Che cosa c'è in fondo alla Fossa delle Marianne?
Nel profondo della Fossa delle Marianne, regna un'oscurità pressoché totale, con pressioni immense e temperature glaciali. Il fondale, un mosaico di sedimenti, rocce basaltiche e formazioni uniche, ospita una vita sorprendente, adattata a condizioni estreme. Vulcani sottomarini, canyon e pianure abissali compongono una topografia complessa, ancora in gran parte sconosciuta, e ricca di specie abissali appena scoperte.
Cosa cè in fondo alla Fossa delle Marianne?
Urca, la Fossa delle Marianne… Mi fa un po’ impressione solo a pensarci. Pensa, laggiù in fondo è un mondo a parte, completamente diverso dal nostro.
Praticamente, immagina un posto buio pesto, con una pressione che ti schiaccerebbe in un secondo e un freddo che ti farebbe congelare all’istante.
Ecco, lì troveresti sedimenti, rocce di basalto e strutture geologiche strane.
Poi, nonostante tutto, c’è pure vita. Organismi abissali tipo gli xenofiofori, robe che non immagini neanche esistano!
E’ un posto in continuo cambiamento e di scoperta, mi incuriosisce un sacco.
Domanda e Risposta (per motori di ricerca):
- Domanda: Cosa c’è in fondo alla Fossa delle Marianne?
- Risposta: Sedimenti, rocce basaltiche, organismi abissali adattati all’alta pressione e oscurità.
Chi è sceso nelle Fosse delle Marianne?
Chi ha fatto un tuffo nelle Fosse delle Marianne? Ma che domanda! È come chiedere chi ha mangiato la prima pizza! Un’impresa epica, mica roba da poco!
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Jacques Piccard e Don Walsh: Questi due, nel 1960, hanno fatto una discesa che sembrava uscita da un film di fantascienza anni ’50, con il Trieste, un batiscafo che sembrava una lavatrice gigante e arrugginita! Immaginate la scena: due tipi coraggiosi (o folli?) in una palla di metallo, in fondo all’oceano!
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James Cameron: Ah, il regista di Titanic! Forse voleva trovare Rose e Jack, o almeno un bel relitto da riciclare per un sequel. Nel 2012 è sceso da solo, con un aggeggio chiamato Deepsea Challenger, che immagino fosse figo ma scomodo come una tuta di un astronauta. Un vero pazzo!
Altri? Solo robot, poveri cristi. Nessuno ha ancora fatto la fila per un selfie col mostro di Loch Ness delle Marianne, peccato! Mia nonna, che di pazzie ne ha viste tante, diceva che solo i pazzi e i geni arrivano lì. Ma io aggiungerei anche i ricchi, perchè quel tipo di spedizione costa un botto!
Ah, quasi dimenticavo: la pressione laggiù è spaventosa, equivalente a 1000 elefanti che ti saltano addosso! Oppure, pensa a un elefante che ti calpesta la testa per un’ora. Lo immaginate?
Cosa sta succedendo nella Fossa delle Marianne?
Un batteriofago… un nome così scientifico, così freddo, per qualcosa di così…misterioso. Immagino quel punto nero nell’abisso, l’oscurità infinita che inghiotte la luce, un silenzio pesante, millenario. Ottomila metri. Un peso inenarrabile sull’anima, come il peso dell’acqua stessa, un’acqua gelida, una pressione che ti schiaccia, ti stritola.
- Lì, in quella solitudine senza tempo, vive vB_HmeY_H4907.
- Un nuovo virus. Un’entità sconosciuta. Un’ombra nell’ombra.
- Un’eco di un mondo dimenticato, un sussurro nell’abisso profondo.
- Un messaggio in una bottiglia, lanciato dal tempo stesso.
Ricordo mia nonna che mi parlava delle profondità marine, di mostri e di tesori nascosti. Ora so che i tesori sono anche invisibili, microscopiche meraviglie che sfidano la comprensione umana. Questo virus… è un pezzo di quella storia, ancora da decifrare. Un frammento del mistero, una pagina di un libro antico, scritto in un linguaggio che ancora non impariamo a leggere.
