Cosa rischia chi cede il credito?

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A differenza della cessione del contratto, che trasferisce integralmente diritti e obblighi contrattuali, la cessione del credito ha portata più ristretta. In questultima, si trasferisce esclusivamente il diritto di credito, mantenendo in capo al cedente le altre obbligazioni derivanti dal rapporto originario. Pertanto, il cedente non si libera completamente dal contratto.

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Cedere il Credito: Quali Rischi Affronta il Cedente?

La cessione del credito rappresenta uno strumento finanziario versatile e spesso utilizzato per ottenere liquidità immediata o ottimizzare la gestione del rischio. Tuttavia, è fondamentale comprendere appieno quali rischi si assume chi cede il proprio credito, poiché le conseguenze possono variare a seconda delle circostanze e degli accordi specifici intercorsi.

Come anticipato, la cessione del credito si distingue nettamente dalla cessione del contratto. Quest’ultima trasferisce integralmente la posizione contrattuale, liberando il cedente da tutti gli obblighi e diritti. Nella cessione del credito, invece, si trasferisce unicamente il diritto di esigere una prestazione pecuniaria, mantenendo in capo al cedente le restanti obbligazioni derivanti dal rapporto contrattuale originario. Questa distinzione cruciale implica che il cedente non si libera completamente dal contratto sottostante e continua a essere, in una certa misura, vincolato alle sue clausole.

Ma quali sono, quindi, i rischi specifici che il cedente deve considerare?

  1. Responsabilità per l’esistenza del credito (Cessione pro soluto): In linea generale, il cedente è tenuto a garantire al cessionario l’esistenza del credito al momento della cessione. Se il credito si rivela inesistente, ad esempio perché già estinto o perché derivante da un contratto nullo, il cedente sarà responsabile nei confronti del cessionario e dovrà risarcirlo per il danno subito. Questa è la regola generale nella cessione pro soluto, dove il rischio di insolvenza del debitore rimane in capo al cessionario.

  2. Responsabilità per la solvibilità del debitore (Cessione pro solvendo): È possibile, mediante accordo specifico tra le parti, prevedere una cessione pro solvendo. In questo caso, il cedente garantisce non solo l’esistenza del credito, ma anche la solvibilità del debitore. Se il debitore non paga, il cessionario potrà rivalersi sul cedente per ottenere il pagamento del credito ceduto. Questa forma di cessione, pur offrendo maggiori garanzie al cessionario, comporta un rischio significativo per il cedente, che si fa carico dell’eventuale insolvenza del debitore. Le condizioni specifiche di questa garanzia, come limiti temporali o massimali di responsabilità, devono essere accuratamente definite nel contratto di cessione.

  3. Responsabilità per vizi del rapporto sottostante: Anche se il cedente trasferisce solo il credito, potrebbe essere chiamato a rispondere per eventuali vizi o inadempimenti del rapporto contrattuale originario, qualora questi influenzino la validità o l’esigibilità del credito. Ad esempio, se il credito deriva da una fornitura difettosa, il debitore potrebbe eccepire il vizio al cessionario, riducendo o annullando il valore del credito ceduto. In questi casi, le clausole contrattuali del contratto di cessione devono disciplinare accuratamente la ripartizione dei rischi e delle responsabilità tra cedente e cessionario.

  4. Rischi reputazionali: La cessione del credito, soprattutto se ripetuta o riguardante un numero significativo di debitori, potrebbe danneggiare la reputazione del cedente, soprattutto se percepita come un segno di difficoltà finanziarie. Questo aspetto, sebbene non direttamente legato a responsabilità legali, può avere conseguenze negative sulle relazioni commerciali e sulla fiducia dei partner.

  5. Implicazioni fiscali: La cessione del credito può generare imposte dirette o indirette, a seconda della natura del credito ceduto e delle modalità di cessione. È fondamentale consultare un professionista per valutare le implicazioni fiscali specifiche e assicurarsi di adempiere correttamente agli obblighi dichiarativi e di versamento.

In conclusione, la cessione del credito rappresenta un’operazione potenzialmente vantaggiosa, ma non priva di rischi. Prima di procedere, il cedente deve valutare attentamente le proprie obbligazioni derivanti dal contratto originario, le clausole del contratto di cessione, la solvibilità del debitore e le implicazioni fiscali, al fine di mitigare i rischi e massimizzare i benefici dell’operazione. Un’attenta consulenza legale e finanziaria è fondamentale per affrontare con consapevolezza questa scelta e tutelare i propri interessi.