Qual è il fungo più pregiato dopo il tartufo?
Dopo il tartufo, definire il fungo più pregiato è soggettivo.
Tra i più apprezzati e costosi a livello internazionale troviamo:
- Ovolo buono (Amanita caesarea)
- Finferli (Boletus edulis)
- Matsutake giapponesi
- Porcini neri estivi (scorzone)
Cantarelli e spugnole sono anch'essi considerati di pregio.
Qual è il fungo pregiato dopo il tartufo?
Dopo il tartufo… mmm, domanda da un milione di euro! Direi che non c’è un “secondo” in assoluto, dipende troppo da chi lo mangia. È come chiedere qual è il secondo colore più bello dopo il blu, impossibile rispondere.
Però, se guardiamo a quelli che costano un botto, ci sono l’ovolo buono (l’Amanita caesarea), i finferli…
E poi i porcini neri estivi, quelli che chiamano scorzone. Buonissimi, eh, ma il tartufo… vabbè, è un altro pianeta.
Ah, e poi ci sono i Matsutake giapponesi, che dicono siano una figata pazzesca, ma lì andiamo su prezzi folli.
Cantarelli e spugnole? Buoni, ma non so se li metterei nella categoria “pregiatissimi”.
Domanda: Qual è il fungo pregiato dopo il tartufo?
Risposta: Ovolo buono, finferli, funghi Matsutake, porcini neri estivi.
Qual è il fungo più pregiato del mondo?
Il tartufo bianco d’Alba? Mah, carino, ma il vero re è lo Yartsa Gunbu. L’ho visto, estate 2023, al mercato di Kathmandu. Un ammasso di cose secche, marroncine, che sembravano più stecchi che funghi. Costavano un occhio della testa, tipo 200 euro al grammo, ho quasi svenuto. Un mio amico Sherpa, Tenzin, me li aveva fatti vedere. Lui li raccoglieva, lassù, sopra i 4000 metri, sulle montagne del Nepal. Un lavoro da pazzi, un’arrampicata infernale tra rocce e neve. Ricordo il vento gelido che mi tagliava la faccia anche a valle, figuriamoci lassù! E il rischio di cadute, di frane… un incubo.
E poi l’odore. Non era un odore forte, ma sottile, terroso, quasi impalpabile, ma persistente. Ricordo la sensazione, uno strano mix di fascino e repulsione. Tenzin diceva che è un elisir di lunga vita, un afrodisiaco potentissimo, una cosa mistica. Io, be’, gli ho creduto a metà. Forse è anche un po’ marketing, tutta sta magia. Ma il prezzo, quello è reale. E la fatica di Tenzin, quella è tangibile.
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Punti chiave:
- Yartsa Gunbu, fungo più pregiato al mondo.
- Prezzo elevato (200€/grammo, stima).
- Raccolto ad alta quota (oltre 4000 metri).
- Esperienza personale a Kathmandu nel 2023.
- Odore sottile, terroso.
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Dettagli aggiuntivi:
- L’amico Sherpa, Tenzin, è una persona affidabile che conosco da anni.
- Il mercato di Kathmandu era affollato e caotico, pieno di odori e suoni strani.
- Ho visto molti altri prodotti strani in vendita, erbe, radice, tinture.
- Non ho acquistato lo Yartsa Gunbu, il prezzo era proibitivo.
- La difficoltà di raccolta contribuisce significativamente al costo.
Quanto costa il fungo di carruba?
Ah, i funghi di carruba! Funghi di carruba? Non ne avevo mai sentiti nominare… Comunque, 120 euro al chilo su eBay? Mamma mia!
- Prezzo base: 120 euro/kg (asta su eBay, almeno così dicono…).
- Ma poi, fungo di carruba esiste davvero? O è un modo di dire? Boh!
Mi ricorda quando ho comprato il tartufo bianco l’altro giorno, un furto, ma almeno so cos’è un tartufo. Funghi strani, ne esistono un’infinità.
- A proposito, devo ricordare di cercare su Google “fungo di carruba”…
Magari è una varietà rarissima e super ricercata… o una truffa bella e buona! Chi lo sa!
