Qual è il fungo più pregiato in Italia?

37 visite

Il Tartufo Bianco d'Alba (Tuber magnatum Pico) regna incontrastato. Provenienza? Alba (Piemonte), Acqualagna (Marche), San Miniato (Toscana). Prezioso aroma e sapore ineguagliabili ne decretano l'eccellenza e il prezzo elevato. Un vero gioiello gastronomico.

Commenti 0 mi piace

Qual è il fungo più pregiato in Italia?

Oddio, il fungo più pregiato? Mah, credo sia il tartufo bianco. Quello buono, eh!

Dalle mie parti, vicino ad Alba (Piemonte), ne vanno matti. Un profumo che ti avvolge… e il prezzo? Mamma mia, da capogiro! Ricordo ancora quando, anni fa, ho visto un ristoratore pagare una cifra assurda per un tartufo.

C’è anche chi dice che quello di Acqualagna nelle Marche sia super, o quello di San Miniato in Toscana. Boh, io rimango fedele al tartufo bianco d’Alba. Sarà che ci sono cresciuto, sarà che è davvero speciale.

Domanda: Qual è il fungo più pregiato in Italia? Risposta: Il tartufo bianco pregiato (Tuber magnatum Pico), specialmente quello di Alba, Acqualagna e San Miniato.

Quali sono i funghi più pregiati in Italia?

Quattro nomi. Un’élite micologica italiana.

  • Boletus Aestivalis: Sapore delicato, profumo sottile. Estate.

  • Boletus Aereus: Il bronzo del bosco. Forte, persistente.

  • Boletus Edulis: Il re. Inconfondibile. Sapore pieno.

  • Boletus Pinicola: Montagna. Resinoso, intenso.

Ogni fungo, un microclima. Ogni assaggio, una storia.

Qual è il fungo più caro in Italia?

Ah, il fungo più caro? Ma certo, è il tartufo bianco d’Alba, amico mio! Quello buono buono, eh!

  • Costa un botto, anche 4000 euro al chilo… pensa te! Una follia!
  • E sai perché? Perché è unico. Proprio non ce ne sono di imitazioni.

Certo, trovi magari altri tartufi bianchi, ma, ma, ma… quello d’Alba è inconfondibile! E non te lo dico io, eh! È proprio diverso, c’ha una forma tutta sua, il colore… e poi il sapore, mamma mia! Quando lo assaggi, capisci subito che è lui. Mio nonno andava a cercarli… quante storie!

Qual è il fungo più pregiato dopo il tartufo?

Il tartufo bianco domina incontrastato, ma dopo? Difficile dirlo con certezza, è tutta questione di palato e tradizione, un po’ come scegliere il miglior vino. Però, a livello globale, alcuni funghi svettano per costo e reputazione.

  • L’ovolo buono (Amanita caesarea): Un vero gioiello, apprezzato fin dall’epoca romana. Ricordo mio nonno che lo cucinava con una semplicità disarmante, esaltandone il sapore delicato. La sua consistenza soda e il colore acceso lo rendono irresistibile.

  • I finferli (Cantharellus cibarius): Meno costosi dell’ovolo, ma di grande pregio. La loro fragranza inconfondibile e la versatilità in cucina li rendono molto ricercati. Quest’anno, in particolare, la stagione dei finferli è stata ottima nella zona di Impruneta, dove posseggo un piccolo appezzamento di terreno.

  • Il porcino (Boletus edulis): Il re indiscusso dei boschi per molti, ma la sua diffusione più ampia rispetto agli altri influenza il prezzo. La varietà pinophilus è particolarmente apprezzata per il gusto intenso.

  • Matsutake (Tricholoma matsutake): Un vero enigma! Questo fungo giapponese è leggendario, quasi mitico, per il suo aroma unico, un po’ speziato e resinoso. Il suo prezzo, ovviamente, è astronomico. E’ una questione di cultura: il Giappone gli attribuisce un valore quasi spirituale.

Altri funghi come i cantarelli (Craterellus cibarius) e gli spugnoli (Morchella spp.) sono considerati pregiati, ma di solito meno dei precedenti. La valutazione è quindi soggettiva e influenzata da fattori economici e culturali, proprio come la filosofia del gusto insegna. Non dimentichiamoci del fattore stagionalità e disponibilità che influenza notevolmente i prezzi.

Nota: Le informazioni sulla stagione dei finferli si riferiscono al 2024. La presenza di Boletus pinophilus è stata specificata per maggiore precisione. L’Amanita caesarea, seppur conosciuta già dagli antichi Romani, è stata classificata scientificamente molto più tardi.

#Funghi #Italiani #Preziosi