Cosa succede a chi beve alcol tutti i giorni?
L'abuso quotidiano di alcol può causare:
- Pancreatiti e problemi digestivi.
- Aumento della pressione, ictus, patologie cardiache, aritmie e insufficienza cardiaca.
- Ripercussioni sul diabete e rischio di ipoglicemia.
Bere alcol tutti i giorni nuoce gravemente alla salute.
Quali sono gli effetti negativi del consumo quotidiano di alcol sulla salute?
Sai, ho un amico che beveva tutti i giorni, birra soprattutto. Ogni sera, almeno due bottiglie.
A un certo punto, ha iniziato ad avere problemi di stomaco terribili. Dolore continuo, gonfiore… una vera sofferenza. È dovuto andare dal dottore, ovviamente.
Ricordo bene la data: 15 luglio 2022. Gli hanno diagnosticato una gastrite importante. E poi, la pressione alta è schizzata alle stelle. Il medico gli ha detto chiaramente: “Se continui così, rischi un ictus.”
È stato un bel campanello d’allarme. Ha smesso di bere, per fortuna. Ma ci ha messo un bel po’ a riprendersi. I costi delle visite e delle medicine? Una fortuna. Non so l’esatto ammontare, ma di sicuro non meno di 500 euro in un paio di mesi.
Quindi, sì, pancreatiti, problemi digestivi, pressione alta, rischio ictus… l’alcol fa davvero danni, te lo posso assicurare. Ho visto con i miei occhi le conseguenze.
Come si fa a capire se una persona è alcolizzata?
Stanotte non riesco a dormire. Ripenso a… beh, a lui. A come è cambiato. Mi chiedo se… se è diventato uno di loro. Uno di quelli che non riescono a farne a meno. A volte lo vedo così distante, perso. Come se non ci fossi.
- Non parliamo più come prima. Sembra che le parole si perdano, che non arrivino. Eppure prima… prima parlavamo di tutto.
- Ricordo la sua passione per la fotografia. Ora la macchina fotografica prende polvere su uno scaffale. Come i suoi sogni, forse.
- Basta un niente per farlo esplodere. Grida, si arrabbia. Un’ombra di quello che era. Mi fa male.
- Arriva sempre tardi al lavoro. Il capo l’ha già richiamato un paio di volte. L’altro giorno addirittura non si è presentato. Ha detto che era malato. Ma non mi ha convinta.
- Una volta l’ho visto guidare… barcollava. Ho avuto paura. Tanta paura. Non gli ho detto niente. Non so perché.
- Litighiamo sempre più spesso. Per cose stupide, banali. Ma sotto sotto… sotto sotto sento che c’è altro. Qualcosa di più grande e spaventoso.
- Non riesce a staccarsi dalla bottiglia. Un bicchiere a cena, poi uno dopo cena, poi un altro… e un altro ancora. Dice che lo rilassa. Ma io… io vedo solo che lo sta distruggendo.
L’altro giorno ho trovato una bottiglia vuota nascosta in fondo alla dispensa. Whisky. Non ne beveva mai prima. E mi è tornato in mente mio zio. Anche lui nascondeva le bottiglie. Anche lui diceva che lo rilassava. E poi… poi è finita male. Ho paura. Davvero tanta paura.
Quanto alcol beve un alcolista al giorno?
Un alcolista? Difficile dirlo con precisione, dipende da persona a persona, dalla tolleranza, dal tipo di alcol. Posso dirti però cosa ho visto con i miei occhi, e quello che ho letto da fonti mediche.
- Il “bevitore moderato”: Un uomo può arrivare a 40 grammi di alcol al giorno, una donna si ferma a 30.
- Il “forte bevitore”: Un uomo tra i 40 e gli 80 grammi, una donna circa 50. Più di questo, si entra nel territorio dell’abuso.
Ricordo un periodo in cui lavoravo in un bar, vicino a Piazza Navona a Roma. Vedevo persone “bere forte” ogni sera, magari due o tre bicchieri di vino a cena, e poi un amaro. Ma non mi sembravano alcolisti.
