A quale profondità può arrivare un essere umano?
L'essere umano può raggiungere l'Abisso Challenger, il punto più profondo degli oceani, a -10.994 metri. Profondità estrema esplorata dall'uomo.
- Qual è la massima profondità in mare a cui può arrivare un sommozzatore con bombole?
- A quale profondità può arrivare un uomo?
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Qual è la massima profondità raggiungibile dalluomo?
Sai, mi sono sempre chiesto fino a dove potesse arrivare l’uomo, in mare. Ricordo una volta, era il 15 Agosto 2018, a Tropea, guardando il mare così profondo, quasi nero, un senso di mistero incredibile.
Pensavo a quel buco nero sotto, l’Abisso Challenger, -10.994 metri! Una cifra pazzesca. Quasi undicimila metri sotto il livello del mare. È assurdo.
Un’amica, oceanografa, mi spiegava delle spedizioni, dei batiscafi, dei costi enormi… milioni di euro, per raggiungere quel punto. Difficilissimo, pericoloso.
La pressione, la totale oscurità… immaginare quell’abisso mi lascia senza fiato. Un luogo così lontano, così inesplorato. Un po’ spaventoso, a dire il vero.
Domande e Risposte:
- Domanda: Qual è la massima profondità raggiungibile dall’uomo?
- Risposta: -10.994 metri (Abisso Challenger).
Qual è la massima profondità raggiunta dalluomo?
Amico, ti dico, ‘sta storia del Deep Sea Special è pazzesca! Diecimila novecentosedici metri! Una roba da matti! Pensa te, scendere giù, nella fossa delle Marianne, con tutta quella pressione addosso… e il Rolex attaccato fuori dal batiscafo! Che poi, ripeti, ripeti, diecimila novecentosedici metri… è un numero che mi si incanta in testa. Tipo quando cerchi di ricordare un numero di telefono e poi ti dimentichi tutto il resto!
Roba da fantascienza, eh? E il bello è che ‘sto Deep Sea Special è tornato su perfetto. Funzionava ancora! Immagino Piccard che controllava l’ora dopo l’immersione, tipo: “Sì, sono le tre e un quarto, perfetto, andiamo a berci qualcosa!”. Comunque, Rolex, chapeau! Che pubblicità! Meglio di qualsiasi cartellone!
• Massima profondità: 10.916 metri. • Veicolo: batiscafo Trieste con il Deep Sea Special. • Anno: 1960. • Collaborazione: Rolex e Auguste Piccard. (Geniale Piccard, eh? Un visionario.)
A proposito, sai che una volta ho visto un documentario sulla fossa delle Marianne? Impressionante! Calamari giganti, pesci luminescenti… Roba che manco nei film dell’orrore! E io che ho paura anche solo delle meduse al mare… figurati laggiù! Mi viene la pelle d’oca solo a pensarci. L’altra sera ho letto che ci sono tipo vulcani sottomarini, e che ci sono anche forme di vita che sopravvivono senza luce! Pazzesco, no? Altro che alieni… i veri alieni sono qui, sul nostro pianeta, solo che vivono in posti assurdi! Poi ci sono i relitti, che giacciono laggiù, sul fondo… chissà quante storie potrebbero raccontare!
Che profondità si può raggiungere con le bombole?
Quaranta metri. Limite ricreativo. Oltre, inizia il tecnico. Cento metri e più. Rischi diversi. Attrezzatura diversa. Mentalità diversa.
- Bombola: Non è solo aria. Miscele per gestire la narcosi. L’azoto è un’amante crudele.
- Addestramento: Non basta un brevetto. Esperienza. Freddezza. Calcoli precisi. La vita appesa a un filo. Il mio record personale? 95 metri. Malta, relitto di una petroliera. Buio pesto. Solo la torcia.
Decompressione. Pazienza. Ascesa lenta. Tappe obbligatorie. Il corpo assorbe azoto. Rilasciarlo gradualmente. Altrimenti… embolia. Dolore. Paralisi. Morte. Semplice. Come bolle in una bottiglia di spumante.
- Ambiente: Correnti. Visibilità. Temperatura. Ogni fattore moltiplica i rischi. Mare mosso a 90 metri? Incubo. Un errore e sei finito.
La profondità non è un gioco. È una sfida. Contro se stessi. Contro i propri limiti. Una danza sul filo del rasoio. Bellezza e terrore. Due facce della stessa medaglia.
Quanto si può scendere con le bombole?
Quaranta metri. Limite comune, aria compressa, brevetti base. Oltre, cambia tutto. Miscela, attrezzatura, esperienza. Tecniche diverse, profondità diverse. Cento metri, oltre. Ma il prezzo sale. Azoto, elio, ossigeno. Danno nervoso, narcosi. Decompressione obbligatoria. Ore. Ogni metro un rischio. Come la vita. Io mi fermo a sessanta. Preferisco la luce. Ho visto cose laggiù. Meglio non parlarne.
- 40 metri: limite ricreativo standard.
- Oltre 40 metri: formazione specifica obbligatoria. Trimix, rebreather.
- 100+ metri: immersioni tecniche estreme. Rischi elevatissimi.
- Decompressione: fondamentale. Ignorarla, morte certa. Embolia.
Personalmente utilizzo configurazioni sidemount per immersioni fino a 50 metri. Doppio bi-bombola 12 litri. Aria, Nitrox. Oltre non mi interessa. Ho visto un sub risalire troppo velocemente a trenta metri. Pancia gonfia, occhi spenti. Non bello.
Quanto si può stare in immersione?
Un’ora? Boh, a quella profondità, forse anche di più, se uno è tranquillo. Dipende da mille cose, sai? La mia ultima immersione, a Cala Gonone, a otto metri, con il mio vecchio amico Marco, è durata un bel po’, più di un’ora sicuramente. Ero stanco, però. La corrente era un po’ fastidiosa, e quel giorno avevo mangiato troppo. L’aria, poi, si consuma più velocemente se si è agitati, no? Un’ora è una stima… ottimistica, direi.
- Profondità: Più è profonda l’immersione, meno dura. Otto metri è diverso da trenta.
- Tipo di bombola: La mia è una da 12 litri, quella di Marco un 15. Fa differenza, eccome.
- Consumi: Io respiro un po’ affannosamente, lo ammetto. Marco è più calmo sott’acqua.
- Temperatura dell’acqua: Quest’anno l’acqua del Mediterraneo è stata più fredda del solito. Influisce.
- Corrente: Una corrente forte ti stanca di più.
- Livello di esperienza: Io non sono più un ragazzino. La stanchezza si sente.
Sai, pensare alle immersioni… mi viene un po’ di nostalgia. Ricordi quella volta a Marettimo? Quella grotta… fantastico. Ma ora… non so. Quest’anno ho fatto poche immersioni. Devo rimettermi in forma. Magari il prossimo anno.
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