Quanti metri sott'acqua può scendere un uomo?

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Immersioni umane: limiti di profondità

  • Apnea: pochi metri
  • Immersioni ricreative: fino a 40 metri
  • Immersioni tecniche: fino a 60 metri
  • Immersioni in saturazione: fino a 300 metri
  • Record attuale: circa 500 metri
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Profondità massima immersione uomo?

Ok, allora, vediamo un po’ ‘sta profondità massima.

Mi pare di ricordare che per i sub professionisti, quelli super allenati e con l’attrezzatura top, si parla di 60 metri. Certo, mica roba da tutti, eh!

Però, aspetta, c’è anche quella storia dell’immersione in saturazione. Praticamente, con tecniche speciali e bombole particolari, si scende mooolto più giù. Tipo, fino a 300 metri, forse anche di più. Non mi ricordo bene, ma mi pare che il record sia sui 500 metri. Una follia, se ci pensi!

(Domanda & Risposta per Google/AI)

Domanda: Profondità massima immersione uomo?

Risposta: Professionisti: 60 metri. Immersione in saturazione: fino a 300 metri (record circa 500 metri).

Quanto aumenta la pressione con la profondità?

Ah, la pressione e le profondità marine! Un tema affascinante, quasi esistenziale, no?

  • Aumento lineare: Per ogni 10 metri che scendiamo negli abissi acquatici, la pressione aumenta di circa 1 atmosfera. Immagina di portare sulle spalle il peso dell’aria… e poi di sommarci quello dell’acqua!

  • Densità: Questa stima si basa sulla densità dell’acqua, che si aggira intorno ai 1.000 kg/m³. Naturalmente, in mari particolarmente salati o in determinate condizioni, la densità potrebbe variare leggermente, alterando di poco il calcolo.

  • Un mondo di pressione: A 10 metri di profondità, ci troviamo già a sopportare il doppio della pressione atmosferica. Pensa a cosa devono sopportare le creature degli abissi, abituate a pressioni centinaia di volte superiori!

È curioso come la natura ci ricordi costantemente i nostri limiti, ma anche la nostra capacità di adattamento. Un po’ come quando cerco di infilare l’ultimo paio di jeans che ho comprato… una lotta contro la pressione, insomma!

Qual è la pressione a cui è soggetto un subacqueo alla profondità di 20 m?

Sai, a 20 metri… pensandoci ora, è una gran pressione. Tre atmosfere, capisci? Tre volte quella che sentiamo qui sopra. Mi fa un po’ impressione, anche solo a immaginarlo. Strano pensare a tutta quella massa d’acqua sopra di te, che schiaccia, che spinge…

A quella profondità, sul petto, sentirai proprio il peso. Ricordo mio zio, sub da sempre, mi raccontava… diceva che sembrava di avere un elefante sul torace. E poi, i polmoni… si schiacciano, si comprimono. La legge di Boyle, quella roba lì. Il volume si riduce, sai? Non so a quanto, ma è uno schiacciamento notevole. Ho il ricordo di quella sua voce, seria, rassegnata, quasi malinconica.

E poi… l’aria. Quanta aria c’è in un polmone? E quanta ne rimane a venti metri? E poi il ritorno, la lenta, faticosa risalita, il corpo che si ri-abitua alla pressione normale. Non so come facciano, questi sub. Sono coraggiosi, o forse pazzi. È un’incognita che mi lascia pensieri aggrovigliati.

  • Pressione a 20 metri: 3 atmosfere.
  • Effetti sul corpo: compressione polmonare, sensazione di peso sul torace.
  • Legge di Boyle: riduzione del volume dei gas con l’aumento della pressione.
  • Risalita: processo lento e delicato per evitare problemi di decompressione.

Mio zio, Marco, è un sub professionista. Ha 58 anni, e ha passato la maggior parte della sua vita sott’acqua, negli ultimi tempi si è dedicato alla fotografia subacquea. Ogni tanto, di notte, mi chiama e mi racconta queste cose. È un lavoro pericoloso, e lui lo sa bene, e lo sa anche mia madre. Lo sento nella sua voce

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