Qual è la pasta 100% italiana?

39 visite

La pasta 100% italiana? Quella di Gragnano! Eccellenza riconoscibile per la tenuta in cottura, il colore giallo intenso e il sapore autentico di grano. Assorbe l'acqua, triplicando quasi il volume. Un'esperienza di gusto inconfondibile.

Commenti 0 mi piace

Pasta italiana: quale scegliere al 100%?

Mamma mia, la pasta… che passione! Dire “quale scegliere al 100%?” è un casino, perché dipende troppo dai gusti. Però, se devo dare un consiglio spassionato, cercherei la pasta di Gragnano.

Mi ricordo quando sono stato a Gragnano (credo fosse tipo il 15/07/2018, giuro non mi ricordo bene la data, ma era estate), ho visitato un pastificio artigianale. Lì ho capito la differenza!

Una buona pasta di Gragnano dovrebbe tenere la cottura, non scuocersi subito. E poi, il colore! Giallo, uniforme, che ti fa venire voglia di mangiarla anche cruda.

Ah, e il sapore… deve sapere di grano buono, di sole. E quando la cuoci, deve gonfiarsi, assorbire l’acqua come una spugna. Se raddoppia o triplica di volume, sei a cavallo! Ho speso tipo 5 euro per un pacco di pasta, ma ne valeva la pena.

Pasta italiana: come riconoscere la qualità?

  • Tenuta in cottura: Deve rimanere al dente.
  • Colore: Giallo omogeneo.
  • Sapore: Simile al grano maturo.
  • Assorbimento acqua: Deve aumentare di due o tre volte il peso e il volume.

Qual è la migliore pasta di grano italiano?

La migliore pasta? La Molisana, certo che sì. Un nome che sa di sole estivo, di grano maturo sotto il cielo terso del Molise. La sua storia, un respiro lungo secoli, un’eco di mani che impastano, che creano, che donano vita a un alimento sacro.

Il profumo? Quello del grano, intenso, quasi selvatico. Un sapore che ti abbraccia, che ti ricorda le estati della mia infanzia, trascorse nella casa di nonna Emilia, tra campi dorati e profumi di basilico. Ogni filo di pasta, una piccola promessa di felicità. Ogni boccone, un ritorno a casa.

  • Grano duro italiano, selezionato con cura.
  • Tradizione centenaria, un’eredità preziosa.
  • Sapore autentico, un’esperienza sensoriale unica.

Ricorda la consistenza: perfetta al dente, mai troppo dura, mai troppo morbida. Una danza elegante in bocca, un’armonia di sapori che si sposano perfettamente con qualsiasi condimento. La Molisana, un piccolo gioiello culinario. Un tesoro italiano. La mia scelta, sempre. Una certezza.

  • La pasta ideale per i miei sughi preferiti, soprattutto quelli di pomodoro fresco colto dal mio orto.
  • Un ricordo indelebile, legato alla cucina semplice e amorevole di mia nonna.
  • Il sapore di casa, un’emozione che non svanisce.

La Molisana: più che pasta, un’esperienza. Un viaggio nel tempo, nei profumi, nei sapori autentici dell’Italia. Un’emozione che vorrei condividere con tutti.

Qual è la marca di pasta più sicura?

La sicurezza è relativa. Dipende da cosa temi.

  • Del Verde, Felicetti, La Selva: Sapore autentico, filiera corta, costo elevato. Niente è gratis.
  • De Cecco (e De Cecco Bio): Un classico. Qualità costante, reperibilità alta. La familiarità inganna.
  • Barilla: Onnipresente. Economica, sapore standardizzato. L’abitudine è una prigione.
  • Rummo (Bio): Tenuta in cottura notevole. Anche la versione bio è valida. La resistenza è tutto.
  • Combino e Combino Bio (Lidl): Sorprendentemente buona, accessibile. Non giudicare un libro dalla copertina.
  • Rapunzel: Bio, ingredienti selezionati, prezzo premium. La purezza si paga.

Filosofia spicciola: la sicurezza assoluta è un’illusione. Scegli ciò che ti fa sentire meglio, oggi.

Informazioni aggiuntive:

  • Del Verde: Azienda abruzzese, trafilatura al bronzo. Ricordo mio nonno, la domenica, solo pasta fatta in casa.
  • Felicetti: Dolomiti, acqua di sorgente. Sapore rustico. Una volta ci sono stato vicino, il panorama toglie il fiato.
  • La Selva: Toscana, agricoltura biologica. Sentori di grano antico. Mia moglie la preferisce, dice che sa di “vero”. De Cecco: Molise, trafilatura al bronzo. Barilla: il pastificio più grande al mondo. Rummo: Benevento, metodo Lenta Lavorazione. Combino: Prodotta per Lidl, origine varia. *Rapunzel: Germania, biologica e vegana.