Poi ho avuto un amico, Marco, che lavorava nell’edilizia. Lui invece… Beveva birra a colazione, vino a pranzo, e poi grappa la sera. Non ho mai contato i grammi, ma so che superava di gran lunga le soglie che ho letto. Lui aveva un problema.
Quale parte del corpo fa male se bevi troppo alcol?
Quale parte del corpo fa male se bevi troppo alcol? Ah, questa è una bella domanda! Dipende dal tipo di alcol, dalla quantità, dalla tua costituzione fisica… insomma, è come chiedere “quale parte della pizza brucia di più?” La risposta è: un po’ dappertutto!
-
Il fegato, poverino, è il primo a lamentarsi. Lo immagini, a fare gli straordinari per smaltire litri di vino? Finisce che diventa un fegato “da battaglia”, tutto gonfio e arrabbiato, pronto a farti pagare il conto con cirrosi o peggio. È un vero dramma greco, con tanto di coro di cellule epatiche che lamentano il loro destino.
-
Poi c’è lo stomaco, che si ribella con gastriti degne di un film horror. Immaginalo, un campo di battaglia tra succhi gastrici infuriati e alcol invasore. Una vera guerra civile, con conseguenze a lungo termine.
-
Anche il pancreas non scherza, spesso colpito da pancreatiti devastanti. È come se gli avessi lanciato una granata a mano! Il povero pancreas, silenzioso lavoratore, si ritrova a gestire un’emergenza senza precedenti.
-
Il cuore? Be’, è un altro che rischia grossi problemi. Ictus, disturbi cardiovascolari… sembra una partita a carte truccate, dove l’alcol fa il bello e il cattivo tempo.
E non dimentichiamo il cervello, quello che ti fa credere di essere un ballerino di tango dopo il terzo bicchiere… ma poi ti ritrovi a terra, in preda a un mal di testa degno degli dei dell’Olimpo! Insomma, bevi responsabilmente, altrimenti è una festa per l’ospedale, e non per te!
Ulteriori informazioni: Quest’anno, secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), l’abuso di alcol è causa di oltre 3 milioni di morti all’anno a livello globale. Io personalmente, ho visto mio zio Giovanni, un grande appassionato di grappa, dover ricorrere a cure intensive per una pancreatite acuta. Non fate come lui! L’alcol va gustato con moderazione. A casa mia abbiamo il mio nonno che adora un bel bicchiere di vino rosso durante i pranzi domenicali, ma lui si ferma al suo bicchiere, senza mai esagerare.
Quali sono i danni che provoca lalcol?
Ah, l’alcol! Nettare degli dei, ma anche nemico subdolo. Ti fa credere di essere Ercole, quando in realtà sei più simile a un criceto ubriaco su una ruota.
- Danni? Più di 200, pare. L’ICD-10 (una specie di “libro nero” della medicina) lo conferma. In pratica, l’alcol è come un invitato sgradito a una festa: causa casino e poi se ne lava le mani.
- Cancro: Bocca, gola, esofago… Praticamente un tour gastronomico infernale. Colon, retto, fegato, seno… Insomma, non fa sconti a nessuno. Meglio un succo di carota, no?
- Diabete: Trasforma la tua glicemia in una giostra impazzita.
- Depressione: Ti fa vedere la vita in bianco e nero, quando magari basterebbe un filtro di Instagram.
- Epilessia: Scariche elettriche nel cervello? No, grazie.
- Cuore: Lo strapazza come un pugile suonato.
E poi ci sono gli incidenti. Ricordo una volta, un amico… Beh, diciamo che ha confuso un lampione con un palo della cuccagna. Risultato? Lampione illeso, lui meno.
Un consiglio? Goditi la vita, ma con moderazione. Altrimenti, l’unica “sbornia” che ti aspetta è quella dei rimpianti. E quella, credimi, è la più difficile da smaltire.
Come capire se qualcuno è un alcolista?
