Dove viene coltivato il caffè Lavazza?

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Lavazza seleziona chicchi di caffè da diverse origini, poi li importa nei suoi stabilimenti piemontesi di Settimo Torinese e Gattinara. Lì, i chicchi vengono tostati, macinati o confezionati in capsule e grani, pronti per la distribuzione.

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Il Viaggio Cosmopolita del Caffè Lavazza: Dalla Piantagione alla Tazzina

Quando si gusta una tazza di caffè Lavazza, si intraprende, senza saperlo, un viaggio affascinante attraverso continenti e culture. L’aroma intenso e il sapore inconfondibile non nascono solo dalla maestria della torrefazione, ma anche dalla scelta accurata delle origini del caffè, un mosaico di territori sparsi per il globo.

Lavazza non coltiva direttamente caffè. Piuttosto, si affida a una rete consolidata di coltivatori e fornitori in tutto il mondo per assicurarsi chicchi di altissima qualità. Questa strategia globale permette di selezionare i migliori caffè Arabica e Robusta, ognuno con le sue caratteristiche uniche, contribuendo a creare miscele complesse e bilanciate, adatte a ogni palato.

Ma dove, esattamente, vengono coltivati questi chicchi preziosi? La risposta è complessa, come la geografia del caffè stesso. Lavazza attinge a piantagioni situate in regioni rinomate per la produzione di caffè, distribuite lungo la cosiddetta “cintura del caffè”, una fascia equatoriale che abbraccia il pianeta.

Possiamo immaginare, ad esempio, le pendici scoscese delle montagne dell’America Latina, dove il clima umido e le altitudini elevate favoriscono la crescita di chicchi Arabica dolci e aromatici, perfetti per le miscele più delicate. Pensiamo al Brasile, gigante del caffè, con le sue vaste distese coltivate e la sua produzione variegata, che contribuisce alla robustezza e alla pienezza di alcune miscele Lavazza.

Il viaggio prosegue verso l’Africa, culla del caffè, dove le coltivazioni tradizionali, spesso gestite da piccole comunità locali, producono chicchi dall’acidità vivace e dalle note fruttate, capaci di aggiungere complessità e profondità al caffè Lavazza. Paesi come l’Etiopia, patria originaria dell’Arabica, e l’Uganda offrono caffè di eccezionale qualità, apprezzati per la loro intensità e il loro carattere distintivo.

Infine, l’Asia entra in gioco, con le sue piantagioni situate in paesi come il Vietnam, noto per la produzione di caffè Robusta, utilizzato per conferire corpo e una nota amara alle miscele più intense. Anche l’India contribuisce con chicchi di Arabica e Robusta coltivati all’ombra di alberi secolari, in un ambiente ideale per la crescita di un caffè equilibrato e aromatico.

Una volta raccolti, i chicchi viaggiano via mare e via terra fino al cuore del Piemonte, precisamente negli stabilimenti di Settimo Torinese e Gattinara. Qui, la sapiente arte della torrefazione Lavazza trasforma i chicchi verdi in un tesoro aromatico. La tostatura è un processo delicato, che richiede esperienza e attenzione per esaltare al meglio le caratteristiche uniche di ogni origine. Successivamente, i chicchi vengono macinati o confezionati in grani o capsule, pronti per essere distribuiti in tutto il mondo.

In definitiva, bere un caffè Lavazza significa assaporare un prodotto frutto di una collaborazione globale, un connubio tra la ricchezza delle terre di origine e la maestria italiana nella torrefazione. Un viaggio sensoriale che inizia lontano, in piantagioni esotiche, e culmina nella tazzina, offrendo un’esperienza unica e indimenticabile.

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