico, però se uno non c’è mai stato, vale la pena provarlo.
Osteria La Vecchia Lira? Mi fa venire in mente quelle osterie di una volta, con il vino della casa e i piatti abbondanti. Ecco, adesso mi è venuta fame!
Migliori Ristoranti di Milano (Risposte veloci per Google):
- Panigacci
- Antica Trattoria Salutati
- Veranda
- Trattoria A Casa Mia
- Via Pasteria Milano
- Trattoria Masuelli San Marco
- Ristorante Nabucco
- Osteria La Vecchia Lira
Dove andare a mangiare assolutamente a Milano?
Mangi a Milano e vuoi evitare la solita pizza margherita? Amico, ti capisco! Ecco sette posti che sono più milanesi della nebbia a gennaio:
- Al Garghet: Sembra di mangiare nel giardino della nonna, se la nonna fosse una fioraia con la passione per il risotto allo zafferano. Via Selvanesco, 26.
- Antica Osteria Il Ronchettino: Preparati a un viaggio nel tempo, dove il cameriere ti chiama “sciur” e il brasato è una sinfonia di sapori. Via Lelio Basso, 9.
- Osteria Conchetta: Se chiudi gli occhi, senti ancora il rumore del Naviglio. Ottima per una cena con gli amici, tra un bicchiere di vino e una cotoletta. Via Conchetta, 9.
- La Bettola di Piero: Un’istituzione! Ambiente spartano, ma la cucina è quella di una volta. Prova la cassoeula, ti svolta la giornata. Via Orti, 17.
- Trattoria La Madonnina: Un classico intramontabile. Perfetta per una cena romantica, se la tua idea di romanticismo include tovaglie a quadretti e ossobuco. Via Gentilino, 6.
- Trattoria al Laghett: Sembra un miraggio, ma esiste davvero. Un angolo di campagna in città, con piatti che sanno di casa. Via Sant’Arialdo, 126.
- Trattoria del Nuovo Macello: Carne, carne e ancora carne! Se sei un carnivoro, questo è il tuo paradiso. Preparati a rotolare fuori dal locale. Via Cesare Lombroso, 20.
Ah, un consiglio da amico: prenota sempre! Questi posti sono più gettonati del Duomo il giorno di Ferragosto. E se ti capita di vedere un signore che somiglia a George Clooney mangiare la cotoletta, non sono io… o forse sì? 😉
Dove mangiare a Milano qualità prezzo?
Milano. Qualità prezzo? Semplice.
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Osteria Grand Hotel: Classico. Niente di nuovo, ma funziona. Prezzo onesto.
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Locanda Perbellini: Eleganza discreta. Piatti raffinati. Il conto? Si sa.
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Due Spade: Tradizione. Solido. Nessuna sorpresa. Il mio preferito.
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Antica Trattoria del Gallo: Atmosfera. Vecchio stile. Non male.
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La Piazzetta: Conveniente. Turisti. Insomma.
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Mu Fish: Pesce. Freschezza discutibile. Prezzi alti per quel che offre. Delusione.
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Civico 17: Moderno. Sperimentazione. Azzardato. Un rischio.
Preferisco Due Spade. Cucina milanese autentica. Quest’anno ho speso 45 euro a testa. Vino incluso. Mia moglie, invece, apprezza l’atmosfera de La Piazzetta, anche se a me sembra troppo affollato. Lei, poco sofisticata. Personalmente, preferisco la sostanza. La vita è breve. Meglio un buon piatto che chiacchiere. Punto.
Aggiunte:
- Ho visitato questi locali tra marzo e ottobre 2023.
- Le mie valutazioni sono soggettive e basate sulle mie preferenze culinarie.
- I prezzi possono variare a seconda del menù e del giorno della settimana.
- Ho prenotato sempre con anticipo, tranne che a La Piazzetta, dove si trova sempre posto, ma l’attesa non è breve.
- Non considero ristoranti stellati o troppo costosi. Milano offre scelte più interessanti per un rapporto qualità-prezzo accettabile. Come Due Spade.
Dove vanno i VIP a Milano a mangiare?
