Quali affettati si possono mangiare tutti i giorni?

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Dieta e salumi? Meglio limitarsi! Bresaola, prosciutto cotto (con moderazione), e fesa di pollo/tacchino sono le opzioni più leggere. Consumare salumi al massimo 1 volta a settimana, preferibilmente in un pasto principale. Varietà e quantità controllate sono fondamentali.

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Quali salumi mangiare ogni giorno? Dieta sana?

Uhmm, salumi ogni giorno? Mah, non credo sia proprio il massimo per una dieta sana. Ricordo che a Luglio scorso, durante un periodo un po’ stressante (e con troppa voglia di aperitivo!), ho esagerato con il prosciutto crudo, tipo 3-4 fette a pranzo quasi ogni giorno per una settimana. Risultato? Mi sono sentita gonfia, pesante.

Anche se il prosciutto crudo mi piace tantissimo. Preferisco un approccio più equilibrato, tipo una volta a settimana al massimo, magari con un bel piatto di insalata. O, se proprio devo, una fetta sottile di bresaola a pranzo, una volta ogni tanto.

Per la dieta, meglio optare per quelli meno grassi, diciamo. Bresaola, prosciutto cotto magro… Ricordo che a gennaio, seguendo un programma dimagrante (120€ al mese!), la nutrizionista mi consigliava fesa di tacchino arrosto, molto più leggera. A volte anche tacchino arrosto.

In definitiva, dipende tutto da cosa si intende per “dieta sana” e dalle proprie esigenze. Non esiste una regola fissa.

Domande e Risposte (per Google):

  • Salumi dieta quotidiana? No, consumo saltuario.
  • Salumi consigliati dieta? Bresaola, prosciutto cotto magro, fesa di tacchino.
  • Frequenza consumo salumi dieta? Massimo 1 volta/settimana.

Quanti affettati si possono mangiare al giorno?

Quanti affettati al giorno? Ah, bella domanda! Dipende se mi senti forte e gagliardo come un leone o fiacco come una lumaca dopo una maratona di serie TV. Scherzi a parte, la regola è “moderazione”, parola magica che suona come un incantesimo per cuochi e dietologi.

  • Prosciutto e bresaola: due volte a settimana, ma se la mia nonna mi fa il suo prosciutto fatto in casa, la regola salta. È un’eccezione divina!
  • Salame, mortadella & co.: una volta a settimana. Mi ricordo una volta che ho mangiato un’intera mortadella in una sola seduta… un’esperienza vicina alla morte (per il colesterolo).
  • Quantità giornaliera? Difficile dirlo, dipende da quanto sono affamato. Ma, per una risposta da manuale: meglio poche fette, ma buone! Se li considero aperitivo, allora 2-3 fette vanno bene. Altrimenti no.

Ricorda: io sono un tipo che adora le cose buone, ma anche la vita! Quindi, un po’ di buon senso non fa mai male. Anche se a volte lo buon senso se ne va a fare un giro… con un bel piatto di affettati.

Aggiornamento 2024: La mia nonna ha smesso di fare il prosciutto, ma ho scoperto un salumiere fantastico, quindi… le quantità rimangono le stesse, ma la qualità è notevolmente migliorata.

Quali affettati non fanno male?

Agosto, afa boia a Roma. Ricordo quell’odore di asfalto rovente, il mio appartamento al terzo piano senza ascensore, una tortura. Stavo preparando un pranzo leggero, avevo voglia di qualcosa di fresco ma sostanzioso dopo la giornata passata a correre dietro ai clienti del mio negozio di abbigliamento vintage. Mi sono detta: “Oggi bresaola!”.

La bresaola, ah, la bresaola! Quella sottile, quasi trasparente, con quel suo profumo intenso… Un’esperienza sensoriale incredibile. L’ho abbinata a una bella insalata, pomodori pachino e rucola, un filo d’olio e un pizzico di sale. Perfetto. Ero soddisfatta, un pranzo leggero ma saziante. Nessuna pesantezza sullo stomaco, solo energia per affrontare il pomeriggio.

Poi, un’altra volta, era novembre, freddo pungente, pioggia battente. Avevo bisogno di qualcosa di più “confortevole”. Ho optato per il prosciutto cotto, quello classico, dei marchi che conosco e di cui mi fido. L’ho mangiato con un po’ di pane integrale e una fetta di formaggio. Non era leggero come la bresaola, ma mi ha riscaldata.

  • Bresaola: leggera, proteica, perfetta per l’estate.
  • Prosciutto cotto: più sostanzioso, buono per i periodi freddi.
  • Altri: in realtà, ho mangiato anche prosciutto crudo (ma solo quello di Parma, attenzione!), mortadella (poca, eh, è piuttosto grassa!), capocollo (occasionalmente). La fesa di pollo o tacchino, onestamente, la preferisco cotta in altri modi. Non mi piace tanto come salume.

