Quali sono i tipi di pasta fresca napoletana?

Ok, eccolo qui, riscritto un po’ come se fossi io a parlare, con il mio stile (e qualche imperfezione!):

“Mamma mia, la pasta fresca napoletana! Solo a pensarci mi si scioglie il cuore… e anche lo stomaco, diciamocelo! Ziti, paccheri, fusilli di Gragnano… Oh, i fusilli di Gragnano! Avete presente quando una cosa è perfetta? Ecco, loro sono così. Un vero capolavoro fatto a mano. Poi, gli ziti… ricordo ancora mia nonna che li spezzava a mano prima di buttarli nel ragù. Un rito, quasi! E i paccheri? Grossi, cicciotti, pronti ad accogliere un sugo succulento… li immaginate con un bel ragù di pesce? Che bontà!

Ma non finisce qui, eh! Candele… così eleganti, slanciate. Mi fanno pensare alle feste, ai pranzi della domenica. E i tubettoni, invece? Loro sono più… come dire, rustici, veraci. Mi ricordano le osterie, le tavolate tra amici.

E vogliamo parlare dei conchiglioni? Giganti, pronti per essere farciti con ricotta e spinaci… Mamma mia, che profumo! E la calamarata? Ricordo ancora la prima volta che l’ho assaggiata… un’esplosione di sapori!

Ma poi, pensando a tutta questa varietà… non è incredibile come ogni formato sembri nato per un sugo specifico? Come se ci fosse una connessione profonda tra la forma della pasta e il sapore del condimento. Ci avete mai pensato? È quasi… magico, no? Un’eredità di tradizioni, di nonne che impastavano con amore. Un invito a sedersi a tavola, a chiacchierare, a godersi la vita, un piatto di pasta dopo l’altro. Insomma, la pasta fresca napoletana… una vera e propria dichiarazione d’amore per il cibo, per la famiglia, per la vita!”