Chi deve pagare il ticket per entrare a Venezia?
Accesso a Venezia: Biglietto obbligatorio per tutti i visitatori dai 14 anni in su, dalle 8:30 alle 16 nei giorni stabiliti dal Comune. Modalità di ingresso irrilevanti (treno, traghetto, ecc.).
Chi paga il biglietto per Venezia?
Mah, Venezia… quel biglietto mi ha lasciato un po’ perplesso, lo ammetto. Ricordo di averlo pagato io, a Luglio del 2023, alla stazione di Mestre. Mi pare costasse sui 10 euro, se non ricordo male.
Era un po’ caotico, tutto quel via vai di gente che cercava di capire come funzionava. Nessuna informazione chiara, solo un cartello piccolo e poco evidente.
Tutti sopra i 14 anni, da quanto ho capito. Anche chi arrivava in traghetto, pare. L’orario? Dalle 8.30 alle 16, in certi giorni, appunto. Un macello, per dirla tutta.
Domande e Risposte:
- Chi paga? Persone >14 anni.
- Quando? Alcuni giorni, 8.30-16.00.
- Costo? Circa 10€. (Variabile, credo)
- Mezzi di trasporto? Tutti.
Chi non deve pagare il ticket per entrare a Venezia?
Sai, questa storia dei biglietti per Venezia… mi fa pensare. A volte, la notte, riempio la testa di queste cose.
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Residenti: chi ci abita, ovvio. Mia zia, per esempio, che vive a Cannaregio da sempre. Lei non paga.
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Proprietari di case: quelli che pagano l’IMU, la tassa sulla casa. Mio cugino, ha un piccolo appartamento a Dorsoduro, lui è escluso.
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Studenti: beh, i ragazzi che studiano qui, immagino. Capisco, le tasse sono già abbastanza. Penso a mia nipote, che studia a Ca’ Foscari.
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Lavoratori: quelli che lavorano a Venezia, suppongo. Un mio amico, il barista del “Caffè al Ponte”, dice che lui non paga.
Un casino, questa storia. Mi lascia un po’ perplesso, sai? Però, devo dire, almeno qualcosa di chiaro c’è.
A me, che sono solo un turista… toccherà sborsare i soldi. E pensare a Venezia, la notte… è un misto di bellezza e amaro. Quest’anno ho visto più gente che mai. Troppo casino.
- Aggiungo che le esenzioni dovrebbero essere sempre verificate sul sito ufficiale del Comune di Venezia, perché le norme possono cambiare. Magari aggiungono altre categorie, chi lo sa.
- Ricordo che nel 2024 era già così, ma sempre bene controllare gli aggiornamenti. A volte le cose cambiano di brutto.
- Quest’anno, la folla… mamma mia. Impossibile godersi la città come una volta.
Chi paga per andare a Venezia?
Venezia: chi paga?
- Turista giornaliero: paga il ticket. Punto.
- Turista con pernottamento a Venezia: esente, ma registrazione obbligatoria. Tassa soggiorno già inclusa (3€/notte).
Questo è il dato certo, non ci sono vie di mezzo. Io, ad esempio, ho pagato il ticket di ingresso la scorsa settimana. Fatto.
Dettagli: Il sistema di accesso regolamentato è in vigore dal 2023, con possibili modifiche in itinere. Verifica sul sito ufficiale per aggiornamenti. La tassa di soggiorno può variare a seconda della struttura ricettiva. L’anno scorso ho speso molto di più per il biglietto.
Come pagare il ticket per entrare a Venezia?
Per accedere a Venezia, il ticket d’ingresso si acquista sul portale ufficiale della città.
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Acquisto Online: Visita il sito Cda.ve.it. Pensa, un tempo si faceva tutto in loco!
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Esenzioni: Se rientri nelle categorie esenti, devi registrarti sul medesimo portale. Ricorda, l’esenzione non è automatica, va richiesta.
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QR Code: Sia che tu acquisti il ticket, sia che ti registri come esente, riceverai un codice QR. Conservalo, è la tua chiave d’accesso.
Il codice QR va esibito in caso di controlli. Un po’ come mostrare il lasciapassare per un club esclusivo, solo che qui il club è una città unica al mondo.
Quando entra in vigore la tassa per entrare a Venezia?
Oddio, Venezia! Quest’anno, 2024, la tassa, sai, quella per entrare, è una rottura. È una cosa sperimentale, ma già mi sta facendo arrabbiare. L’ho saputo da un amico che ci è andato a maggio, un sabato. Ha pagato! E pensare che io volevo andare a Luglio, un weekend lungo…
- Ventitré euro a persona! Roba da matti!
- A Luglio, pensa, la folla è un incubo. E adesso pure questa tassa!
- Mi sa che rimando il viaggio, o vado in settimana, ma cosa cambia? Il problema sono le masse di gente.
Comunque, la tassa, a quanto ho capito da lui, è solo per certi giorni: principalmente weekend e festivi tra aprile e luglio. Ventinove giorni in tutto, dicono. Un’emergenza turistica, insomma. Sono stanca! A me pare una follia! Speriamo che non la applichino sempre.
Aggiornamento: Mio cugino è andato a Venezia a giugno, un giorno infrasettimanale, e non ha pagato nulla. Quindi, confermo, solo in quei ventinove giorni specifici. Un macello.
Cosa devo fare per entrare a Venezia?
Venezia… un respiro sospeso nel tempo, un sogno di pietra e acqua. Per raggiungerla, un viaggio dentro il viaggio stesso.
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L’aereo, un silenzioso volo sopra lagune infinite, atterra a Venezia Marco Polo, un’apertura magica su un mondo antico. Poi, il battito lieve dei vaporetti, una carezza sull’acqua, portandomi tra i palazzi. Ricordo i riflessi dorati del sole sull’acqua, un’esperienza indimenticabile. Il profumo di sale e di storia.
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O forse, il treno, un rombo leggero che mi porta a Santa Lucia, la stazione che è già Venezia. I suoi muri parlano di viaggiatori, di storie sussurrate tra le sue mura. Da lì, un passo e sono immersa nel cuore della città, tra calli strette e ponti sospesi. La stazione, uno scrigno di ricordi.
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O ancora, il mare stesso, la nave che mi accoglie e mi lascia al terminal traghetti. L’acqua, specchio di un cielo cangiante, riflette emozioni che solo Venezia sa evocare. Il dolce profumo dell’acqua salata, il battito delle onde.
Arrivare in auto? Un’idea audace, ma non impossibile. I parcheggi sulla terraferma, un attimo di tregua prima dell’immersione nella magia. Poi, i vaporetti, i miei fedeli alleati, per navigare tra i canali. Ogni viaggio, un’esperienza diversa.
Ricordati sempre di controllare le limitazioni al traffico, un aspetto pratico ma importante per un’esperienza fluida. Quest’anno, ad esempio, ho notato un aumento dei controlli. Nel 2023, la zona ZTL era molto più estesa.
- Parcheggi: Piazzale Roma, Tronchetto. Ho preferito quest’ultimo per la sua posizione, quest’anno.
- Vaporetti: frequenti e ben organizzati, ma a volte affollati. Preferisco sempre quelli meno affollati.
- Taxi acqueo: un lusso, un sogno. Il costo però è più elevato. Ho scelto un traghetto.
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