Che pressione c'è a 11000 metri di profondità?

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La pressione a 11.000 metri di profondità nelloceano, come nella Fossa delle Marianne, raggiunge le 1064 atmosfere, molto superiore a quella superficiale.
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La pressione schiacciante nelle profondità abissali: un viaggio a 11.000 metri sott’acqua

Le profondità abissali dell’oceano, nascoste sotto chilometri di acqua, rimangono uno dei luoghi più misteriosi e inospitali della Terra. A queste profondità estreme, la pressione esercitata dall’acqua sovrastante è immensa, creando un ambiente inospitale per la maggior parte delle forme di vita conosciute.

Viaggio a 11.000 metri di profondità

La Fossa delle Marianne, situata nell’Oceano Pacifico occidentale, è il punto più profondo noto sulla Terra, con una profondità massima di oltre 11.000 metri. A questa profondità, la pressione dell’acqua raggiunge circa 1.064 atmosfere (atm), oltre 1.000 volte la pressione atmosferica superficiale.

Per mettere in prospettiva questa pressione schiacciante, immagina di avere 1064 elefanti adulti appoggiati sulla punta di un’unghia. Questa è la stessa pressione a cui sarebbero sottoposti oggetti e organismi a 11.000 metri di profondità.

Effetti della pressione sull’organismo umano

A tali profondità, la pressione esercitata dall’acqua sarebbe sufficiente a schiacciare un corpo umano come un sottile foglio di carta. Anche se protetto da una tuta subacquea pressurizzata, un subacqueo sarebbe soggetto a una miriade di effetti fisiologici, tra cui:

  • Narcolessia da azoto: l’azoto presente nell’aria respirata può diventare narcotizzante ad alte pressioni.
  • Tremori indotti dalla pressione: gli arti e il corpo possono tremare involontariamente a causa della perturbazione delle funzioni neurologiche.
  • Osteonecrosi avascolare: l’afflusso di sangue alle ossa può essere interrotto, portando alla morte e alla disintegrazione del tessuto osseo.

Vita alle estreme profondità

Nonostante l’ambiente estremo, alcune forme di vita si sono adattate a queste profondità abissali. Queste creature hanno sviluppato caratteristiche uniche per resistere alla pressione schiacciante, tra cui:

  • Corpi gelatinosi: molti organismi hanno corpi gelatinosi o privi di strutture ossee che possono comprimersi facilmente.
  • Proteine resistenti alla pressione: le proteine nelle cellule e nei tessuti di queste creature sono progettate per resistere all’alta pressione.
  • Metabolismo lento: i processi metabolici rallentano a queste profondità per conservare energia.

L’importanza delle ricerche in acque profonde

L’esplorazione delle profondità marine e lo studio delle creature che vi abitano forniscono informazioni preziose sull’adattabilità della vita in condizioni estreme. Inoltre, questa ricerca può aiutarci a comprendere meglio l’evoluzione, i cambiamenti climatici e l’interdipendenza degli ecosistemi oceanici.

Mentre continuiamo a esplorare gli abissi marini, scopriamo continuamente nuove specie e mettiamo alla prova i limiti della resistenza della vita. L’immensa pressione a 11.000 metri di profondità è un promemoria della vastità e della diversità del mondo oceanico e dell’incredibile capacità di adattamento degli organismi viventi.