Come si ottiene la pressione?

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Mamma mia, la pressione! Mi ricordo ancora le lezioni di fisica... Quella formula, p=F/S, mi sembrava così fredda, astratta. Poi ho capito: è la forza che spinge, distribuita su una superficie. Pensa a quanto pesa un elefante, concentrato su una zampetta: pressione enorme! Invece, distribuito su quattro, è molto meno. È una grandezza che mi affascina, perché spiega tanti fenomeni, dai fluidi in movimento al funzionamento del nostro corpo!

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Mamma mia, la pressione… che parola! Mi torna in mente il prof. Rossi, con quella sua faccia seria, a spiegare la formula, p=F/S. A me sembrava aramaico, una cosa così astratta! Ricordo che mi chiedevo: ma a cosa serve davvero sapere questa roba? A cosa serve sapere che la pressione è forza diviso superficie?

Poi, piano piano, ho cominciato a capirla, a vederla dappertutto. Sai, è come… immagina un elefante, un bestione di quelli da circo, che si appoggia su una sola zampa. Che pressione, eh? La terra quasi trema! Poi però, lo stesso elefante, con tutte e quattro le zampe… tutta un’altra storia, la pressione si distribuisce, diventa sopportabile. È un po’ come la vita, no? A volte ci sentiamo schiacciati, come sotto il peso di un elefante su una zampa, e allora tutto sembra insopportabile. Ma poi, se riusciamo a distribuire i “pesi”, a dividerci un po’ il lavoro, a chiedere aiuto… la pressione cala, si respira meglio.

Ricordo una volta, da ragazzino, che avevo fatto un modellino di un aereo, piccolissimo, ma volevo che volasse. E non volava! Poi mio padre mi ha spiegato… avevo sbagliato la forma delle ali, la pressione dell’aria non era distribuita correttamente. Una cosa così piccola, eppure… la pressione!

È incredibile, questa grandezza, influenza tutto! Dai liquidi che scorrono nelle tubature (pensa al sangue nelle nostre vene!) al funzionamento del nostro stesso corpo. Quasi mi sento un po’ più intelligente adesso che la capisco un po’ meglio, non trovi? Chissà, magari se avessi capito meglio la pressione a scuola, avrei fatto un lavoro diverso… ma chi lo sa?!