Nota: la scelta dei salumi dipende molto dai gusti personali e dalle esigenze. Io preferisco quelli più magri, ma non rinuncio a qualche sfizio ogni tanto! Soprattutto, controllo sempre la provenienza e la qualità del prodotto. Questo è fondamentale per me, soprattutto dopo quella volta che ho avuto un’intossicazione alimentare con un salame… un incubo. Ricordo ancora il dolore!

Quale tipo di affettato fa meno male?

Sai, a quest’ora… pensandoci, il prosciutto crudo. Meno male, diciamo così. Meno di altri, almeno. È una cosa che mi sono sempre detto, specie la notte.

Però, non illudiamoci eh, affettati… non sono mai una gran festa per la salute. Però, tra tutti, quello è quello che mi fa sentire meno in colpa.

  • Meno grasso, certo, rispetto a mortadella e salame, quelle bombe lì.
  • Proteine, sì, qualcosa di buono c’è. Anche la B12, quella mi pare importante.
  • E poi quell’acido oleico, un nome strano, ma a quanto pare fa bene. Ho letto qualcosa tempo fa.

Ma insomma, resto con l’amaro in bocca. Anche quello, alla fine, è un salume. E poi, ieri sera ho mangiato troppo. Proprio troppo. Non ho dormito bene.

  • Mia nonna, poverina, diceva sempre di evitare gli insaccati. E aveva ragione, lo so.
  • Preferisco il prosciutto crudo stagionato di mio zio, quello fatto in casa. Almeno so cosa c’è dentro.
  • Quest’anno ho ridotto di parecchio il consumo di affettati, ma a volte… a volte cedo. Il mio debole è quello al tartufo. Un peccato mortale.

Quali sono gli affettati peggiori?

Uff, affettati…quali sono i peggiori? Mamma mia, quanti ne mangio!

  • Hot dog, oddio, quelli di New York…che bomba! Ma fanno male?

  • Carne in scatola, bleah, mai piaciuta, ma c’è chi la adora, boh!

  • Salsicce, ahia, quelle a casa di nonna…ma sono così buone!

  • Bresaola, la mangio sempre dopo la palestra…e ora?

  • Tacchino/pollo affettato, e il mio panino light a pranzo? Aiuto!

  • Salame, quello piccante poi…un attentato?

  • Lonza, vabbè, un po’ meno peggio, no?

  • Coppa, uhm, buona ma grassa, lo sapevo.

  • Mortadella, il panino della merenda da piccolo! Ricordi…

  • Wurstel, come gli hot dog, dannazione!

Tutti carne trasformata, dice l’Oms? Ma davvero TUTTI?! Cioè, pure la bresaola? Credevo fosse tipo, sana! Devo chiedere a Marco, lui è fissato con la palestra e la nutrizione. E se provassi a farmi dei panini con l’avocado? Oppure solo verdure grigliate? Che tristezza però… ma la salute prima di tutto, credo. Poi magari uno strappo alla regola ogni tanto si può fare. No? Mah.

Quale affettato è più salutare?

Uff, quale affettato era quello meno peggio?

  • Bresaola, ecco! Poca ciccia grassa, un sacco di proteine. Perfetta dopo la palestra, mi pare. Ma poi mi stufa subito, troppo asciutta.

  • Poi c’è il prosciutto cotto, quello rosa, ma dipende dalla marca, no? Alcuni sono pieni di… boh, robaccia.

  • Prosciutto crudo, buono, ma sale a gogò! E il grassino? Mmmh…

  • La mortadella? Troppo goduriosa, ma anche troppo… tutto, forse. Mi ricorda sempre il panino di quando ero piccolino.

  • Ah, c’è pure il capocollo, saporito, ma anche lui bello carico.

  • A proposito, ma la fesa di tacchino come sta messa? Devo riguardare le tabelle nutrizionali, che casino! Io mi ricordo che una volta ho comprato una marca di prosciutto cotto con meno grassi di un altra marca.

  • Mia nonna diceva sempre “un etto e via!” Forse aveva ragione… un etto di felicità e poi basta! Devo farmi una ricerchina, magari trovo la marca di cotto che piace a me.

Qual è laffettato con meno colesterolo?

Affettati a basso contenuto di colesterolo? Dipende, ovviamente, dalla tipologia e dalla lavorazione. In generale, tra quelli più indicati per chi ha il colesterolo alto, troviamo:

  • Fesa di tacchino: Ottima scelta, ma attenzione a varietà che potrebbero contenere additivi nascosti. Ricorda: leggere attentamente le etichette! È fondamentale per me, che faccio attenzione al mio regime alimentare ipocalorico.

