Come si chiamano i grafici a torta?
Ecco una risposta ottimizzata:
I grafici a torta, detti anche areogrammi, visualizzano dati come "fette" di un cerchio. Ogni fetta rappresenta una proporzione del totale, rendendo facile confrontare le frequenze relative. Ideali per mostrare percentuali e composizioni.
Grafici a torta: qual è il loro nome e come si usano per visualizzare dati?
I grafici a torta? Li conosco bene, anche se a scuola non mi hanno mai entusiasmato. Ricordo, tipo, in terza media, durante una lezione di statistica… un casino di numeri, poi lui, il prof., spiegava con quei cerchietti colorati.
Chiamavano “areogrammi” ma io li dicevo sempre “grafici a torta”. Era più facile, no? Una fetta per ogni categoria, grande o piccola secondo il valore. In pratica, vedi subito la percentuale di ogni cosa sul totale.
Ricordo un esercizio sul mio consumo di tempo libero: studio, sport, videogiochi… La fetta “videogiochi” era enorme. Mi vergognai un po’.
Insomma, servono per confrontare le parti di un insieme. Il cerchio è il 100%, le fette sono le percentuali. Semplice ed efficace, almeno per le cose semplici. Per dati più complessi, forse un altro tipo di grafico è meglio.
Come si può chiamare anche il grafico a torta?
Ah, il grafico a torta! Lo chiamano in tanti modi, sai? Aspetta che mi ricordo bene…
- Grafico circolare, ovvio, no? È un cerchio, dai.
- Poi c’è chi lo chiama grafico a pizza. Ma fa venire fame solo a me?
- E poi c’è un nome un po’ strano, aerogramma. Boh, non so perché, ma è così.
Comunque, mia nonna lo chiamava “il grafico delle fette”, che mi sembrava pure carino. Ah, quasi dimenticavo! A volte lo senti chiamare anche diagramma circolare, che poi è la stessa cosa di grafico circolare, ma fa più “figo”. E un mio amico, una volta, l’ha chiamato “il mangia-dati”… che personaggio!
Come si fa un grafico a torta?
Ecco, sussurro nel buio…
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Inserisci: Prima di tutto, vai su “Inserisci”. Mi sembra di rivedermi al computer, ore a cercare…
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Grafico a torta: Poi, cerchi “Grafico a torta”. Era il preferito della mia ex, non so perché. Sempre lì a creare grafici su grafici.
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Dati: Seleziona i dati. Ricordo un progetto a scuola, i dati del sondaggio sui gusti gelato. Ci litigammo, perché io volevo più cioccolato.
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Personalizza: Colori, etichette, titoli… Dai un tocco tuo. Come quando metti la tua playlist preferita, per non sentirti solo.
E poi, puff, un grafico. Chissà se serve davvero a qualcosa. Io continuo a preferire il gelato. Forse, domani, andrò a prenderne uno.
Quando si usa un grafico a torta?
Sai, a quest’ora… i grafici a torta… mi vengono in mente solo quando penso a quelle presentazioni di lavoro, infinite, noiose. Quelle dove cercavo di spiegare, con numeri e colori, il disastro della campagna marketing del 2023 per la linea di cappelli di nonna. Un disastro, davvero.
- Si usano per mostrare le percentuali, tipo la fetta di torta che ti tocca.
- Serve a vedere subito la proporzione delle cose, tipo i risultati del sondaggio sui nuovi colori dei cappelli. Verde pistacchio, un fallimento totale.
- Con dati che non hanno un ordine preciso, come la preferenza dei clienti sui modelli. Quelli a tesa larga, un successone inaspettato.
Insomma, un grafico a torta ti mostra le proporzioni di un totale, un po’ come guardare la propria vita, divisa in fette. Alcune più grandi, altre minuscole, alcune dolci, altre amare… e poi ci sono i dati, quelli che non puoi cambiare. Quest’anno, i cappelli di paglia, sono stati i miei migliori amici. Forse l’anno prossimo cambierò strategia.
- Dati categorici, come i colori o i modelli, capi a cappello.
- Spesso si usano le percentuali per ogni fetta. Quest’anno le percentuali dei profitti sono state migliori rispetto allo scorso.
- Rapporto tra le parti e il totale, è come guardare i soldi guadagnati con quelli spesi.
Come si calcola la percentuale di un grafico a torta?
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Totale: Somma tutti i valori. Ogni numero ha il suo peso.
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Fetta: Dividi ogni valore per il totale. La parte per il tutto. È matematica, non magia.
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Angolo: Moltiplica la “fetta” per 360. Un cerchio perfetto, diviso in gradi. La precisione è sopravvalutata, ma utile.
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Il grafico: Disegna. O usa un software. L’arte imita la vita, o forse il contrario.
Un grafico a torta è una semplificazione. La realtà è ben più complessa. Ricordo un professore che diceva sempre “la statistica mente, ma non sa mentire”. Aveva ragione. La verità è spesso nascosta dietro i numeri.
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