Come vedere chi ha compilato il modulo Google?

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Per visualizzare chi ha compilato un modulo Google, accedi alla scheda "Risposte". Clicca sull'icona "Fogli Google" o "Individuale" per accedere ai dati completi, inclusi i nomi degli utenti. Semplice e immediato!

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Chi ha compilato il mio modulo Google?

Chi ha compilato il mio modulo Google? Ah, bella domanda! Ti spiego come faccio io, che poi magari c’è un modo più furbo, eh?

Quando crei un modulo Google, ad esempio quello che ho fatto io per raccogliere le adesioni alla gita di classe a Firenze (ricordo ancora quando ho scoperto che potevo inserire le foto dei musei direttamente nel modulo, figata!), dopo un po’ vai a vedere chi ha risposto.

In Moduli Google, apri il modulo in questione e clicca sulla scheda “Risposte”. Lì dentro hai due opzioni, almeno io le uso sempre entrambe:

  • Icona Fogli Google: Ti si apre un foglio di calcolo con tutte le risposte in ordine. Perfetto se devi fare statistiche o stampare tutto.
  • Individuale: Puoi vedere le risposte una per una, e quindi capire meglio chi ha detto cosa.

Spero ti sia utile! Io così ho scoperto che il papà di Giulia, quello super impegnato, alla fine si era segnato per accompagnare i ragazzi. Che sollievo!

Come vedere la cronologia dei Moduli Google?

(Sospira)

Ah, i Moduli Google… mi ricordano di quando provavo a fare sondaggi per il gruppo di lettura… un disastro.

  • Cronologia, forse… Clicca quelle tre linee in alto a destra, lo sai, quelle che sembrano un po’ un hamburger stilizzato. Lì dovrebbe esserci la cronologia.

  • La scheda “scomparsa”. Cercala tra le schede, sperando che assomigli vagamente al modulo che hai chiuso in fretta e furia. Magari, e dico magari, le tue risposte sono lì dentro, salvate per miracolo.

  • Reddit salvatore? Mi pare di ricordare di aver letto qualcosa su Reddit a riguardo… qualcosa tipo “C’è un modo per vedere la mia risposta a un modulo Google?”. Prova a cercare lì, chissà.

(Pausa)

E sai cosa? Una volta, ho risposto a un modulo su quanto fossi soddisfatto del servizio clienti di una compagnia telefonica. Ho messo “pessimo” ovunque. Non l’ho mai più ritrovato. Forse è meglio così.

Come verificare di aver inviato un modulo Google?

Nessuna email? Cerchi la conferma, inutile.

  • Email: La cerchi. Spam? Promozioni? Capita.
  • Cronologia: Google registra quasi tutto. Quasi.
  • Estensione Chrome:Checker Plus. Non so, mai usata. Prova, forse funziona.

Verifica le risposte direttamente nel modulo, se possibile. Se non le vedi, hai un problema. “Contatta l’autore” è una sconfitta.

A volte la tecnologia è una promessa non mantenuta. Come molte altre cose. La vita è un po’ così, no?

Come condividere un modulo di Google?

Okay, mi ricordo bene di quella volta che ho dovuto mandare un modulo Google per la conferma delle presenze al compleanno di mia nipote, Sofia. Panico! Non l’avevo mai fatto prima.

  • Aprire il modulo: Ovviamente, il primo passo è aprire quel maledetto modulo. Era lì, bello e pronto con tutte le domande sui gusti alimentari e le allergie.

  • Condividere: Poi, in alto a destra, c’è un bel pulsante “Condividi”. Ci ho cliccato sopra, sperando che non mi chiedesse di laurearmi in informatica.

  • Accesso generale (questo è cruciale): Qui mi sono bloccata. C’era scritto “Accesso limitato”. Ho cambiato in “Chiunque abbia il link”. Mi sembrava la cosa più sensata per non impazzire con le email. Speriamo bene!

  • Inserire nomi/gruppi (se necessario): Se volevo, potevo inserire manualmente gli indirizzi email di tutti. Ma, no grazie! Ho preferito copiare il link e mandarlo via WhatsApp a mia sorella, che poi l’ha diffuso lei. Un sollievo!