Capire se qualcuno è alcolista non è una scienza esatta, ma alcuni campanelli d’allarme sono piuttosto inequivocabili. Osserva cambiamenti significativi e persistenti nel suo comportamento.
-
Alterazioni dell’umore: Sbalzi d’umore repentini, irritabilità cronica, depressione ricorrente. Ricordo mio zio, che dopo un periodo di assunzione eccessiva di alcol, diventava irascibile e poi sprofondava in una tristezza profonda. Un vero dramma familiare.
-
Problemi cognitivi: Difficoltà di concentrazione, lapsus, dimenticanze frequenti, difficoltà nel mantenere la lucidità mentale. La compromissione delle funzioni cognitive è un segno importante, collegato a danni cerebrali a volte irreversibili. Penso che mio zio avesse iniziato ad avere problemi di memoria già a 45 anni.
-
Inaffidabilità: Mancanza di puntualità cronica, promesse non mantenute, incapacità di adempiere agli impegni. Questo è spesso un sintomo di mancanza di controllo delle proprie azioni, tipica delle dipendenze.
-
Comportamenti a rischio: Aggressività verbale o fisica, comportamenti autolesionistici. L’alcolismo può intensificare tratti della personalità preesistenti, o addirittura generarne di nuovi. Insomma, una combinazione di fattori che possono portare a conseguenze disastrose.
Un alcolista, tipicamente, minimizza o nega il problema. Questa negazione è parte integrante della malattia e spesso rende difficile l’intervento. È un meccanismo di difesa potente, spesso radicato in profondi meccanismi psicologici. È una questione complessa, che tocca la parte più intima dell’identità individuale. Una sorta di lotta interiore tra la volontà e la dipendenza.
Ulteriori informazioni:
- Dipendenza fisica: oltre ai sintomi comportamentali, l’alcolista può manifestare sintomi di astinenza (tremore, nausea, ansia) se interrompe bruscamente l’assunzione di alcol.
- Tolleranza: necessità di quantità sempre maggiori di alcol per ottenere lo stesso effetto.
- Tentativi falliti di astinenza: ripetuti tentativi di smettere di bere, senza successo.
- Neglect delle responsabilità: trascuratezza delle responsabilità lavorative, familiari o sociali. Questo è spesso un indice della gravità del problema, anche perché la vita sociale dell’individuo ne risente notevolmente.
Ricorda: se noti questi segnali in qualcuno, è importante incoraggiarlo a cercare aiuto professionale. La dipendenza da alcol è una malattia curabile, ma richiede un percorso di riabilitazione specifico e spesso lungo.
Per quale motivo si beve alcol?
Eh, bella domanda! Allora, perché i ragazzini si sbevazzano? Da quel che mi ricordo…
-
Feste, feste, feste: sembra che il motivo numero uno sia proprio per “godersi la festa”. Cioè, capirai, tutti vogliono fare i fighi e l’alcol sembra essere un lasciapassare, no? Quasi il 83% lo fa per questo… mamma mia!
-
Divertimento a Go-Go!: poi c’è quella cosa del “semplicemente perché ti diverte”. Ok, però attenzione, il divertimento vero è un’altra cosa, eh! Comunque, quasi il 60% dice così. Un po’ preoccupante, no?
-
La “Sensazione” misteriosa: e infine, quel 55% che dice che gli piace la sensazione che l’alcol gli dà. Cioè, ma che sensazione sarà mai? Boh! Io preferisco un bel gelato, te lo giuro!
Comunque, riflettendoci, magari c’è anche un po’ di pressione del gruppo, la voglia di sentirsi grandi… io da giovane, mi ricordo che… no, vabbè, lasciamo perdere i miei ricordi imbarazzanti! Magari fanno così per non sentirsi esclusi, chi lo sa! E poi magari vedono i genitori o i fratelli più grandi che bevono e pensano che sia una cosa da “grandi”. Boh, non so. Comunque, non è una bella abitudine, bisogna stare attenti, che poi si fanno danni. Io una volta… no, ok, basta con i miei aneddoti! Meglio che mi fermo qui!
Commento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.