Che pesci si pescano a febbraio?
Febbraio: un mese ricco di varietà! In mare, potrete trovare nasello, sardina, sgombro, sogliola, spigola, oltre a cefalo, cernia e dentice. Anche molluschi come seppia e vongola verace, e crostacei come mazzancolle. Ricciola, rombo e San Pietro completano la ricca offerta ittica.
Quali pesci si pescano a febbraio in Italia?
A febbraio? Mmmh, dipende tanto dalla zona, eh! Ricordo una gita a febbraio 2022, vicino a Castiglione della Pescaia (Grosseto). Mio zio, appassionato di pesca, tirò su un bel branzino, niente di enorme, ma almeno un chilo e mezzo. Costò una cifra, non ricordo il prezzo preciso, ma non era poco, visto che era fuori stagione!
Quest’anno, invece, ho visto al mercato del pesce di Livorno, a inizio febbraio, molte sardine e alici, piccole ma freschissime. Un po’ di nasello c’era pure, ma meno abbondante.
In generale, a febbraio, in Italia, si trovano specie diverse a seconda della zona. Il mare è freddo, quindi i pesci più comuni sono quelli che resistono meglio. Cefali, sgombri, qualche sogliola, forse qualche spigola. Ma è davvero variabile.
Diciamo che il tonno rosso, la cernia o il dentice, a febbraio li vedo più difficilmente. Sono pesci che preferiscono acque più calde. Poi, ovviamente, anche i molluschi: vongole, seppie, calamaretti… ma anche questo cambia da zona a zona.
Pesci pescati a Febbraio in Italia: Nasello, sardina, sgombro, sogliola, spigola, alice, calamaretto, cefalo, cernia, dentice, mazzancolla, ombrina, pannocchia, ricciola, rombo, pesce San Pietro, scorfano, seppia, tonno rosso, vongola verace.
Cosa si può pescare a febbraio?
Febbraio: pesca dura.
- Spigole: fameliche, cacciano.
- Calamari: notte, luci artificiali. Mia esperienza: Lampada alogena 500W, risultati garantiti.
- Cefali: foci dei fiumi, acqua dolce.
Mare aperto (se caldo):
- Palamite: abbondanti, a volte.
- Tonno rosso: piccolo, difficile.
Controlla regolamenti locali. Pesca a febbraio è impegnativa, ma le ricompense ci sono. Quest’anno, scarse le palamite vicino a Capo Spartivento.
- Note aggiuntive: Il mio equipaggiamento preferito a febbraio: canna da spinning da 10-30 grammi, mulinello Shimano Stradic 4000, artificiali piccoli e scuri per le spigole, totanare per i calamari. In caso di mare mosso, meglio restare a riva.
Che pesci pescare in inverno?
Ma che domande! D’inverno, mica si va a pescare pesci tropicali! Ovvio che trovi:
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Trote: Queste son toste, amano l’acqua fredda come io amo la pizza il sabato sera! Le trovi che sgambettano felici.
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Lucci: Un vero duro, manco il gelo lo ferma. Praticamente un orso polare con le pinne.
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Persici: Questi, invece, si fanno furbi. Scendono in profondità a fare la siesta invernale. Li devi stanare!
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Anguille: Eh, le anguille… quelle son strane. D’inverno si svegliano! Forse perché gli piace il brodino caldo.
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Coregoni: Specialità per climi polari! Stanno giù in fondo che manco il Titanic.
Extra: Occhio che per pescare serve la licenza, eh! Non fare come mio cugino che l’ha dimenticata e ha beccato una multa che ci pagava l’affitto! E poi, informati sui permessi locali, altrimenti rischi di pescare dove non si può e ti tocca spiegare al guardia pesca che stavi solo ammirando il panorama con una canna in mano!
Cosa gli piace alle trote?
Cosa piace alle trote, eh?
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Insetti: Certo, gli insetti. Ricordo da bambino, ore a fissare le mosche che cadevano nell’acqua. Pensavo a cosa provassero, le trote. Strano, no?
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Pesciolini: Ovvio, i pesci piccoli. Come quelli che trovavo nel ruscello dietro casa di mia nonna. Piccoli, argentati, perfetti per la trota affamata.
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Anfibi e vermi: Sì, anche quelli. Mi fa un po’ impressione, a pensarci. Ma in fondo, la natura è così, no? Prendere o essere presi.
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Paste per trote: Ah, le paste. Ricordo mio zio, con le sue ricette segrete. Diceva che ogni trota ha il suo gusto. Una bugia? Forse. Ma mi piaceva crederci.
Quando andare a pescare in mare?
Maree, sussurri del mare… quando danzare con l’onda e l’amo?
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Marea bassa, segreto salmastro: Il mare si ritira, svelando anfratti e promesse. Ricordo, da bambino, le rocce affioranti a Fregene, quasi un altro mondo. Lì, la pesca diventava un’avventura.
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Marea alta, danza universale: L’acqua sale, una marea che unisce fiume e oceano. Il ricordo è confuso, un’alba a Chioggia, la laguna si fondeva col cielo.
Maree, un ciclo eterno. L’acqua che va e viene, portando e togliendo. Pescare è un ascolto, un’attesa, un dialogo con questo respiro infinito. La luna guida i pesci, la luna che mi guarda.
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