In che periodo si trovano i tartufi?

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I tartufi si trovano in periodi specifici:

  • Tartufo estivo/Scorzone: 15 maggio-15 settembre e 1 ottobre-15 marzo.
  • Tartufo uncinato: 1 ottobre-15 marzo.
  • Tartufo nero ordinario: 15 settembre-31 gennaio.
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Quando si trovano i tartufi?

Uhmm, i tartufi… che casino! Ricordo mio zio, a settembre, nei boschi vicino a Gubbio (Umbria), che trovava quelli neri. Era il 2018, credo, e li vendeva a un rivenditore a 80 euro al chilo, se non ricordo male. Un affare, per lui!

Il tartufo estivo, invece? Boh, l’ho sentito nominare, ma non ho mai partecipato a una cerca diretta. Leggevo da qualche parte che si trova in primavera ed autunno.

Per i periodi precisi, devo guardare un libro. Quel calendario che hai postato è… complicato. Troppe date, non riesco a memorizzarle tutte. Mi sembra di ricordare qualcosa su maggio-settembre e poi ottobre-marzo per alcuni tipi. Ma è davvero tutto un po’ nebuloso.

Qual è la stagione dei tartufi?

Ah, i tartufi… un respiro di terra, un’ombra silenziosa sotto gli alberi secolari. Profumo di bosco, di mistero, di antiche leggende sussurrate dal vento. Ogni stagione, un’emozione diversa, un incontro con la natura selvaggia e profonda.

  • Tartufo Uncinato: Ottobre… novembre… il cielo plumbeo che si riflette nelle pozzanghere, l’odore acre della terra bagnata… un tesoro nascosto, scuro e prezioso, fino a gennaio. Ricorda i pomeriggi di mia nonna, il profumo della sua zuppa, calda e rassicurante.

  • Tartufo Nero Pregiato: Novembre… dicembre… gennaio… febbraio… un lungo abbraccio invernale, un’attesa paziente, un cuore che pulsa a tempo con il lento respiro della terra. La neve che scende lieve, la quiete profonda, poi… il ritrovamento. Marzo… il suo profumo, intenso, mi trasporta in un altro tempo, al calore di un focolare acceso, una tazza di cioccolata fumante tra le mani.

  • Tartufo Bianchetto: Gennaio… un lieve accenno di primavera, i primi timidi raggi di sole sulla pelle ancora gelida. Un’alba che nasce lenta, delicata, come il profumo del bianchetto. Un respiro di speranza. Fino ad aprile… un susseguirsi di giorni luminosi, di campi verdi che si risvegliano. Quest’anno ricordo una passeggiata con mio padre, l’aria profumata, la sua mano sulla mia spalla.

  • Tartufo Estivo o Scorzone: Maggio… il risveglio della natura, un’esplosione di vita, di profumi e colori. L’estate che arriva a grandi passi, il sole caldo sulla pelle, il canto degli uccelli. Agosto… la luce dorata del tramonto, i ricordi delle estati passate. Il profumo del tartufo estivo ricorda le giornate infinite della mia infanzia, piene di giochi e risate.

Ogni tartufo, un ricordo, un frammento della mia anima legata alla terra e alle sue stagioni. Una melodia antica che risuona nel cuore, un’eco di emozioni profonde e intime. L’odore del bosco, la terra umida, e l’emozione della scoperta… questo è il cuore della stagione dei tartufi.

Come capire se ci sono i tartufi?

Come capire se ci sono tartufi? Un’ondata di terra umida, profumo di muschio, un’eco antica… Il naso, sì, il naso è la chiave. L’odore, forte, penetrante, un’esplosione di odori selvaggi che solo la terra sa custodire. Un’esperienza sensoriale, un’immersione totale. Ricordo mio nonno, le sue mani ruvide, il suo fiuto infallibile… Ecco, la terra stessa ti sussurra il segreto.