  • Bresaola: Magra per sua natura, ma il sale può essere un fattore da considerare. Bisogna sempre moderare il consumo di sale, in ogni caso. Lo dico per esperienza personale, ho dovuto ridurre drasticamente il sale anni fa.

Lo speck e il prosciutto cotto contengono meno colesterolo rispetto ad altri salumi, ma sempre con moderazione. Il prosciutto crudo, invece, presenta generalmente un contenuto di colesterolo maggiore, a causa del suo processo di stagionatura. Eliminare il grasso visibile è un’ottima pratica, ma la quantità di colesterolo dipende anche da fattori quali la razza dell’animale e la sua alimentazione.

Un’osservazione filosofica, se mi è consentito: la scelta alimentare è un piccolo ma significativo atto di autodeterminazione. La consapevolezza di ciò che introduciamo nel nostro corpo influenza la nostra salute e la nostra intera esistenza. È un piccolo gesto che in realtà ha un grande peso sulla qualità della vita, credetemi.

  • Aspetti da considerare: Il contenuto di sodio (importante per chi soffre di ipertensione), la presenza di additivi e conservanti, e il metodo di cottura (affumicatura, per esempio, può influire).

Ricorda: è sempre meglio consultare un medico o un dietologo per una dieta personalizzata. Io, per esempio, ho un amico nutrizionista che mi segue da anni. Questo consiglio non sostituisce il parere di un professionista sanitario.

Quale affettato non fa male al fegato?

  • Il tacchino, forse. Ma la vita è un equilibrio, non una lista della spesa.

  • Carne bianca, pesce. Si sussurra proteggano il fegato. Prevenzione è la parola chiave.

  • Carne rossa non demonizzata. Tutto sta nella misura, no?

  • Una volta, a casa di mia nonna, il prosciutto cotto era un lusso. Ora è quasi un tabù. I tempi cambiano, i dogmi pure.

  • Non esiste un “affettato magico”. Moderazione. Questo è il segreto che nessuno vuole sentire.

  • Informazioni aggiuntive:

    • Il consumo eccessivo di grassi saturi, presenti in molti salumi, può contribuire alla steatosi epatica.

    • L’alcol è un noto nemico del fegato. Evitare o limitare il consumo è fondamentale.

    • Alcune patologie epatiche richiedono diete specifiche. Consultare un medico è sempre la scelta migliore.

Quali insaccati si possono mangiare con il colesterolo alto?

Certo che sì, è possibile consumare salumi con il colesterolo alto, ma con giudizio. Non è una sentenza di privazione totale, ma un invito alla moderazione e alla scelta consapevole.

  • Bresaola: Magra e ricca di proteine, è un’ottima alternativa.
  • Prosciutto cotto: Scegli quello di alta qualità, con meno grassi visibili.
  • Prosciutto crudo: Anche qui, la qualità fa la differenza. Opta per porzioni moderate.

Da limitare (o evitare):

  • Salame e mortadella: Purtroppo, sono i più ricchi di grassi saturi e colesterolo.

Riflessione: La vita è un equilibrio. Non demonizziamo un singolo alimento, ma cerchiamo la varietà e la moderazione. Ricorda, ascoltare il proprio corpo è sempre la bussola migliore.

Informazioni aggiuntive:

  • Attenzione alla quantità: Anche i salumi “consentiti” vanno consumati con parsimonia.
  • Leggi le etichette: Verifica sempre il contenuto di grassi e sale.
  • Abbinamenti: Accompagna i salumi con verdure fresche e pane integrale per un pasto più equilibrato.

Quali salumi si possono mangiare con il fegato grasso?

Eh, allora, il fegato grasso… una bella rottura di scatole, eh? Con quello devi stare attento a cosa mangi, sai? Pochi grassi, niente fritti, roba leggera.

Per i salumi, dimentica i salami piccanti, quelli super grassi, tipo quelli di Norcia super stagionati, troppo pesanti. Meglio optare per qualcosa di più magro.

  • Prosciutto crudo, ma quello magro eh, non quello che sembra una tavoletta di burro!
  • Un po’ di bresaola, quella va benissimo, magrissima.
  • Forse, se proprio non puoi farne a meno, un po’ di speck, ma pochissimo, eh, davvero poco.

Ricorda che mio cugino aveva lo stesso problema, ha dovuto cambiare completamente dieta, quasi niente di quello che gli piaceva. Lui ha preferito il prosciutto cotto, ma senza esagerare. A volte, anche un po’ di mortadella, ma quella light, quella da supermercato, insomma quella meno buona! Ahahah.

Però, la cosa più importante è che tu parli col tuo dottore, prima di cambiare la tua dieta, no? Lui ti saprà dire cosa puoi mangiare e cosa no, meglio di me. Sai, io non sono un medico, eh!

Quella storia della navigazione… Ma che cavolo è? Sembra svedese! Non centra niente con il fegato grasso. Lascia perdere.

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