Quante volte a settimana mangiare cioccolato?
Cioccolato: la dose giusta per il cuore. Secondo l'Osservatorio OGP, 60 grammi di cioccolato fondente di qualità a settimana, contribuiscono a ridurre il rischio di ipertensione e problemi cardiovascolari. Moderazione è la chiave.
Ogni quanto mangiare cioccolato a settimana per una dieta sana?
Cioccolato? Mah, diciamo che io, personalmente, non seguo regole ferree. A volte una tavoletta di cioccolato fondente al 70%, tipo quella che ho preso al supermercato vicino casa, la Coop di via Roma, la settimana scorsa (mi pare costasse sui 3 euro), la finisco tutta in un paio di giorni. Altre settimane, niente. Dipende proprio dall’umore.
Lo studio sull’osservatorio OGP dice 60 grammi a settimana? Interessante, ma io sono un po’ scettica su queste cose. Magari per me, un po’ di più non fa male, se è buono e di qualità.
Insomma, non mi fido troppo delle “regole”. Preferisco ascoltare il mio corpo, e il mio corpo a volte grida “cioccolato!” più di altre. Magari è un’indicazione… oppure no. Chi lo sa?
Quando è meglio mangiare cioccolato?
Cioccolato? Mmmh, oggi pomeriggio ne ho mangiato un quadrato, fondente al 70%. Delizioso! Ma quando è meglio, eh? A stomaco vuoto? No, assolutamente no! Mi da sempre un po’ di bruciore, tipo quel fastidio che ti prende sotto le costole… odioso!
Meglio a metà mattina, forse? Oppure come premio dopo la palestra? Sì, quello funziona sempre! Un piccolo lusso che mi merito. E poi, prima di studiare… concentrazione a mille! Ma sera tardi… niente, caffè e teina… insonnia assicurata.
A proposito di caffeina, non sapevo che ce ne fosse tanta nel cioccolato, quanto? Devo cercare su internet, ho una curiosità bestiale. Comunque, no di sera. Mai. Se no, addio sonno. Provo a ricordare… ieri sera ho mangiato un po’ di cioccolato bianco prima di andare a letto… e ho dormito male! Ecco la conferma.
- Mattina: no, a stomaco vuoto è un disastro!
- Pomeriggio: perfetto! Energia e gusto.
- Sera: da evitare assolutamente! Insonnia garantita.
- Durante lo sport: ottimo per una carica extra.
- Prima di attività che richiedono concentrazione: funziona!
Il mio preferito? Fondente al 70%, lo compro da “Cioccolatieri Rossi” vicino a casa mia. Costa un po’, ma che bontà!
Il contenuto di caffeina nel cioccolato varia molto a seconda del tipo di cacao. Generalmente il cioccolato fondente ne contiene di più rispetto a quello al latte o bianco.
Quando il cioccolato non si può mangiare?
Quando il cioccolato diviene inaccettabile? Non è immortale.
- Scadenza: Due anni, impressa sulla confezione. Non ignorarla.
- Conservazione: Il calore è il suo nemico. L’estate è una sfida.
- Alterazioni: Aspetto opaco, sapore compromesso. Non è più cioccolato.
Il cioccolato bianco, ad esempio, è particolarmente delicato. La sua alta percentuale di burro di cacao lo rende più incline a irrancidire. Ho visto tavolette abbandonate in dispensa trasformarsi in un ammasso informe e disgustoso. Un vero peccato.
Nota: Anche un cioccolato ben conservato, una volta superata la data indicata, può subire variazioni organolettiche. Il rischio per la salute è basso, ma il piacere svanisce.
Come capire quando il cioccolato è andato a male?
Cioccolato avariato? Macché. Dura per anni. Punto.
- Aspetto: Sbiadimento, fioritura bianca (non sempre negativo, ma segnale). Odore stantio.
- Sapore: Amaro eccessivo, rancido. Immediatamente evidente. Fidati del palato. A volte non si capisce prima del primo morso.
- Tatto: Fragilità. Secchezza anomala. Modifiche consistenza, troppo duro o molle.
Conservarlo è fondamentale. Scatola ermetica, luogo fresco e buio. Via dalla luce. Mio nonno teneva il suo in cantina, in un contenitore di latta. Nessun problema.
Ricorda: il cioccolato fondente, quello serio, resiste meglio. Meno zuccheri, più cacao. Maggiore durata. Logico.
Aggiunta: La data di scadenza? Solo indicativa. È una questione di sensazioni, di percezione. Non di date. Lo sa chiunque abbia un debole per il cioccolato, come me. Anni fa, trovai una tavoletta di cioccolato fondente del 2015, dimenticata nell’armadio. Era ancora buona. Incredibile.
Quali sono le controindicazioni del cioccolato?
Il cioccolato fondente, pur essendo delizioso e ricco di antiossidanti, presenta alcune controindicazioni:
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Diabete: Un consumo eccessivo può influenzare i livelli di glucosio nel sangue. È bene moderarne l’assunzione, monitorando attentamente la glicemia. Personalmente, preferisco abbinarlo a un’attività fisica intensa per bilanciare l’effetto.
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Allergie: Il cioccolato può indurre il rilascio di istamina, scatenando reazioni allergiche in soggetti predisposti. Prestate attenzione ai sintomi e, in caso di dubbi, consultate un allergologo. Ricordo un episodio in cui un amico ha avuto un’orticaria dopo aver mangiato una torta al cioccolato!
Approfondimento: Oltre a diabete e allergie, il cioccolato fondente può interagire con alcuni farmaci, come gli anticoagulanti. La teobromina presente nel cioccolato può avere effetti stimolanti simili alla caffeina, quindi è sconsigliato a chi soffre di insonnia o ansia. Inoltre, il cioccolato contiene ossalati, che possono favorire la formazione di calcoli renali in soggetti predisposti.
Cosa comporta mangiare troppo cioccolato?
Oddio, il cioccolato! Una volta, a Natale di due anni fa, in Abruzzo a casa dei miei, ho esagerato. Troppa cioccolata Lindt, lo ammetto.
- Insonnia: Praticamente non ho chiuso occhio! Giravo nel letto come una trottola, colpa della caffeina e della teobromina, quelle sostanze eccitanti.
- Tachicardia: Sentivo il cuore che batteva a mille. Pensavo mi venisse un infarto, giuro! Che paura!
- Diabete: Per fortuna non ne soffro, ma so che per chi ha il diabete il cioccolato fondente, anche se meno dolce, è un rischio. Meglio evitarlo.
Da allora, ci vado piano. Un quadratino ogni tanto… e cerco di non farlo la sera! Imparato sulla mia pelle!
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