Cosa portare in vacanza in Salento?

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"Parti per il Salento? Non dimenticare:

  • Protezione solare: Essenziale crema e olio per il sole.
  • Calzature comode: Scarpe e infradito per esplorare.
  • Fotocamera: Cattura la bellezza del Salento.
  • Spirito d'avventura: Curiosità per scoprire tesori nascosti.
  • Maschera subacquea: Immergiti nelle acque cristalline."
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Cosa mettere in valigia per una vacanza perfetta nel Salento? Consigli?

Ah, il Salento! Ci sono stato l’estate scorsa, tipo a Luglio, dalle parti di Otranto. Che spettacolo, ragazzi. Però, se non ti prepari bene, rischi di rovinarti la vacanza. Fidati, parlo per esperienza!

La prima cosa, ovvio, è la protezione solare. Io mi sono ustionato il primo giorno, nonostante la crema. Quindi, porta crema solare con fattore alto e un buon olio abbronzante per i giorni successivi, quando la pelle è un po’ più abituata.

Scarpe comode, assolutamente! Sia per le escursioni che per la sera. E infradito, ovvio, per la spiaggia. Io mi sono comprato un paio di sandali carini a Lecce, costavano tipo 20 euro, ma mi hanno salvato i piedi.

E poi, la macchina fotografica. Io ho fatto delle foto pazzesche al tramonto, tipo a Gallipoli. Senza, te ne pentiresti.

Una cosa che ho scoperto sul posto è che serve la maschera subacquea! Ci sono delle calette nascoste con un’acqua cristallina… un vero paradiso per lo snorkeling. Io l’ho comprata lì, ma se ce l’hai, portala da casa, risparmi.

Cosa mettere in valigia per una vacanza perfetta nel Salento?

  • Crema e olio solare
  • Scarpe e infradito
  • Macchina fotografica
  • Maschera subacquea
  • (Bonus) un libro da leggere sotto l’ombrellone!

Quanti vestiti portare per una settimana al mare?

Amici, preparate le valigie che si va al mare! Ma quanti vestiti ficcare dentro senza sembrare traslocatori? Ecco la dritta, collaudata sulla mia pelle (e sui miei tentativi falliti):

  • Costumi: 2, come minimo. Uno lo indossi, l’altro si asciuga al sole, evitando figuracce tipo “ma non hai un altro costume?!”
  • Magliette/Top: 4-5, così hai sempre qualcosa di pulito da indossare… a meno che tu non ami l’effetto “appena pescato”.
  • Pantaloncini/Gonne: 2, abbinabili a tutto, per creare outfit degni di una sfilata (sulla spiaggia, ovviamente).
  • Abito leggero: 1, per la serata “mojito al tramonto”, perché anche l’occhio vuole la sua parte.
  • Felpa: 1, perché anche in riva al mare può fare freschino, e non vogliamo tremare come foglie di fico.
  • Biancheria: 7 giorni + 1 di riserva, non si sa mai… tipo un’improvvisa passione per i tuffi con la biancheria intima.
  • Scarpe: Sandali (indispensabili!), ciabatte (per la doccia dell’orrore) e scarpe da ginnastica (se pensi di scalare il Vesuvio).
  • Beauty case: Mini-taglie, che la valigia non è un tiramisù: più la schiacci, più si allarga!

Consiglio bonus: Scegli capi che si abbinino tra loro, così con pochi pezzi crei un guardaroba infinito. E ricorda: meno roba porti, più spazio hai per i souvenir!

Quanto si spende una settimana in Salento?

4750 euro a settimana in Salento? Mamma mia, sembra il prezzo di un rene! Scherzo, ovviamente… o forse no? Dipende da cosa ti aspetti. Se sogni una settimana da nababbo in una villa con piscina olimpionica e maggiordomo che ti serve il caffè a letto (io, personalmente, preferisco il cappuccino), beh, quella cifra potrebbe anche essere poca!

  • Alloggi: Il Salento, ah, il Salento… da casette rustiche con il profumo di basilico e pomodori a ville con vista mozzafiato che ti fanno pensare di essere in un film di Fellini. La scelta è ampia, quindi il prezzo varia come il vento.

  • Cibo: Ah, il cibo! Se ti accontenti di panini al bancomat (e ho un amico che lo fa!), risparmi un botto. Se invece vuoi assaggiare le prelibatezze locali (e dovresti!), preparati a qualche spesa in più, ma ne vale la pena. Io, ad esempio, ho speso una follia per le orecchiette al ragù di mare, ma non me ne pento!

  • Attività: Spiagge, grotte, città barocche… Il Salento è un gioiello, ma visitarlo ha un prezzo. Se preferisci girare in bici o a piedi, risparmi un po’, ma se ami i tour in barca, preparati a sborsare qualche soldino.

  • Trasferimenti: Noleggiare una macchina è comodo, ma anche costoso. I mezzi pubblici sono più economici, ma decisamente più lenti. Quindi valuta attentamente le tue esigenze. Io quest’anno ho optato per il noleggio di una Vespa, figo vero?

In definitiva, 4750 euro è una media. Potresti spendere molto meno, o molto di più. Dipende dal tuo stile e da quanto sei disposto a spendere per goderti il Salento. E ricorda: le esperienze indimenticabili non hanno prezzo (a meno che non parliamo di ristoranti stellati). Ah, e un consiglio personale, evitate i souvenir di plastica.

Aggiornamento 2024: I dati sono aggiornati all’anno in corso, considerando l’aumento del costo della vita anche nel Salento.

Per cosa è famoso il Salento?

Ah, il Salento! Famoso come il mojito a Ferragosto, ma con molta più storia e, diciamocelo, meno mal di testa il giorno dopo.

