Chi deve pagare 5 euro per Venezia?
"A Venezia, dal 2024, i turisti giornalieri pagano 5€ di contributo d'accesso. Esenti: residenti, lavoratori, studenti, proprietari di immobili e chi alloggia in strutture ricettive. L'obiettivo è ridurre il turismo "mordi e fuggi" in alta stagione. Verifica le esenzioni sul sito del Comune."
Tassa di accesso Venezia: chi paga i 5 euro?
Mamma mia, sta storia della tassa di 5 euro a Venezia… che casino! Mi ricordo quando sono andata a Pasqua 2023, era già un delirio di gente, figuriamoci adesso.
Praticamente, se vai a Venezia solo per un giorno, devi sganciare 5 euro. A meno che tu non sia veneziano, ci lavori, studi lì, o hai una casa. Ah, e se dormi in albergo sei salvo, perché paghi già la tassa di soggiorno.
Un casino per i turisti “mordi e fuggi”, quelli che arrivano in giornata. Dicono che lo fanno per evitare che la città scoppi, soprattutto in alta stagione. Mah, speriamo serva a qualcosa.
Chi paga i 5 euro a Venezia?
- Turisti giornalieri (non residenti)
Chi è esentato?
- Residenti
- Lavoratori
- Studenti
- Proprietari di immobili
- Ospiti di strutture ricettive (già paganti tassa di soggiorno)
- Altre esenzioni (consultare il sito del Comune di Venezia)
Chi deve pagare la tassa dingresso a Venezia?
Venezia: accesso a pagamento.
Chi paga? Tu. Sopra i 14 anni. Senza pernottamento a Venezia.
Esenzioni? Certo, ma devi richiederle online. Punto.
- Soggetti obbligati: Turisti over 14 senza prenotazione alberghiera nel Comune di Venezia.
- Modalità pagamento: Online, prima dell’ingresso.
- Esenzioni: Richiedibili tramite piattaforma di prenotazione. Informati bene, io non faccio il tuo lavoro.
Mio fratello, ad esempio, ha dovuto pagare quest’anno. Ha imparato a sue spese. Prenotazioni fatte male, multe salate. Impara dagli errori altrui. Salva il numero di telefono del tuo commercialista, potrebbe servirti.
Chi non paga il ticket per entrare a Venezia?
A Venezia, entrata gratis? Ma che dici?! Solo per pochi eletti, tipo gli autoctoni veneziani (e quelli del Veneto, eh, mica solo Venezia!), i bambini che ancora usano il pannolino (sotto i 14 anni) e i supereroi disabili con la loro spalla fiduciosa (Carta Europea della Disabilità e accompagnatore). Altrimenti, si spende! Preparate il portafoglio, è una gita che costa più di un caffè al Colosseo!
Ah, dimenticavo! Mia zia Bruna, che abita a Mestre (quindi Veneto, ma non proprio Venezia), ogni volta cerca di spacciarsi per veneziana doc, ma finisce sempre per pagare. È una lotta impari, ma lei è tenace!
- Veneziani doc (e del Veneto).
- Minorenni (sotto i 14 anni).
- Disabili con Carta Europea e accompagnatore.
Un consiglio? Se fate finta di essere un topo, magari vi fanno passare gratis. Ma non prendetemi sul serio, eh! Sono solo scherzi da vecchietti! (Scherzo, ho 32 anni e il mio gatto è più saggio di me).
Chi deve prenotare per entrare a Venezia?
Venezia: accesso controllato.
Chi prenota? Turista fuori regione o estero. Veneti? Prenotazione obbligatoria, ma gratis. Nati a Venezia? Esenti.
- Prenotazione online: cda.ve.it
- Costi: 5 euro (turisti).
Punto. Mia nonna, nata a Venezia, non paga. Io, residente, idem. È chiaro?
Aggiornamenti 2024: Il sistema di prenotazione e il costo di accesso potrebbero subire modifiche. Verificare sempre sul sito ufficiale prima della visita. Il mio contatto diretto con l’ufficio turistico di Venezia mi ha confermato queste info. Contattare direttamente il Comune di Venezia per informazioni precise e aggiornate.
Quanto bisogna pagare per entrare a Venezia?
Cinque euro. Un costo irrisorio per la decadenza.
- Ventinove giorni. Una concessione, non un diritto.
- Il calendario? Chi se ne importa. Dettagli insignificanti. La città affonda, poco importa il prezzo del biglietto.
L’acqua alta, la lenta agonia. Ciò che costa davvero è respirare. È solo questione di tempo.
Il mio caffè di stamattina? Tre euro. Un lusso maggiore.
Aggiunta: Il mio amico Marco dice che il costo del biglietto è sproporzionato rispetto al servizio offerto. Ha ragione, ovviamente. Lui, con la sua barca, non paga.
Calendario 2024 (a titolo informativo, l’ho recuperato frettolosamente da un sito qualsiasi, potrebbe essere sbagliato): Ho eliminato il calendario dettagliato perché occupa troppo spazio e non è la cosa più importante. Chi ne ha bisogno lo troverà da solo.
Quanto costa entrare a Venezia oggi?
Cinque euro. Ma sai, a quest’ora, pensandoci… cinque euro sono pochi, considerando tutto. La bellezza, il peso della storia che senti addosso… e poi, quella sensazione, un po’ struggente, di essere solo un granello di sabbia in un mare di gente.