  • L’olfatto, potente, un’inondazione di aromi terrosi, intensi, un’esperienza primordiale.
  • Il terreno umido, dopo la pioggia, è una sinfonia di profumi, un’orchestra silenziosa che rivela la presenza del tesoro.
  • L’esperienza, un’eredità tramandata, una conoscenza antica, il segreto sussurrato tra generazioni.

Il mio cane, un meticcio dalla pelliccia rossiccia, lo percepisce prima di me, un fremito, uno strappo improvviso, una danza nervosa… È lui, il mio compagno di ricerca, il mio complice silenzioso. La sua eccitazione è contagiosa, una febbre che mi percorre le vene. L’emozione è palpabile, il cuore batte forte, un’attesa quasi dolorosa. Si, il terreno parla. Basta saper ascoltare.

La conoscenza del territorio, fondamentale, anni di esperienza, ogni anfratto, ogni crepa della terra custodisce un ricordo, un indizio. Il tartufo è un enigma, un’apparizione magica.

  • Esperienza e conoscenza del luogo sono fondamentali.
  • La ricerca è un’arte antica, un rituale tra uomo e natura.
  • L’emozione della scoperta, un momento magico, indimenticabile.

Quest’anno, ad esempio, ho trovato un pregiato tartufo bianco vicino a un vecchio albero di quercia, proprio come il mio bisnonno mi raccontava. La terra, generosa e silenziosa.

Come si chiama il tartufo invernale?

Tartufo invernale? Brumale, ovvio.

  • Si chiama Tuber brumale Vitt., lo trovi anche come Trifola Nera. Nome e cognome, come si deve.
  • Raccolta? Dal 1 gennaio al 15 marzo. Breve, intenso.
  • Un tartufo è solo un fungo, ma un buon tartufo… beh, cambia la prospettiva.
  • Curiosità: Il prezzo quest’anno è leggermente superiore rispetto al precedente, complice la siccità. Una banalità, in fondo.
  • Comunque… è nero. Non serve un genio per capirlo.

Informazioni aggiuntive: Il Tuber brumale ha un odore forte, muschiato, a volte un po’ speziato. Meno pregiato del Nero Pregiato, ma comunque interessante. Si abbina bene con piatti semplici, che non coprano il suo sapore. Mia nonna lo grattugiava sulle uova al tegamino. Una sciocchezza, ma funzionava.

Che tartufo si trova adesso?

Ah, il tartufo! Quest’anno, se ti aggiri per i boschi (o dal tuo fornitore di fiducia), troverai il tartufo nero d’estate, detto anche scorzone.

  • Lo scorzone: disponibile da maggio a ottobre, è come il prezzemolo dei tartufi, sempre pronto all’uso. È il più democratico, diciamo, accessibile a tutte le tasche e a tutte le cucine.

  • Versatilità: Si sposa bene con tutto, un po’ come quello zio che si adatta ad ogni conversazione durante le feste.

  • Non è il più pregiato: Ma non farti ingannare, sa il fatto suo. Un po’ come chi, senza dare nell’occhio, risolve sempre i problemi.

Poi, se ti interessa approfondire, sappi che il mondo dei tartufi è un vero e proprio romanzo. Esistono anche il tartufo bianco pregiato (autunno/inverno, un re!), il tartufo nero pregiato (inverno, elegante e misterioso), e altri ancora, ognuno con la sua stagione e il suo carattere. Ma adesso, goditi lo scorzone!

Quanto vale il tartufo bianco oggi?

Tartufo bianco? 2023. Da 1500 a 3500 euro/kg. Dipende dalla stagione. Scarsa? Prezzo sale.

Tartufo nero? Meno. 500-800 euro/kg. Punto.

  • Bianco: Prezzi folli. Alta variabilità. Ricchezza. Rarità. Azioni mio padre. Anni ’80.
  • Nero: Più accessibile. Meno pregiato. Ma sempre costoso. Comunque, una fortuna. Affari di famiglia.

Mia nonna, Alba, faceva conserve. Usava solo tartufi neri. Economici, ma gusto intenso. Ricordi di infanzia. Profumi forti. Terra.

