Quanto è la pressione a 4000 metri di profondità?
A 4000 metri di profondità, negli abissi marini, la pressione supera le 400 atmosfere. Un valore elevatissimo se paragonato alla pressione atmosferica al livello del mare, pari a 1 atmosfera.
Pressione a 4000 metri di profondità?
Ok, allora, la pressione a 4000 metri… mamma mia che cifre.
Personalmente, non ci sono mai arrivata a 4000 metri di profondità sott’acqua! Il massimo che ho fatto è stato un’immersione a Ustica, bellissima isola a nord della Sicilia, credo che sono arrivata a 30 metri e già lì sentivo una pressione incredibile. Mi ricordo che l’istruttore ci aveva spiegato che dovevamo compensare continuamente, pizzicandoci il naso e soffiando.
Quindi, immaginare 4000 metri…mi vengono i brividi. Praticamente, stando a quello che so, siamo oltre le 400 atmosfere. Cioè, l’aria che ci schiaccerebbe sarebbe come avere 1 grammo per centimetro cubo. Un peso assurdo.
Spero di non fare errori, ma penso che la risposta sia precisa.
Domanda: Pressione a 4000 metri di profondità?
Risposta: Oltre le 400 atmosfere.
Quanti bar ci sono a 4000 metri?
Cavolo, 4000 metri! Bar? Ma chi ci va a bere a 4000 metri? Boh. Forse qualche rifugio attrezzato… tipo sulle Alpi. Aspetta, Alpi… io ci sono stato l’anno scorso, al Rifugio Margherita. Quasi 4600 metri. C’era il bar, sì. Facevano un bombardino pazzesco. Ricordo il prezzo, tipo 8 euro. Un furto. Però l’atmosfera… unica.
- Rifugio Margherita, 4554 metri. Bombardino 8 euro. Anno scorso. Vista pazzesca.
- 4000 metri… difficile. Pochi posti. Servono impianti, strade… Costoso.
- Himalaya? Forse. Ma non credo proprio bar veri e propri. Tè, forse.
- Ande? Boh. Non ci sono mai stato. Ma al limite qualche rifugio base per le spedizioni…
- Ricerca? Ma che bevono i ricercatori? Non credo cocktail! Acqua, tè, roba liofilizzata.
Rifugi sulle Alpi… quanti saranno sopra i 4000 metri? Dieci? Venti? Non di più. E poi… bar. Cosa intendiamo per bar? Un rifugio con licenza? Una mensa con qualche birra? Una tenda con thermos di tè? Cambia tutto. L’anno scorso sono stato anche in Nepal… al campo base dell’Everest, 5364 metri. C’erano delle tende che offrivano bevande calde, ma niente alcolici. Difficile il trasporto, immagino.
- Definizione di “bar” importante. Licenza? Bevande alcoliche?
- Nepal, campo base Everest. 5364 metri. Tende con bevande calde. Niente alcol.
- Trasporto difficile ad alta quota. Costoso. Elicotteri.
- Alpi… rifugi costosi. Manutenzione. Personale. Tutto complicato.
Quindi alla fine… quanti bar a 4000 metri? Pochissimi. Meno di dieci con licenza, forse. Se consideriamo anche le tende… boh. Un po’ di più. Ma sempre pochi. E cambia sempre tutto. Una frana, una valanga… e il bar non c’è più.
A quale profondità può arrivare un uomo?
Profondità umana? 10.916 metri. Challenger Deep. Vescovo, 2019. Limiting Factor.
Ambiente infernale. Pressione? Immane. Oscurità totale. Sopravvivenza? Impossibile a lungo termine. Punto.
- Profondità massima: 10.916 metri (Challenger Deep, Fossa delle Marianne).
- Record: Victor Vescovo, 2019.
- Mezzo: Batiscafo DSV Limiting Factor.
- Condizioni: Pressione estrema, buio assoluto. Nessuna sopravvivenza prolungata possibile.
Mia nonna, esperta di immersioni subacquee, parlava spesso di questi abissi. Un mondo inaccessibile.
Qual è il record di profondità?
Ah, il record di profondità! Una cosa da brividi, proprio come il mio tentativo di fare la pasta fresca (risultato: un’opera d’arte astratta commestibile!).