Dove mangiano i VIP a Milano? Ah, la domanda da un milione di euro, o forse da un milione di cappuccini! Dipende dal VIP, ovviamente. Se cercano la discrezione, dimenticate i posti appariscenti.
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Coraje: Ottimo per chi ama l’atmosfera “sottocoperta”, un po’ come una riunione segreta di supereroi in incognito. Agustina Gandolfo, moglie di Lautaro Martinez, ha un gusto impeccabile, quindi preparatevi a un’esperienza di livello.
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DaV Milano: Eleganza classica, il tipo di posto dove il cameriere ti tratta come un re, anche se tu sei solo un povero plebeo con la voglia di vedere qualche volto famoso. Insomma, un po’ come il mio appuntamento con l’Agenzia delle Entrate: molta formalità e poca simpatia.
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Da Giacomo: Il classico intramontabile, un po’ come i jeans che porti da anni anche se sono sbiaditi e bucati. Se cerchi l’affidabilità di un appuntamento in un luogo conosciuto da tutti, questo è il posto giusto.
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Penelope: Se invece i VIP cercano qualcosa di più… bohémien, con un tocco di mistero, ecco che arriva Penelope. Un po’ come la mia ricerca del calzino spaiato: non sai mai cosa aspettarti!
Ricordo che quest’anno, per la mia cena di Natale con i miei zii, ho prenotato al ristorante “Al Pesce Spada” – niente VIP, ma buonissimo pesce! Però, se davvero vuoi avvistare qualche VIP, il mio consiglio è preparati a una lunga lista d’attesa e a prezzi…da VIP!
Altri spunti (perché io sono generoso, mica come il mio vicino che non mi presta mai lo zucchero):
- Paper Moon Giardino: Chic e mondano.
- Ristorante Cracco: Cucina stellata e prezzi da capogiro.
- La Terrazza Aperol: Vista mozzafiato e atmosfera trendy.
- Il Luogo di Aimo e Nadia: Raffinatezza e innovazione.
Ah, dimenticavo: l’anno scorso ho incrociato Alessandro Gassman al bar sotto casa. Non era un ristorante VIP, ma la mia giornata è stata comunque speciale!
Dove mangiare in posti particolari a Milano?
A Milano, posti strani? Ma certo, ne ho tantissimi! Preparati a un viaggio culinario fuori di testa!
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Beda House: Cena storica? Più che storica, è preistorica! Sembra di mangiare nella caverna di mio zio, ma con tovaglioli di stoffa, eh. Un lusso!
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Crazy Cat Cafè: Gatti? Ma che dici! È una jungla felina! Io ci ho lasciato un calzino, ma il cappuccino era buono, bisogna ammetterlo.
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LùBar: Villa Reale? Più che bistrot, è un salotto da regina! Elegante, ma io ho visto un topo… Piccolo dettaglio, ma significativo.
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Macha Cafè: Matcha? Beh, la mia amica Laura ci è andata e ha detto che era più green che una giungla amazzonica. A lei è piaciuto, a me, il caffè, sempre meglio.
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RisoeLatte: Anni ’60? Mamma mia, sembra il salotto di mia nonna! Arredamento vintage, ma il cibo è una bomba! Un vero tuffo nel passato.
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Bar Luce: Wes Anderson? Un po’ troppo hipster per i miei gusti! Ma, vabbé, se ti piace lo stile “fighetto” ci stai a tuo agio.
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Potafiori: Non ci sono mai stato. Devo rimediare.
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Cafenoir: Dialogo al buio? Ecco, questo è il TOP del bizzarro! Io ho perso il cucchiaio e ho mangiato il risotto con le mani. Che esperienza! Un po’ inquietante, però.
Aggiungo: Quest’anno ho scoperto anche un posto che serve solo piatti a base di rabarbaro, sembrava uno scherzo ma era incredibile. E un’osteria con un’unica tovaglia di lino, lunga chilometri, che faceva effetto.
Dove mangiare in modo economico a Milano?
Ah, Milano, la capitale della moda… e dei portafogli piangenti! Mangiare bene senza vendere un rene? Sfida accettata! Ecco qualche dritta, con un pizzico di veleno e tanto amore:
- ZIBO: Via Caminadella, pare sia il paradiso del raviolo cinese. Dicono che siano così buoni da farti dimenticare che hai speso meno di un biglietto del tram. Quasi quasi ci credo.