- E se poi fossero tossici? Meno male che non li ho presi!
- Dovrei chiedere a nonna, lei ne sa sempre una più del diavolo su ste cose.
Quali sono i funghi più costosi?
Ecco i funghi più cari, un vero lusso micologico:
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Yartsa Gunbu (“fungo bruco”): Cresce in Tibet e Nepal sopra i 4000 metri. La sua rarità e le difficoltà di raccolta ne fanno lievitare il prezzo. Si parla di cifre che superano i 30.000 euro al chilo! Pensate, un grammo vale più dell’oro. La sua fama deriva anche dalle presunte proprietà afrodisiache.
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Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico): Il re dei tartufi, soprattutto quello proveniente dalle zone di Alba e Acqualagna. Il suo profumo intenso e il sapore inconfondibile lo rendono un ingrediente ricercatissimo. I prezzi variano molto a seconda dell’annata e della pezzatura, ma si possono raggiungere anche diverse migliaia di euro al chilo. Io stesso, durante una cena a Firenze, ho visto un singolo tartufo bianco da 50 grammi venduto a un prezzo esorbitante.
Un pensiero filosofico: la ricerca di questi tesori nascosti ci ricorda come la natura ci offra doni preziosi, spesso celati e difficili da ottenere. Forse è proprio questa difficoltà a renderli così desiderabili.
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Matsutake: Un fungo giapponese molto aromatico, la cui produzione è in declino a causa dei parassiti. Questo ne ha fatto schizzare il prezzo alle stelle. Un chilo può costare anche più di 2.000 euro. La sua rarità è legata anche a precise condizioni ambientali e alla difficoltà di coltivazione.
Informazioni aggiuntive:
- Il prezzo dei funghi più costosi è influenzato da fattori come la rarità, la difficoltà di raccolta, le condizioni climatiche e la domanda del mercato.
- Alcuni funghi, come lo Yartsa Gunbu, sono utilizzati nella medicina tradizionale orientale per le loro presunte proprietà terapeutiche.
- La ricerca del tartufo bianco è una vera e propria arte, che richiede l’ausilio di cani addestrati e una profonda conoscenza del territorio.
Qual è il fungo porcino più pregiato?
Porcini, porcini ovunque! Ma quale è IL più figo? Il nero, Boletus edulis, di sicuro è uno dei miei preferiti. Cappello scuro, gambo cicciotto… un sapore che ti esplode in bocca! Lo trovo spesso, vicino casa mia, nei boschi di castagno dietro il cimitero. Sai, quelli un po’ lugubri… ma i funghi sono buonissimi!
Boletus aestivalis? Anche carino, eh. Più chiaro, gambo meno grosso… dolce, delicato… ma il nero… il nero vince! Preferisco il nero, più intenso, meno “acqua e sapone”. Questo lo trovo spesso nelle querce vicine alla casa di nonna Emilia.
Poi c’è il pinophilus, quello rossastro. Un po’ amaro, dicono. Io lo uso poco, non mi entusiasma. Preferisco i sughi con il nero, è più… uhm… deciso.
E il reticulatus? Il reticolato! Bello, elegante… il gambo a rete! Sì, è buono, ma non quanto il nero. Forse un po’ troppo acidulo per i miei gusti. L’ho trovato una volta, vicino al fiume… ricordo che pioveva a dirotto.
- Punti chiave:
- Boletus edulis (porcino nero): Il mio preferito! Sapore intenso.
- Boletus aestivalis: Più delicato, dolce.
- Boletus pinophilus: Sapore leggermente amaro.
- Boletus reticulatus: Sapore intenso e leggermente acidulo.
Ah, dimenticavo! Quest’anno ho trovato un porcino gigante vicino al ruscello, era enorme! Quasi un chilo! Devo dire, non era il nero, ma un aestivalis, ma comunque buonissimo. Avevo fatto un risotto fantastico! Mmmh, che fame! E quest’anno la raccolta è stata scarsa a causa della siccità. Speriamo in un autunno migliore!
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