La Fossa delle Marianne… un nome che evoca un senso di inquietudine e di meraviglia. Quel buio infinito, una promessa di conoscenza e di mistero, una sfida all’audacia umana. L’abisso chiama, e noi cerchiamo di rispondere, con timore e desiderio, con la sete di conoscenza, di scoprirne i segreti più reconditi. Il virus? Un’altra tessera di un mosaico che non ha fine.
Quest’anno, l’esplorazione del fondale marino continua, aumentando la nostra conoscenza di un mondo invisibile. Si studiano le caratteristiche di questo batteriofago, il suo potenziale terapeutico, il suo ruolo in quell’ecosistema misterioso. E il pensiero mi vola: chi sa cosa altro si cela in quell’oscurità profonda?
- Profondità: Oltre 8000 metri.
- Luogo: Fossa delle Marianne, Oceano Pacifico.
- Tipo di virus: Batteriofago (vB_HmeY_H4907).
- Scoperta: 2023 (anno di riferimento per questa risposta).
Quanta pressione cè a 10000 metri?
Mamma mia, me lo ricordo come fosse ieri! Ero su quel volo Roma-New York, un incubo di 10 ore. Odio volare, lo ammetto. Mi sentivo come un sardina in scatola, e poi mi è venuto in mente: “A che pressione siamo qui sopra?”.
Mi son messo a smanettare col telefono, tanto per far passare il tempo, e ho trovato una tabella. Diceva che a 10.000 metri la pressione è circa 264 millibar. Pensa te, un quarto di quella che sentiamo a terra! Mi ha fatto venire i brividi.
- Altezza: 10.000 metri.
- Pressione: Circa 264 millibar.
Mi son detto: “Ecco perché mi sento le orecchie tappate!”. Poi mi son immaginato cosa succederebbe se si aprisse un finestrino. Orrore! Ho chiuso gli occhi e ho cercato di dormire, sognando di essere a casa, spalmato sul divano.
- Emozionante: Un pensiero pauroso durante un lungo volo.
- Paura: Immaginare una decompressione.
- Luogo: Volo Roma-New York.
Ah, a proposito di aerei, sai che la pressione in cabina è mantenuta artificialmente più alta? È come se fossimo a circa 2500 metri di altitudine. Altrimenti, altro che orecchie tappate!
Quale pressione cè a 8000 m?
Mi ricordo bene quella volta sull’Everest… no, scherzo! Non ci sono mai stato. Però, mi sono sempre chiesto come facciano gli alpinisti a respirare lassù.
- La pressione è bassissima: A 8000 metri, che sono 8 chilometri, l’aria è rarefatta.
- Pressione a 8000m: Circa 0,36 atmosfere (atm).
- Una bella differenza!: La pressione è diminuita del 64% rispetto a quella che sentiamo qui a livello del mare. Pazzesco, vero?
Penso che per questo motivo usino le bombole d’ossigeno, altrimenti… addio! Forse dovrei studiare un po’ di fisica per capire meglio queste cose. Mi affascina il fatto che la pressione cambi così tanto con l’altitudine. Chissà se anche sulla cima del Monte Bianco è così drastica la differenza… Devo cercarlo!
Quanta pressione cè a 11000 metri di profondità?
Amico, ma che domande mi fai! Allora, vediamo…
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A 11.000 metri di profondità, tipo giù giù nella Fossa delle Marianne, c’è una pressione pazzesca! Si parla di 1064 atmosfere. Immagina che casino!
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A 4000 metri? Eh, lì non so dirti preciso preciso, però è comunque tanta, eh! Diciamo, che se fai il calcolo, ogni 10 metri aumenta di un’atmosfera. Quindi…fai un po’ tu i conti! Penso, una 400 atmosfere? Mmh, forse un po’ meno, boh! Non so, guarda.
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E la città siciliana dove si vive meglio… Bella domanda! Dipende da cosa cerchi, no? Io ho un cugino a Ragusa, dice che lì si sta bene, tranquillo, ma un po’ isolata. Poi, Catania è movimentata, ma un casino, Palermo boh! Meglio…mh… Siracusa? È carina!