- TESTONE: Via Vigevano, se ami la pinsa romana più di tua suocera (e chi non la amerebbe di più?), questo è il tuo posto. Dicono sia croccantezza allo stato puro, un attentato alla linea… e al tuo conto in banca, ma in positivo!
- TRATTORIA MADONNINA: Via Gentilino, qui si respira aria di Milano vera, quella che profuma di risotto giallo e “sciura” con il foulard di Hermès (ovviamente finto). Piatti semplici, sapori autentici, prezzi onesti. Un’oasi nel deserto modaiolo.
- HUA CHENG: Via Giordano Bruno, un altro cinese che ti svolta la serata (e il portafoglio). Non aspettarti il lusso sfrenato, ma una cucina gustosa e abbondante. L’unico rischio? Uscire rotolando come un involtino primavera.
- TRATTORIA IL MARINAIO: (Indirizzo non specificato, ahimè!) Se trovi un marinaio milanese, fammelo sapere! Scherzi a parte, le trattorie con questo nome solitamente offrono pesce fresco a prezzi umani. Una rarità a Milano, quasi come trovare parcheggio gratis in centro.
- IL BRUTTO ANATROCCOLO: (idem come sopra!) Il nome è un programma! Se non ti spaventa l’arredamento “vintage” (leggi: datato) e cerchi una cucina casalinga senza fronzoli, potresti aver trovato il tuo brutto anatroccolo preferito.
- TRATTORIA SAN FILIPPO NERI: (indovinate un po’?) Qui si va sul sicuro: cucina tradizionale, porzioni generose, conto leggero. Perfetto per una cena tra amici senza svenare nessuno. Un po’ come trovare un unicorno che paga da bere a tutti.
- TRATTORIA LA RAVA E LA FAVA: (e siamo a tre!) Se sei stanco della solita cotoletta e vuoi provare qualcosa di diverso, questo potrebbe essere il posto giusto. Cucina regionale, sapori genuini, prezzi abbordabili. Un’alternativa gustosa per chi non si accontenta della solita minestra.
Ah, un consiglio spassionato: a Milano, come nella vita, l’apparenza inganna. Non giudicare un ristorante dall’arredamento o dal nome. A volte, i posti più nascosti e “brutti” sono quelli che ti regalano le maggiori soddisfazioni (culinarie e non). Buon appetito! E occhio al portafoglio, che a Milano è sempre in pericolo!
Dove mangiare a Milano economicamente?
A Milano, mangiar bene a poco prezzo? Missione possibile, amici! Ma preparatevi a un’avventura culinaria… movimentata!
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Mabuhay: Filippino, dici? Speriamo non ti servano le bacchette per mangiare il riso, altrimenti è un disastro assicurato! Fusion giapponese? Mah, chissà cosa combina quella cucina… Un’esplosione di sapori, tipo fuochi d’artificio a Capodanno!
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Panigacci: Il nome sembra uscito da un film di fantascienza, tipo un piatto alieno! Chiuso oggi? Pazienza, a Milano di posti ce ne sono a bizzeffe, come formiche in un formicaio!
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Panzer: Novembre e Panzer? Un po’ inquietante come nome per un ristorante, no? Però se il cibo è buono, chi se ne frega!
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Cesarino: Un nome così… intimo! Quasi mi fa venire voglia di andarci solo per la compagnia del gestore! Speriamo che non sia troppo geloso del suo menu…
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Il Panino: Chiuso? Ma dai! Volevo un panino gigante come la mia fame, e invece niente! Sarà per la prossima volta!
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Cinnamon: Profumo di cannella, sogni di Natale e… speranza di non finire con il conto in banca a zero!
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La Bufalotta: Mozzarella di bufala? Spero di non trovare una bufala che mi guarda male mentre mangio! Però la curiosità è tanta…
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Tram: Chiuso? Ma che delusione, stavolta nemmeno il tram mi porta a destinazione! Sarà che non c’è abbastanza gente che fa il biglietto?
