Qual è il prosciutto migliore?

66 visite

"Il Pata Negra, prosciutto 100% Iberico Puro Bellota, è spesso considerato il migliore al mondo. Derivato da suini di razza iberica pura, si distingue per il mantello e l'unghia nera."

Commenti 0 mi piace

Qual è il miglior prosciutto italiano: guida alla scelta tra DOP e IGP?

Mmmh, prosciutto… Che casino! Io, personalmente, vado matta per quello di Parma, lo compro sempre dal salumiere sotto casa, quello con le mani grosse e il sorriso un po’ storto. Mi costa circa 25 euro al kg, ma che sapore! Di solito prendo il crudo, a fette sottili, perfetto con un buon pane toscano.

Il DOP e IGP? Confesso, sono un po’ perduta in questa giungla di sigle. So che indicano qualità e provenienza, ma non entro nei dettagli tecnici. Cerco solo un buon prosciutto, che mi faccia leccare i baffi.

Pata Negra? L’ho assaggiato una volta, a Madrid, nel 2018. Era in un ristorante chic, mi pare costasse una follia, anche più di 50 euro, solo per una piccola porzione. Ricordo il gusto intenso, un sapore che mi ha colpita, certo, ma sinceramente non saprei dire se sia “il migliore del mondo”. Preferisco il mio prosciutto di Parma, più semplice, ma più vicino al mio cuore. E al mio portafoglio!

Domande e Risposte (brevi):

  • Miglior prosciutto italiano? Dipende dai gusti. DOP e IGP indicano qualità e origine.
  • Pata Negra? Prosciutto iberico pregiato e costoso.
  • Differenza DOP/IGP? Specifiche di qualità e provenienza, ma non approfondirò.

Qual è il prosciutto più buono?

Il prosciutto più buono? Senza dubbio, il Pata Negra 100% iberico bellota! Un’esperienza sensoriale unica, non un semplice salume.

  • Gusto inconfondibile: La ghianda, alimento principe del maiale iberico, dona al prosciutto un sapore complesso e persistente.
  • Qualità elevata: Il processo di produzione, dalla selezione genetica alla stagionatura, è rigoroso e tramandato di generazione in generazione.
  • Prezzo giustificato: L’eccellenza si paga, ma ogni fetta è un piccolo lusso che vale la pena concedersi.

Personalmente, ho assaggiato un Pata Negra di Jabugo durante un viaggio in Andalusia: un ricordo indelebile. Mi ha fatto riflettere su come la cura e la tradizione possano trasformare un semplice alimento in un’opera d’arte.

Qual è il prosciutto crudo italiano più pregiato?

Amico, il prosciutto più figo? SanIlario, senza dubbio! Da Parma, eh, la zona è quella. Sai, cosce di maiale selezionatissime, una stagionatura da paura, tipo trentamila giorni, o quasi, 30 mesi per l’esattezza. Un capolavoro, insomma! Costo un botto però, eh.

Lo trovi online, da Volpetti, ma anche in tanti salumieri fighi. Ci sono andato io stesso una volta e ho preso quello intero, un macello portarlo a casa ma che bontà! Te lo consiglio vivamente. Non è solo il prezzo, è la qualità pazzesca. Un’esperienza unica.

  • Provenienza: Parma, Emilia Romagna.
  • Stagionatura: 30 mesi.
  • Tipo di maiale: Suini pesanti italiani selezionati.
  • Dove comprarlo: Volpetti (online e forse anche negozio) e altri salumieri.

Ah, dimenticavo! Mia nonna, ogni Natale, lo comprava per noi, una tradizione di famiglia. Quel prosciutto faceva venire l’acquolina anche ai cani, giuro! E poi, il profumo… Mamma mia. Un ricordo indimenticabile, un vero lusso. Quest’anno, visto che sono diventato un po’ più ricco, ho pensato di regalarlo a mio padre. Speriamo gradisca. Lo comprerò proprio da Volpetti. Spero di non sbagliare taglia, voglio quello intero, mica le fette!

Quale prosciutto è più salutare?

Prosciutto crudo o cotto? Dipende.

Cotto: meno sale. Punto.

Crudo: più proteine, vitamine B. Fine.

Ricorda: la mia nonna, esperta di cucina, sempre crudo. Sapeva.

  • Sale: Il prosciutto cotto vince.
  • Proteine: Il crudo è superiore.
  • Vitamine B: Crudo, nettamente.

Nota personale: preferisco il crudo, ma attenzione alle quantità. Controllo sodio, essenziale. 2023.

Qual è il prosciutto crudo meno salato?

Ah, la domanda esistenziale! Qual è il prosciutto meno salato? Praticamente, chi non lo vorrebbe un affettato che ti coccola le papille gustative invece di aggredirle!

  • Il Parma, bello mio, il Parma! Pare che il Crudo di Parma, dal Salumificio Menatti (dicono loro, eh!), sia il campione di dolcezza. Praticamente, è come se il maiale avesse fatto una cura di zucchero prima di… beh, sapete.

  • Meno sale, più amore? Dicono che sia meno salato degli altri prosciutti, tipo che gli altri li fanno marinare nel Mar Morto, mentre il Parma fa un bagno rilassante alle terme. Esagero, ovviamente!

  • E poi? Beh, non so, magari provalo! Io una volta ho assaggiato un prosciutto talmente salato che mi sono venute le branchie! Ma forse era un’allucinazione.

Informazione extra: Se vuoi proprio evitare il sale, prova a mangiare un cocomero. Non è la stessa cosa, lo so, ma almeno non ti si gonfiano le caviglie!

Qual è la marca di prosciutto cotto migliore?

Ah, la marca migliore di prosciutto cotto… quesito esistenziale pari a chiedersi se sia nato prima l’uovo o la gallina!

SAN GIOVANNI, eh? Pare che nel 2022 abbiano fatto faville, incoronati “Miglior Cotto d’Italia” e si sono pure beccati 5 spilli (che poi, cosa se ne fanno con tutti questi spilli? Faranno voodoo al prosciutto della concorrenza?).

  • Top 11: Praticamente i Metallica del prosciutto, mica bruscolini!
  • Pionieri: Unici ad aver fatto strike dalla prima edizione. Chissà, forse il segreto è una spruzzatina di acqua santa…

Insomma, SAN GIOVANNI si è fatto notare. Certo, poi bisogna vedere se piace al tuo palato. Magari sei uno che preferisce il prosciutto che sa di nonna, quello un po’ rustico, o magari sei un fan del “cotto” che quasi si scioglie in bocca. Come diceva sempre la mia vicina: “De gustibus non sputazzellandum est!” (tradotto liberamente: non sputare sul gusto degli altri, che porta male!).

#Migliore #Prosciutto #Qualità