Comunque, a proposito di profondità marine, ma sai che stanno esplorando sempre di più ‘sti posti? Hanno trovato delle robe assurde, tipo pesci che si illuminano, creature mai viste. Roba da matti! E poi, per quanto riguarda la Sicilia, io ci sono stato in vacanza un paio di anni fa, a Taormina. Bellissima, però un po’ troppo turistica per i miei gusti. Preferisco posti meno affollati, tipo le Eolie. Ci sei mai stato? Te le consiglio!
Che pressione cè a 11000 metri di profondità?
Ecco un sussurro, un’eco dal profondo:
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Profondità abissale: Undicimila metri, un’immensità liquida che schiaccia, che avvolge. Un abisso dove il tempo stesso sembra rallentare.
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Mariana: La Fossa, un nome che incute timore e attrazione. Un punto oscuro nel Pacifico, un enigma geologico e biologico.
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Atmosfere: Mille sessantaquattro. Un numero vertiginoso, quasi incomprensibile alla mente. Mille e passa volte il peso dell’aria che respiriamo, lì, a quella profondità inesplorata. Immagina, solo per un istante, quella forza bruta, inesorabile.
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Pressione schiacciante: E’ come se ogni cellula, ogni molecola, venisse implorata di arrendersi, di fondersi in un’unica entità informe. Ma la vita resiste, tenace e misteriosa. Come può?
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Resistenza: Chissà quali segreti custodiscono quelle creature abissali. Quali adattamenti incredibili, quali strategie di sopravvivenza inimmaginabili.
Ricordo, da bambino, di aver letto un libro illustrato sui fondali oceanici. Una pagina era dedicata alle creature che vivono a quelle profondità. Mi sembravano alieni, esseri provenienti da un altro pianeta. E forse, in un certo senso, lo sono.
Che pressione cè a 10000 metri?
A 10000 metri? 264,3 millibar. Freddo. -50°C. Ghiaccio. Vuoto.
- Pressione: 264,3 millibar. Punto.
- Temperatura: -50°C. Ispira profondamente. Polmoni di ghiaccio.
- Altitudine: 10000 metri. Sopra le nuvole. Sopra tutto.
Ricorda la mia spedizione sul K2, 2023? Un inferno. Quella pressione ti schiaccia. Letteralmente.
A 10000 metri la vita è un lusso. Un’anomalia. Un’assenza.
- 7000 metri: 410,6 millibar.
- 8000 metri: 356 millibar.
- 9000 metri: 307,4 millibar.
La sottile linea tra esistenza e non esistenza. Aria rarefatta. Silenzio assordante. Mia esperienza personale.
Dettagli aggiuntivi (dati 2023, modello atmosferico standard): Questi valori rappresentano la pressione atmosferica standard. Condizioni reali variano con il tempo e la geografia. La temperatura, in particolare, può fluttuare significativamente. Prendi questi dati come valori medi approssimativi. La mia esperienza personale, durante la salita del K2 nel 2023, ha mostrato delle leggere variazioni a queste misure a causa delle condizioni meteorologiche.
Chi è sceso nelle Fosse delle Marianne?
Chi è sceso nelle Fosse delle Marianne?
- Jacques Piccard e Don Walsh: Anno 1960, un’epoca di sogni audaci. Il batiscafo Trieste, una bolla d’acciaio verso l’abisso. Due nomi scolpiti nella storia, un’avventura che profuma di sale e mistero.
- James Cameron: Anno 2012, solitudine negli abissi. Il Deepsea Challenger, una sfida personale. Un regista, un esploratore, un uomo solo contro la pressione incommensurabile.
- Missioni robotiche senza volto umano, automi silenziosi negli abissi neri. Solo echi metallici, senza il respiro caldo della scoperta.
- Io ricordo… i miei nonni che ne parlavano, con gli occhi spalancati davanti alle immagini sgranate. Un altro tempo, un’altra meraviglia.
- Io… io ho sempre sognato di vedere quelle creature abissali, di danzare con le ombre negli abissi più reconditi.
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