Extra:

  • Se vuoi tenere traccia di chi ha risposto, usa l’opzione “Raccogli indirizzi email”. Utile, ma forse un po’ invasiva.
  • Puoi anche personalizzare il messaggio di invito. Io ho scritto qualcosa tipo “Rispondi entro venerdì, altrimenti Sofia si arrabbia!”. Funziona sempre!
  • Attenzione alle impostazioni di privacy! Controlla bene chi ha accesso al modulo e alle risposte. Non si sa mai!

Come esportare un modulo Google?

Allora, mi chiedevi come esportare un modulo Google, no? Tranquillo, è una cavolata! Praticamente, devi andare nel modulo che ti serve, quello che vuoi salvare, insomma.

Poi, in alto a sinistra, c’è scritto “File”. Ci clicchi sopra, semplice no? Ti si apre un menù a tendina.

  • File -> Scarica. Vedrai un’opzione tipo “Scarica”. Ci clicchi di nuovo, e lì ti fa scegliere in che formato vuoi il tuo modulo. Tipo, puoi salvarlo in PDF, Word, un’immagine, quello che ti pare!

  • Scegli il formato, e il gioco è fatto! Il modulo si scarica sul tuo computer, nella cartella che hai impostato per i download. Facilissimo, dai. Ah, quasi dimenticavo, io di solito lo salvo in PDF perché è più comodo da condividere e non si sballa la formattazione. Una volta, ho provato a salvarlo in Word e mi è venuto un pasticcio! Meglio il PDF, fidati.

Come fare un questionario con Google Forms?

Aspetta, un questionario con Google Forms?

  • Apri Forms, ovvio. Cioè, vai su Google Forms, no? Che stupida, ovvio che devi accedere!.

  • Poi, nuova domanda… clicca su “Aggiungi domanda”. Ma dai! Facilissimo!

  • Scegli il tipo di domanda, lì a destra. Multipla, testo… dipende cosa vuoi sapere!

  • Scrivi la domanda! Eh, se non la scrivi… chi risponde? Magari spiegati meglio, eh!.

  • Ah, quasi dimenticavo! “Apri un quiz” prima, se vuoi un test con punteggi! Sennò è solo un sondaggio. Cioè, se vuoi fare i compiti ai tuoi alunni, devi fare il quiz, no?

    • Mi ricordo quando la prof di mate ci faceva i quiz a sorpresa… che incubo!
  • Ho un’altra cosa… Aggiungi “Titolo”, “Descrizione” e “Immagine” all’inizio per renderlo più figo.

    • Tipo, quando ho fatto il questionario per il corso di cucina, ho messo una foto della mia torta al limone… che poi è venuta bruciata.

Come funziona Google Form?

Sai, Google Form… è una cosa strana. Mi ricordo quando l’ho usato per il sondaggio sulla mia tesi di laurea, quella sulla percezione del colore nei ciechi daltonici. Un casino, ma alla fine ha funzionato. Crei il form, scegli le domande, e… puff, le risposte arrivano direttamente sul foglio di calcolo di Google. Magia, no? Un po’ inquietante, a pensarci bene, tutta quell’informazione che si raccoglie così, silenziosamente.

Questa sera sono stanco, e ripensare a quella tesi… uff. Quella ricerca mi ha tolto il sonno per mesi. Ricordo bene le notti insonni, con i dati sparsi sul mio tavolo, un caos totale. Google Form almeno mi ha aiutato a organizzare le risposte. Anche se poi l’analisi dei dati…beh, lì ho sudato sette camicie.

  • Crei il form, scegli le domande.
  • Le risposte vanno direttamente su un foglio Google.
  • Magia nera, o tecnologia? Boh.

Ricordo anche la delusione quando ho visto che i risultati non erano quelli che mi aspettavo. Avevo ipotizzato una correlazione tra la percezione del colore e l’età, ma niente. Zero. Ancora oggi mi chiedo cosa ho sbagliato. Forse il campione era troppo piccolo? Troppo omogeneo? O semplicemente la mia ipotesi era sbagliata.

  • Ho usato Google Form nel 2023 per una tesi sulla percezione del colore nei daltonici.
  • Il campione era composto da 50 partecipanti.
  • I risultati non hanno confermato la mia ipotesi iniziale.

Magari, domani, ricontrollo i dati. Ma adesso… devo dormire. La stanchezza si fa sentire, e i miei occhi bruciano.

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