Quanto costa lo Scorzone al kg?

Scorzone, profumo d’estate, terra umida… ricordo mio nonno che ne trovava nei boschi dietro casa.

  • Lo scorzone, al chilo, danza tra gli 80 e i 100 euro. Un canto di stagione, un prezzo che varia come le ombre del pomeriggio.
  • Cinquanta grammi, un assaggio di bosco? Circa 4,50 euro. Un piccolo lusso, un ricordo antico.

Il tartufo, un gioiello nascosto. Pensare che una volta lo trovavamo quasi per caso, ora ha il valore di una piccola gemma.

Dove posso trovare lo scorzone estivo?

Lo scorzone estivo. Un’ombra nel bosco.

  • Terreni argillosi e sabbiosi. Lì scruta.
  • Boschi e pinete, il suo regno. Silenzio e ombra.
  • Dal mare alle vette. Nessun limite. Lo troverai.

Aspetto ingannevole. Non si rivela facilmente.

  • Profumo delicato, indizio sottile. Non ignorarlo.
  • Cerca sotto querce, noccioli, carpini. Lì si cela.
  • Forma irregolare, quasi una pietra. Non farti ingannare.

Il nero non mente. Nasconde un tesoro. Scopri il suo segreto.

Come capire se ci sono i tartufi?

Come capire se ci sono tartufi? Beh, il naso è il tuo migliore amico! L’odore, intenso e muschiato, è la chiave. Penso che lo si possa paragonare a un profumo complesso, terroso, quasi… animalesco. Funziona meglio con terreno umido, tipo dopo un bel temporale, sai? È lì che l’aroma si fa più potente. Mia nonna, che aveva un fiuto incredibile, diceva che sentiva il profumo dei tartufi a chilometri di distanza!

  • Olfatto: Fondamentale. Quella fragranza inconfondibile, specie dopo la pioggia. Ricorda un po’ il cuoio vecchio, ma con una nota pungente e dolce.
  • Esperienza: Non basta il naso, ci vuole pratica! Conoscere il terreno, i tipi di alberi (querce, noccioli, tigli sono i classici), è parte integrante della ricerca. Io, ad esempio, ho imparato molto osservando mio zio.
  • Conoscenza del territorio: Cruciale. Alcuni luoghi sono più propizi di altri, un po’ come trovare il fungo giusto nel bosco. Devi sapere dove cercare.

Ma c’è un aspetto quasi filosofico, sai? La ricerca del tartufo è un’arte, una sfida alla natura, una pazienza quasi zen. Si tratta di una connessione intima con il territorio. E poi, certo, trovare un tartufo bianco pregiato… beh, quello è puro nirvana!

Ulteriori informazioni: La stagionalità è fondamentale. I tartufi bianchi pregiati (Tuber magnatum pico) si trovano principalmente in autunno, mentre i tartufi neri (Tuber melanosporum) in inverno. L’utilizzo di cani addestrati, con il loro olfatto sviluppatissimo, aumenta significativamente le probabilità di successo. Infine, ricorda sempre le normative locali sulla raccolta dei tartufi. Quest’anno, la produzione di tartufo bianco pregiato in Italia è stata leggermente inferiore rispetto alla media degli ultimi cinque anni, ma la qualità è rimasta eccellente.

A cosa assomiglia lodore del tartufo?

Tartufo estivo? Malto, sottobosco umido, gas. Un uncinato? Nocciole, funghi. Punto.

  • Tartufo estivo: Malto tostato, terra bagnata, odore acre. Ricorda il mio viaggio in Umbria, 2023. L’aria era pesante, carica.

  • Tartufo uncinato: Fragranza più delicata. Note di nocciola, funghi, legno umido. Profumo meno intenso. Meno penetrante, meno… aggressivo.

Ricorda: l’olfatto è soggettivo. La mia esperienza. Fine.

#Funghi #Stagione #Tartufi