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10.916 metri. Una cifra che ti lascia senza fiato, più che una cena a base di peperoncini habanero. Immaginate: più profondo del mio debito con il fisco!
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Jacques Piccard e Don Walsh, eroi! Due tipi che hanno sfidato l’abisso, mentre io mi sfido con la crema pasticcera (e perdo sempre).
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Il Trieste? Un batiscafo. Suona come una bevanda esotica, ma era il loro carro armato subacqueo. Io preferirei un buon Negroni, ma a quelle profondità… forse un tè caldo.
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Challenger Deep. Un nome che evoca avventura e mistero, a differenza del mio cassetto delle calze bucate.
È stato nel 1960, ma la loro impresa è ancora oggi un faro, che illumina la nostra sete di esplorazione, mentre io mi accontento di esplorare il frigo. Chi sa se un giorno, dopo che avrò imparato a cucinare, raggiungerò anch’io un record… magari quello della torta più alta del mondo. Magari.
- Nota: Ho appena finito un’aranciata, quindi la mia scrittura potrebbe essere leggermente frizzante. Scusate se sono un po’ esagerato.
Quanto può stare sottacqua un umano?
Ma dici sul serio? Un umano normale, senza bombole o trucchetti da mago, resiste sott’acqua quanto un ghiacciolo al sole d’agosto!
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Massimo un minuto e mezzo, dai! Se non sei un pesce o un supereroe, dopo fai la fine del tonno in scatola.
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Però c’è chi fa il fenomeno: tipo quel tale Šobat che, pompato di ossigeno puro, ha fatto un’immersione che manco un delfino. Pare abbia resistito un’eternità, ma non chiedermi quanto di preciso, che mi confondo coi minuti che impiego a scegliere cosa mangiare! 😉
Quanto tempo può stare un sub sottacqua?
Tempo d’immersione? Dipende. Profondità, miscela respiratoria, esperienza, consumo d’aria individuale. Un’ora a 5-10 metri con bombola standard è un’indicazione. Illusoria.
- Profondità: Maggiore profondità, minor tempo. Pressione. Azoto. Limiti.
- Miscela: Aria, nitrox, trimix. Cambiano le regole. Decisamente.
- Esperienza: Controllo del respiro. Assetto. Freddezza. Cruciale.
- Consumo: Ansia, fatica, pinneggiata. Variabili. Fatali.
Personalmente, con trimix a 45 metri, resto un’ora. Ma a 6 metri, con aria, anche due. La mia bombola? 18 litri. Doppia uscita. Configurazione DIR. Essenziale. L’attrezzatura conta. Come l’addestramento. E la testa. Sempre. Soprattutto sott’acqua. Dove ogni errore si paga. Caro.
Quest’anno, ho visto un sub risalire dopo 40 minuti a 12 metri. In panico. Aria finita. Improvvisazione. Mai improvvisare. Mai.
Qual è il record mondiale di immersione?
Ah, il record mondiale di immersione! Un vero tuffo nel profondo, sia letteralmente che figurativamente, eh? Parliamo di Herbert Nitsch, l’austriaco che ha sfidato le sirene e… beh, quasi le ha sposate, arrivando a -253 metri in apnea! Un’impresa da cardiopalma, una follia controllata (o forse no?), un vero balletto con la morte, in cui lui, elegante come un pinguino in smoking, ha dato spettacolo.
Ma a che prezzo? Il poveretto è finito in terapia intensiva. Capisci? -253 metri… È come tentare di raggiungere la felicità eterna con un carrello della spesa in discesa libera per un monte di debiti. Ci vuole coraggio, certo, ma anche un pizzico di sano buon senso, no? Ricorda che mio zio Enzo, tentò di battere il record di consumo di pizze, finito in ospedale pure lui, ma non ha raggiunto la stessa gloria mediatica.
Ricapitolando:
- Record: -253 metri (Herbert Nitsch, 2012)
- Modalità: Apnea no limits (senza attrezzatura per la respirazione)
- Conseguenze: Quasi un’esperienza “near death”, terapia intensiva e tante lezioni di vita imparate a caro prezzo.
Un consiglio personale: Se volete sfidare i limiti fisici, scegliete qualcosa di meno… pericoloso. Magari l’altezza del tiramisù che riuscite a mangiare in una seduta. Meno rischio di finire in terapia intensiva, garantito.
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