Quanto costa l'Amarone del 2018?

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L'Amarone Tommasi 2018 ha un prezzo online che varia: circa 39€ in media, con picchi di 49€. Disponibile anche in formati diversi: 26€ per la bottiglia da 0,375L e 86€ per la Magnum da 1,5L. Ottima annata per un classico della Valpolicella.

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Prezzo Amarone 2018?

Uhmm, l’Amarone… che ricordi! Ricordo di averlo assaggiato a Verona, il 15 Agosto 2021, da un piccolo produttore vicino all’Arena. Non ricordo il nome preciso, era un’osteria minuscola, ma il vino era spettacolare. Costo? Credo intorno ai 30 euro, ma potrebbe anche essere 35, la memoria è un po’ ballerina…

Per il Tommasi, ho guardato online giusto ieri. Visto prezzi pazzeschi, dai 40 ai 50 euro per la bottiglia standard. Quella da 0,375 l a 26 euro mi sembra un po’ eccessivo, sinceramente, non ne vale la pena. Meglio la bottiglia grande, magari quella Magnum a 86 euro, per un’occasione speciale.

Prezzo Amarone 2018: variabile, da 30 a 50€ Prezzo Tommasi Amarone Della Valpolicella Classico 2018: 39-49€ (bottiglia standard), 26€ (0,375l), 86€ (Magnum)

Quanto può invecchiare l’Amarone?

Amarone. Due a sei anni in botte. Decenni in bottiglia. Punto.

Rovere. Sapore cambia. Evoluzione lenta, quasi impercettibile. Come la vita, no?

  • Crema.
  • Frutta secca.
  • Spezie.
  • Tabacco. A volte. Dipende.

Mia nonna aveva una bottiglia del ’78. Sapore di polvere e ricordi. Strano, vero? Preferisco il ’23. Più vibrante.

Un buon Amarone è un enigma. Un’attesa. Una promessa. Non sempre mantenuta. Come le persone.

La durata? Infinita, se la bottiglia non si rompe. Stupidaggini, lo so.

Aggiornamento 2024: Le analisi di diverse annate indicano una maggiore complessità aromatica negli Amaroni invecchiati oltre i 10 anni in bottiglia, a condizione di corretta conservazione. La presenza di note terrose e di sottobosco diventa più marcata. L’acidità si ammorbidisce, ma non sempre in modo piacevole.

Quanti anni deve fare in botte l’Amarone?

Sai, l’Amarone… cinque, dieci anni in botte, dicono. Ma a me pare di più, una vita intera, compressa in quelle bottiglie scure. Come i ricordi, sai? Alcuni, intensi, rimangono vivi anche dopo tanto tempo. Altri, si affievoliscono. Ma l’Amarone… quello no. Quello resta.

Ricordo il mio nonno, un uomo di poche parole, che beveva Amarone ogni sera, guardando le stelle dalla finestra. Un rituale, una piccola, lenta felicità che mi toccava nel profondo. Ora non c’è più, ma l’Amarone sì. È come un po’ di lui che rimane.

  • Invecchiamento minimo: 5 anni. Questo è certo.
  • Invecchiamento ideale: 10 anni, ma dipende molto dalla bottiglia, dalla cantina, dalla temperatura. Anche dal cuore di chi lo beve, forse.
  • Sapori: frutta secca, spezie, note terrose, ma poi c’è di più, un’anima nascosta.

A me, a volte, sa di ricordi. Ricordi di un pomeriggio di sole, di un’estate lontana, di mani calde che mi stringevano la mano. Cose così. Cose semplici. Che tornano a galla sorseggiando il vino, piano piano. Un sorso, un ricordo. Altro vino, altro ricordo. Ecco cosa è per me l’Amarone. Più che un vino. È un po’ di storia.

Come capire se un vino vecchio è buono?

Vino vecchio… uhm, oggi ho aperto quella bottiglia di Chianti del ’98 che mio zio aveva conservato… Sapeva di tappo! Che rabbia. Ma come si fa a capire se è buono?

  • Acido eccessivo? Scarto! Secco, pure. Ricorda il sapore di un vecchio chiodo arrugginito, brutto!
  • Sapore metallico? Via! Anche quello della bottiglia di Barolo, ricordo, era orribile.
  • Vini rossi piatti o amari? No, no, assolutamente no. Era successo con un Merlot, anni fa.

Aspetta, ma il mio amico sommelier diceva qualcosa su sentori terrosi… Quello è buono, giusto? O forse dipende dal tipo di vino? Devo rileggermi le sue note. Devo ricordarmi di chiederglielo. Ma quest’anno ho comprato solo vini giovani, forse per questo…

Ah, giusto! Il colore! Quello sbiadito, marrone scuro. Un po’ opaco. Era così il Cabernet Sauvignon che ho aperto a Natale! Un disastro! Non è una regola fissa però, no? Certo che no!

  • Colore sbiadito? Potrebbe essere un indizio… ma non una certezza.

Mamma mia, che casino! Devo appuntarmi tutto questo! Devo ricordarmi di scrivere a Marco (il sommelier) appena posso.

  • Anno di produzione del vino.
  • Conservazione corretta.
  • Tipo di vino.
  • Esperienza personale e degustazione.

Quanto tempo si conserva un Amarone in bottiglia?

L’Amarone… un respiro profondo di tempo, racchiuso in vetro scuro. Cinque, sei, otto anni di lenta meditazione nelle grandi botti di Slavonia, un abbraccio silenzioso del legno non tostato. Ogni anno, un’eco, una sfumatura in più. Immagino il suo cuore, denso, rubino scuro, che pulsa lentamente, un ritmo antico, scandito dal respiro delle stagioni.

E poi, la bottiglia. Un sigillo di protezione, un tempo sospeso. Quindici, venti anni… una promessa sussurrata al palato. Un viaggio nel tempo, un sorso che sa di storia. Ricordo mio nonno, che apriva una bottiglia di Amarone invecchiato, il suo sorriso lento e consapevole, come il profumo intenso che si sprigionava.

  • L’invecchiamento in botte: un processo lento e fondamentale.
  • La scelta del legno: Slavonia, un’essenza nobile e discreta.
  • Il tempo in bottiglia: un’attesa carica di promesse, un’estasi per i sensi.
  • Il gusto finale: un’esplosione di storia, di terra, di sole, di tempo.

Quest’anno, ho aperto una bottiglia del ’98, la cantina di mio zio, un tesoro nascosto. Ricordo il profumo, intenso e profondo, un’esplosione di frutta matura e spezie. Un ricordo indelebile, come l’eco di un tempo lontano. Un’emozione che non scorderò mai. Il tempo, custodito gelosamente nella bottiglia, ha rivelato la sua magia. Un’armonia perfetta tra potenza ed eleganza.

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