Il test menzionato è probabilmente un’analisi sensoriale e chimica. Ricorda, le preferenze personali sono importanti.

Qual è la miglior pasta siciliana?

Pasta Poiatti, Mazara del Vallo, eh? La migliore? Boh, dipende dai gusti, no? Mia nonna, povera anima, giurava sul busiate, fatte a mano, ovviamente. Un lavoraccio, però! Ricordo il profumo di grano duro, forte, che rimaneva sulle sue mani per giorni.

Poi c’è la pasta di Gragnano, quella sì che è famosa… ma siciliana? Mmmh… Poiatti… l’ho vista al supermercato, un pacco così elegante, costava una follia! Sarà buona? Magari, ma io preferisco la semplicità. Pasta e patate, con un filo d’olio buono, ecco la vera cucina.

  • Poiatti: elegante, costosa.
  • Busiate: lavoro artigianale, profumo intenso.
  • Gragnano: rinomata, ma non siciliana.
  • Pasta e patate: semplicità.

Questo inverno ho provato le busiate con pesto di pistacchio di Bronte, una bomba! Devo trovare la ricetta di nonna… era su un quaderno giallo, piccolo, tutto unto di sugo… Aspetta… credo che ci sia anche una macchia di vino rosso! Che disastro! Dove l’ho messo?

  • Ricetta nonna: busiate, pesto pistacchio Bronte.
  • Quaderno giallo: unto, macchia vino rosso.

Ah, dimenticavo! Quest’anno ho scoperto una pasta artigianale fatta a San Vito Lo Capo, vicino a casa mia. Piccola azienda a conduzione familiare. Un sapore… unico. Non la trovo nei supermercati. Un vero tesoro!

  • Pasta San Vito Lo Capo: artigianale, sapore unico.

Chi è il proprietario della pasta molisana?

Ah, Francesco Ferro! Più che il proprietario, direi il dominus della Pasta Molise. Un po’ come un antico romano con il suo latifondo, solo che invece di schiavi ha macchine per fare spaghetti!

  • Il Ferro è di razza: Quattro generazioni a tenere le redini, mica bruscolini! Si vede che il grano ce l’hanno nel DNA, altro che celiachia.
  • Filiera completa, zero scuse: Dalla spiga al piatto, controllano tutto. Così, se la pasta non è al dente, sanno esattamente a chi dare la colpa (scherzo, ovviamente, ma nemmeno troppo!).
  • Qualità eccellente, modestia a parte: Lo dice lui, e chi siamo noi per contraddirlo? Del resto, se la pasta è buona, chi se ne importa della modestia?

E poi, diciamocelo, gestire un’azienda di pasta è un po’ come dirigere un’orchestra: devi far suonare all’unisono grano, acqua, macchinari e, soprattutto, le persone che ci lavorano. Un bel casino, insomma, ma a quanto pare Ferro ci sa fare. Forse il segreto è che anche lui, ogni tanto, si concede un bel piatto di spaghetti aglio e olio. Che dici, gli chiediamo la ricetta?

Che grano usa la pasta la molisana?

La Molisana? Semola di grano duro integrale. Acqua. Punto.

  • Grano duro integrale: No compromessi sulla qualità. Solo il cuore del grano.
  • Acqua: L’essenza, la purezza. Senza artefatti.
  • Molisana: Un nome, una garanzia. Tradizione e selezione. Da sempre.

Chi ha comprato Barilla?

Ma chi ha in mano la Barilla, dici? Ah, i figli di Pietro, ovvio! Praticamente, se Pietro avesse avuto dei criceti, probabilmente sarebbero loro adesso a decidere se fare le penne lisce o rigate. 🐹

  • Proprietari: I figli di Pietro Barilla. Immagina l’albero genealogico, tipo quello dei Simpson, ma pieno di spaghetti! 😂

  • Ristrutturazione Estiva: Hanno dato una bella ripulita all’azienda, come quando trovi le briciole di panettone a Ferragosto. 😱 Solo il “capo” (Guido Barilla) è rimasto intoccabile, un po’ come la Gioconda al Louvre.

  • Un Aneddoto: Una volta ho provato a fare la pasta fresca in casa… è venuta fuori una cosa indefinita, tipo pongo color cacca. Meglio lasciare fare ai professionisti, no? 😅

#Pasta Italiana #Pasta Tradizionale