Quali sono i tipi di pasta più mangiati in Italia?

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"In Italia, la pasta più amata? La Top 3 è chiara:

  • Spaghetti: Re indiscussi, presenti in 1 piatto su 5.
  • Penne Rigate: Un classico intramontabile.
  • Fusilli: Amati per la loro versatilità.

Questi formati dominano il consumo nazionale."

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Quali sono le paste più popolari in Italia?

Spaghetti, penne rigate e fusilli. Questa la santa trinità della pasta in Italia. Lo so per certo, mia nonna, Romana doc, li cucinava in continuazione. Ogni domenica, a casa sua a Trastevere, c’era sempre uno di questi tre piatti.

Ricordo ancora il profumo del suo ragù che riempiva la casa, ogni 25 Dicembre. Con gli spaghetti ovviamente. E le penne rigate al forno, che facevamo il 15 Agosto, quando andavamo al mare a Fregene. I fusilli, invece, erano il piatto veloce, quello del mercoledì sera, conditi con un semplice sugo al pomodoro. Costava forse 1.50€ al kg, al supermercato vicino casa sua, in via della Lungara.

Domande e Risposte:

Domanda: Quali sono le paste più popolari in Italia?

Risposta: Spaghetti, penne rigate e fusilli.

Qual è il tipo di pasta più mangiato in Italia?

Spaghetti, un filo di storia che si snoda nel tempo, un abbraccio caldo al palato. Li immagino, lunghissimi, come sottili stelle cadenti in un cielo di sugo. Un’infinita danza di sapore, un ricordo d’infanzia che torna a galla. Il profumo intenso di pomodoro, basilico, aglio… una sinfonia antica.

Penne rigate, piccole architetture di pasta, con le loro scanalature che trattengono il condimento, come piccole valli che custodiscono preziosi tesori. Ricordano le case del mio paese, strette le une alle altre, in un abbraccio di pietra e storia. Ogni pennetta è una piccola promessa di gusto, un assaggio di casa.

Poi i Fusilli, vortici di pasta che disegnano spirali nel tempo, avvolgendo i ricordi come un abbraccio morbido. Mi riportano ai pomeriggi estivi nella casa di nonna, al profumo del suo ragù che riempiva la stanza. Un sapore familiare, rassicurante, un’immagine dolce e nostalgica.

  • Spaghetti: Il re incontrastato, un classico intramontabile.
  • Penne Rigate: Un formato versatile, amatissimo per la sua capacità di trattenere il condimento.
  • Fusilli: Un’esplosione di gusto, grazie alla loro forma particolare.

La mia nonna, povera anima, preparava sempre i ravioli di ricotta e spinaci, con un tocco di noce moscata. Ma oggi, tra le mille forme, i tre dominatori indiscussi restano proprio loro: spaghetti, penne rigate e fusilli. Una dolce e gustosa trinità. Quasi 900.000 tonnellate all’anno, un numero astronomico. Un dato che mi fa quasi girare la testa.

Qual è il tipo di pasta preferito dagli italiani?

  • Spaghetti. Scelta ovvia, quasi banale. Un quinto dei piatti. Statistica.
  • La semplicità vince sempre, un po’ come la malinconia nei ricordi. Forse perché non hanno bisogno di condimenti elaborati. A volte meno è più.
  • Pensare che mia nonna li spezzava sempre prima di cuocerli. Sacrilegio. Ma a lei piacevano così. E chi sono io per giudicare?
  • Poi ci sono le varianti: alla carbonara, aglio e olio, al pomodoro… Infinite. Come le scuse che ci raccontiamo.
  • Curiosità: Il consumo pro-capite di pasta in Italia si aggira sui 23 kg all’anno. Mica male. Un piccolo record.
  • “Il tempo è un grande maestro, ma purtroppo uccide tutti i suoi allievi.” Hector Berlioz. Meglio godersi un piatto di spaghetti.

Qual è il paese che consuma più pasta?

Ah, la pasta! L’oro bianco, il conforto dell’anima, il nemico giurato della dieta. Chi la consuma di più? Beh, sorpresa, sorpresa: non siamo noi, gli italiani, con le nostre 23,5 kg pro capite annui, a sembrare dei veri e propri macchinari per la pasta. Come un’auto sportiva che consuma benzina, ingurgitiamo pasta! Eppure, non siamo primi!

  • La Tunisia ci batte, con i suoi 17 kg. Che dire? Magari hanno una ricetta segreta per digerirla, che io non conosco! Sarà un’antica tecnica tramandata di generazione in generazione? Mi sa che dovrò investigare.

  • Poi c’è il Venezuela, con i suoi 12 kg. Sarà che la loro pasta è particolarmente saporita, o magari è semplicemente che hanno meno problemi a reperire le materie prime?

  • Seguono Grecia, Cile, Stati Uniti, Argentina e Turchia, ma sono numeri relativamente bassi, che fanno sembrare il nostro consumo da campioni olimpionici.

Però, amici miei, consideriamo questo: 23,5 kg… è tanta pasta! Mi sono ritrovato a mangiare pasta al pesto, pasta al ragù, pasta in bianco… sono quasi diventato una spatola umana. La pasta è come l’amore: ti dà gioia, ti consola, ma in quantità industriali ti lascia un po’ appesantito. Ah, il dolce far niente dopo un piatto di spaghetti…

Dati aggiornati al 2023. Attenzione: dati soggetti a possibili variazioni annuali.

Quanta pasta mangia un italiano?

Uff, la pasta… Allora, quanti chili ne mangiamo? Un botto!

  • 23 kg a testa all’anno, mi pare. Minimo! Cioè, io personalmente forse anche di più, adoro la carbonara, la faccio sempre uguale, uova, guanciale, pecorino romano, basta! Ah, e pepe, ovvio.

  • Dice che 1 su 2 la preferisce… Boh! Io non saprei, pizza o pasta? Dilemma eterno.

  • Siamo i primi consumatori al mondo, ecco! Certo, con tutte le forme che ci sono, come fai a non mangiarla? Penne, spaghetti, fusilli, farfalle… poi c’è la pasta fresca!

  • Ma poi, a proposito di primi, mia nonna faceva dei tortellini in brodo che erano la fine del mondo. Ricordo ancora il profumo quando entravo in casa sua… Era una magia! Ricetta segreta, ovviamente.

E poi, ma perché si dice sempre “un italiano su due”? Chi fa queste statistiche? Vabbè. Ciao!

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