Qual è la differenza tra crema catalana e crème brulée?

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La crema catalana si distingue dalla crème brûlée per luso di amido di mais nella preparazione e per la copertura di zucchero bianco, non di canna. Storicamente, sembra che la superficie della crema catalana non venisse caramellata come invece avviene tradizionalmente per la crème brûlée.

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Crema Catalana vs. Crème Brûlée: Un Duello Dolce che Affonda le Radici nella Storia

La crème brûlée e la crema catalana. Due dessert cremosi, golosi, entrambi sormontati da una crosta croccante di zucchero caramellato che invita al primo cucchiaio. A prima vista, potrebbero sembrare quasi identici, tanto da generare confusione persino tra i palati più esperti. Eppure, al di là dell’apparente somiglianza, si celano differenze sottili ma significative che rendono questi due dolci unici nel loro genere, un riflesso delle rispettive culture culinarie.

Sebbene la paternità di questo genere di dessert sia ancora oggetto di dibattito, con Francia e Spagna che rivendicano l’invenzione, è innegabile che la crème brûlée e la crema catalana incarnino l’essenza stessa della pasticceria dei rispettivi paesi. Ma cosa distingue realmente questi due classici della cucina internazionale?

La differenza principale, e spesso sottovalutata, risiede nella composizione. La crème brûlée francese si basa su un mix di panna fresca, uova e zucchero, un’armonia di sapori che si fonde in una consistenza ricca e vellutata. La crema catalana, al contrario, introduce un elemento chiave: l’amido di mais. Questo ingrediente, apparentemente insignificante, conferisce alla crema una texture più densa e compatta, meno liquida rispetto alla sua cugina francese.

Un’altra distinzione importante riguarda la tipologia di zucchero utilizzata per creare la crosta croccante. La crème brûlée tradizionale impiega lo zucchero di canna, che, grazie al suo sapore leggermente caramellato e alla sua consistenza più grossolana, permette di ottenere una crosta più intensa e aromatica. La crema catalana, invece, si avvale solitamente di zucchero bianco semolato. Questa scelta, unita all’assenza (originariamente) di una vera e propria caramellizzazione, porta a una crosta più sottile e delicata.

Ed è proprio qui che entra in gioco l’aspetto storico e culturale. Mentre la crème brûlée è da sempre associata a una caramellizzazione decisa, ottenuta tramite l’uso di un ferro rovente o, più modernamente, con un cannello da cucina, sembra che le prime versioni della crema catalana non prevedessero una vera e propria bruciatura dello zucchero. Si preferiva piuttosto scaldare la superficie con un ferro incandescente, creando una sorta di pellicola croccante ma senza il sapore intenso del caramello.

Oggi, la pratica di caramellare la superficie della crema catalana è ampiamente diffusa, tanto da renderla quasi indistinguibile dalla crème brûlée. Tuttavia, la consapevolezza delle origini e delle differenze nella composizione ci permette di apprezzare appieno la complessità di questi due dolci.

In conclusione, la crema catalana e la crème brûlée rappresentano due interpretazioni distinte di un concetto comune: un dessert cremoso e avvolgente, coronato da una crosta croccante che regala un’esperienza sensoriale unica. La scelta tra l’uno e l’altro è, in definitiva, una questione di gusto personale. Ma conoscere le differenze intrinseche, dalla consistenza al tipo di zucchero, ci permette di apprezzare a fondo l’arte e la tradizione che si celano dietro ogni cucchiaio.