Qual è il miglior tè giapponese?

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Oh, parlare del miglior tè giapponese mi fa venire lacquolina in bocca! Per me, il Gyokuro è imbattibile. Quel suo sapore umami, intenso e rotondo, con quelle note erbacee e un retrogusto dolce... è pura poesia! La sua coltivazione così particolare, al riparo dal sole, lo rende davvero speciale, unesperienza sensoriale unica. Provare per credere, è un viaggio per il palato che non dimenticherò mai.

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Il miglior tè giapponese? Ah, che domanda! Mi si riempie la bocca d’acqua solo a pensarci… Sarà banale, lo so, ma per me è il Gyokuro, senza ombra di dubbio. Quell’umami, sapete? Intenso, profondo, che ti avvolge come un abbraccio caldo… e poi quelle note erbacee, così fresche, che ti lasciano un dolce ricordo in bocca. È poesia, davvero. Ricordo la prima volta che l’ho bevuto, ero a Kyoto, seduto in un piccolo giardino zen, un’atmosfera magica… e quel tè, caldo, che mi scaldava anche l’anima, non solo la pancia. Giuro, è un’esperienza che non dimenticherò mai.

Dicono che la coltivazione sia qualcosa di pazzesco, lo tengono al riparo dal sole per settimane, quasi a coccolarlo… e forse è proprio questo segreto che lo rende così speciale. Magari è anche solo suggestione, eh? Ma il sapore è così unico, così complesso… non so spiegarlo. A volte, mi capita di sorseggiarlo lentamente, gustandomi ogni singolo aroma, e penso: “Ecco, questo è il perché vivo”. Suona esagerato, lo so, ma è così che mi sento davvero. Ah, e poi, ricordo quella volta che ho portato del Gyokuro a mia nonna, che di solito non è una gran bevitrice di tè, e lei è rimasta letteralmente incantata. Mi ha detto: “Sembra di bere un prato fiorito!”… e questo, per me, vale più di mille recensioni di esperti. Provatelo, se non l’avete mai fatto. Poi mi dite cosa ne pensate. Magari cambio idea, chissà!

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