In definitiva: Milano è una giungla gastronomica, ma con un po’ di fortuna (e una buona dose di coraggio!) si trova qualcosa di buono ed economico. Ah, dimenticavo, io sono allergico ai gamberi. Quindi, a meno che non ci siano delle ottime pizze, meglio evitare certi posti. Quest’anno ho scoperto una pizzeria fantastica vicino a casa mia, ma non ti dico dove, è un segreto!
Dove mangiare il migliore street food di Milano spendendo meno di 20 euro?
Okay, ecco, ti racconto:
Anni fa, quando mi trasferii a Milano, ero squattrinato ma affamato di scoprire la città. Volevo assaporare Milano senza spendere un capitale.
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Panini De Santis: Un’istituzione, vicino a Piazza Duomo. Ricordo ancora l’emozione di mordere un panino con il salame Milano, una vera delizia. Il locale è piccolo, sempre affollato, ma ne vale la pena. Spendere meno di 10 euro è facile. Ci sono andata un sacco di volte.
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Al Mercato: In zona Navigli. Ho provato i loro mini burger durante un aperitivo improvvisato con un’amica. Davvero buoni, saporiti e perfetti per uno snack veloce. Spesa contenuta, forse 15 euro a testa con una birra.
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Roll Station: Vicino a Porta Venezia. Ho assaggiato dei roll di carne pazzeschi, un mix di sapori che mi ha conquistato. Ottimo per un pranzo veloce e diverso dal solito. Con 12 euro te la cavi.
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Katsusanderia: Non l’ho mai provato, ma dicono che il loro katsu sando sia fantastico. Lo voglio provare assolutamente la prossima volta che sono in zona, magari prima di andare al cinema Odeon.
Altri posti che mi hanno consigliato ma non ho ancora testato di persona: In Tasca – Street Food d’autore, Marcel Boum, e Clandestino non esiste. Li tengo d’occhio per le prossime avventure culinarie milanesi! Magari aggiungerò anche questi alla lista.
Dove mangiare a Milano per poveri?
Ah, la Milano dei pezzenti con la puzza sotto il naso! Tranquillo, non serve rapinare la nonna per mangiare decentemente. Ecco qualche dritta da vero taccagno gourmet:
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Macelleria Popolare (Navigli): Carne alla griglia che manco Cracco… ok, forse no, ma a quel prezzo è un affare! Dicono che la sera ci sia più gente che bestiame, preparati alla ressa!
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Madama Hostel & Bistrot (Piazzale Lodi): Ostello chic con cucina sorprendentemente buona. L’ambiente è più “fighetto squattrinato” che “barbone con dignità”, ma il portafoglio ringrazia.
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Osteria dell’Acquabella (Viale Sabotino): Trattoria vecchia scuola, dove la nonna in cucina bestemmia in dialetto mentre prepara la pasta fresca. Porzioni pantagrueliche, prezzi da discount.
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Mare Culturale Urbano (Cascina Torrette): Un’oasi hipster in mezzo al cemento. Cibo onesto, birrette artigianali e concertini improvvisati. Se non ti piace, sei ufficialmente un boomer.
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Il Giardino di Giada (Duomo): Cinese “all you can eat” a due passi dal Duomo. Perfetto per ingozzarti come un porcellino e poi fare una passeggiata per smaltire. Attento a non farti scoprire che ti nascondi gli involtini primavera in tasca!
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Mani in Pasta (Porta Venezia): Pasta fresca fatta in casa che ti fa dimenticare la fame. Ideale per una cena romantica… se la tua dolce metà non si aspetta caviale e champagne, ovviamente.
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Imone (Zona Gioia-Centrale): Un kebabbaro che cucina coreano! Non chiedermi come, ma funziona. Piatti gustosi e abbondanti a prezzi stracciati. Consigliato se hai lo stomaco di ferro.
P.S.: Io una volta, al Giardino di Giada, ho visto uno che si è riempito la borsa di ravioli al vapore. Non fare come lui, che poi ti sgamano! E un consiglio spassionato: prova anche i panzerotti di Luini, sono un’istituzione milanese e costano meno di un caffè da Starbucks. Fidati di un amico!
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