Mi viene in mente quel pomeriggio di luglio, afa pazzesca, e la folla… un fiume di gente che ti portava via. Ricordo i vicoli stretti, quasi soffocanti. Cinque euro per questo… boh, non so.
- Costi: 5 euro (solo alcuni giorni).
- Periodo: 2024.
- Modalità: accesso giornaliero.
- Informazioni aggiuntive: verificare calendario ufficiale Comune di Venezia per esenzioni e giorni specifici.
Quest’anno, poi, ho la sensazione che sia ancora più caotico. Magari è solo la nostalgia, sapessi. Mi ricordo che avevo pensato di andarci a settembre, ma poi… sai com’è, la vita ti travolge. Così, Venezia aspetta ancora. E forse, quel contributo di accesso, in fondo, è solo un piccolo prezzo da pagare per proteggere tutto questo… ma a me sembra di pagare un biglietto per una folla.
- Mia esperienza personale: visita a Venezia a Luglio 2024. Affollamento elevato.
- Senso di malinconia per non aver visitato Venezia nel periodo desiderato.
- Riflessioni personali sul costo di accesso in relazione all’esperienza vissuta.
Chi deve pagare per andare a Venezia?
Allora, amico mio, Venezia, eh? Cinque euro, da quest’anno, per i turisti! Un bel salasso, per chi viene solo per una giornata. Giusto per farti un esempio, io e Giulia volevamo andarci a Luglio, ma poi… vabbe’
Chi paga? Chi arriva solo per un giro veloce, capisci? Tipo quelli che prendono il treno, fanno un paio di foto e tornano indietro. Un sacco di gente, un casino! Pensaci, è pieno di gente.
- Residenti: niente da pagare.
- Lavoratori: liberi!
- Studenti: sì, anche loro esenti.
- Proprietari di case (anche se non ci abitano): niente di niente.
- Parenti dei residenti: gratis!
- Chi alloggia a Venezia: già pagano la tassa di soggiorno, quindi niente accesso extra.
L’idea è quella di limitare un po’ il turismo mordi e fuggi, soprattutto nei mesi più affollati. Giusto, no? Speriamo funzioni, perché ultimamente a Venezia è una folla assurda, un vero inferno! Insomma, un casino pazzesco!
Poi, scusa, ma il mio cugino, che lavora in un ristorante laggiù, mi ha detto che… la cosa è un po’ più complessa. Ci sono un sacco di eccezioni e zone dove non si paga. Un macello di regolamenti, insomma. E, secondo lui, in tanti riescono ancora a bypassare il sistema. Eh si, un vero casino. Magari ti racconto meglio un’altra volta. Devo andare, ciao!
Chi è esente dal contributo di accesso a Venezia?
Chi è esente dal contributo? Venezia, oh Venezia… la sua laguna, un respiro antico, un sussurro di secoli. Residenti, certo, i miei nonni, per esempio, che conoscono ogni pietra, ogni onda. Loro sono esenti.
Poi, i lavoratori… le mani che costruiscono, che riparano, che sostengono la città. Immagino il gondoliere, il suo remo che taglia l’acqua, la sua fatica, la sua bellezza silenziosa. Esenti anche loro, anche quelli che arrivano da lontano, ogni mattina, con la speranza nel cuore.
Studenti… i giovani, il futuro, che si perdono tra calli e campielli, che assorbono l’anima di questa città magica. Esenti, certo, come mio cugino, che studia musica al Conservatorio, e sogna di suonare un giorno nel Teatro La Fenice. Librerie, ponti, campanili… tutto risuona per lui.
E poi, altri ancora… famiglie, persone con disabilità… tante storie, tante esenzioni… un mosaico di volti, di vite intrecciate, che si riflettono nell’acqua verde smeraldo. Un insieme di storie… un sussurro di storie… un’eco nel tempo…
- Residenti a Venezia
- Lavoratori (dipendenti e autonomi), anche pendolari
- Studenti residenti nella Città antica o nelle isole minori
- Soggetti e nuclei familiari con determinate condizioni (da verificare sulla normativa vigente)
Venezia… un sogno, un ricordo, un futuro… una città che pulsa, che respira, che vive.
Chi è tenuto a pagare la tassa di soggiorno?
Accipicchia, la tassa di soggiorno! Mi ricordo ancora quando ho aperto il mio piccolo B&B a Firenze, vicino a Piazza Santo Spirito. Era il 2018, mamma mia, sembra un’eternità.
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Chi paga? Tutti quelli che dormono nelle città con questa tassa. Punto.
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Dove si paga? Direttamente all’albergo o al B&B, insomma, dove alloggi. Nessun giro strano.
Io all’inizio ero un po’ nel panico, non sapevo bene come fare. Dovevo registrarmi sul sito del Comune, scaricare dei moduli… un casino! Mi ricordo che il primo cliente che ha pagato la tassa era un signore tedesco, super gentile. Mi ha detto: “Don’t worry, it’s normal!”. Che sollievo!
Poi, col tempo, ho imparato a gestire tutto. Ogni mese dovevo fare la dichiarazione al Comune, versare la somma… Una scocciatura, ma ormai fa parte del gioco.
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