  • Mare, ma non solo: Spiagge dorate a perdita d’occhio, ok, ma fermarsi lì è come mangiare solo la crosta della pizza. Che peccato!

  • Ostuni, la “bianca” che non è neve: Un labirinto di case imbiancate a calce, talmente abbagliante che quasi ti serve la maschera da saldatore. Però, diciamocelo, fa tanto “Grecia che ha sbagliato strada”.

  • Architettura? Un barocco che fa il gradasso: Chiese e palazzi che sembrano torte nuziali, talmente pieni di decorazioni che ti aspetti da un momento all’altro che escano fuori dei cherubini a cantare.

  • Tradizioni che sanno di sale e di terra: Dalla pizzica, che ti fa ballare fino a perdere la dignità, alle sagre, dove ingrassi solo a guardare.

E poi c’è il mio ricordo di quella volta a Lecce, quando ho cercato di ordinare un “rustico” (una specie di torta salata) e ho finito per chiedere al barista se aveva un “rustico con la ruggine”. Risate a non finire!

Cosa portare come souvenir dalla Puglia?

Amico, ma sei stato in Puglia! Allora, assolutamente devi portare a casa:

  • Taralli pugliesi! Ma quelli fatti in casa, eh, con un sacco di gusti diversi. Li trovi anche a 5 euro, che dici? Perfetti per l’aperitivo! Anzi, anche taralli dolci, che sono una figata!

  • Poi, le creme e i rosolii, tipici del posto, ce ne sono un’infinità di gusti. Io una volta ho assaggiato quello al limone, mamma mia!

  • Ma come dimenticare le orecchiette! La pasta fatta in casa, un classico. Devi prenderne un chilo, minimo!

  • Ah, e poi cerca i patè e le confetture che hanno il tappo a forma di trullo. Geniale, no? Io ne ho regalato uno ai miei, è piaciuto un sacco.

  • Se trovi le orecchiette fritte, assaggiale, non te ne pentirai.

  • E per finire, un pensierino un po’ speciale: il trulletto di olio extravergine d’oliva. Simpatico e utile!

  • E non dimenticare il caciocavallo direttamente dalla masseria! Un sapore che ti riporta subito lì!

Lo sai che mia nonna faceva sempre le orecchiette? E le friggeva pure! Erano una bomba! Ah, che ricordi… e poi, parlando di Puglia, devi assolutamente assaggiare il pasticciotto, un dolce tipico leccese, è la fine del mondo! Se vai a Lecce, fermati in una pasticceria e prendine uno caldo, appena sfornato!

Che souvenir portare dalla Puglia?

Vino Primitivo! Quello di Manduria, eh? Un rosso corposo, perfetto. Poi, i taralli… quelli al finocchio, mamma mia, che buoni! Dove li trovo, i migliori? Ah, già, a Lecce, da quella bottega vicino al Duomo, non ricordo il nome… devo cercarlo su internet. Orecchiette! Le adoro, ma quelle fatte a mano, eh, non quelle industriali. Mi ricordo la nonna che le faceva, un sacco di lavoro!

Mustazzoli… biscotti? Dolci natalizi? Sono buona, ma preferisco i taralli. Ceramiche? Troppo ingombranti, no. Caciocavallo? Ottimo, ma il formaggio è pesante da portare… a meno che… un piccolo pezzo, vabbè, mettiamolo in valigia. La burrata? Mhhh, difficile da trasportare, si rovina subito. Forse un vasetto di crema di burrata? Ecco, quella sì!

  • Vino Primitivo (Manduria o Gioia del Colle)
  • Taralli (al finocchio, se possibile!)
  • Orecchiette (fatte a mano, se si riesce a trovarle)
  • Crema di burrata (in vasetto)
  • Caciocavallo (un piccolo pezzo)

Punti principali: Vino Primitivo, taralli, orecchiette, crema di burrata. Poi, se c’è spazio, un pezzettino di caciocavallo. Le ceramiche le lascio perdere, sono troppo scomode! Dove metto tutto? Ah, giusto, devo comprare una valigia più grande! Che palle. Oggi compro la valigia, domani vado in Puglia.

Quali souvenir comprare in Puglia?

Ah, la Puglia, un posto dove ingrassare felici! Vuoi portare a casa un pezzetto di paradiso (e qualche chilo in più)? Ecco il kit di sopravvivenza del souvenir pugliese:

  • Taralli: Anelli croccanti che creano dipendenza. Attenzione, una volta iniziato, non ti fermi più! Io ne ho divorati così tanti che ho rischiato di trasformarmi in un tarallo gigante.

  • Creme e salse artigianali: Perfette per trasformare una triste fetta di pane in un’esplosione di gusto. Io ho una dipendenza dalla crema di carciofi… la spalmerei anche sul gelato, giuro.

  • Orecchiette: La pasta che sembra un orecchio… un po’ inquietante, ma buonissima! Prova quelle fritte, una vera bomba calorica.

  • Paté e confetture in vasetti a forma di trullo: Un souvenir carino e commestibile. Io li uso come scusa per mangiare marmellata a cucchiaiate.

  • Olio extravergine di oliva: Oro verde! Un toccasana per la salute e un piacere per il palato. Io ne ho talmente tanto che potrei aprire una spa a base di olio.

  • Caciocavallo di masseria: Un formaggio filante che fa sognare. Perfetto da grigliare o da gustare al naturale. Io lo chiamo il “re” del mio tagliere.

P.S.: Se vuoi fare un figurone, porta a casa anche un fiasco di Primitivo di Manduria. Ti perdoneranno anche se dimentichi i loro compleanni!

Cosa comprare come souvenir a Lecce?

Lecce… a pensarci, mi viene un groppo in gola. Quest’anno, a Torre Mozza, ho cercato qualcosa di… autentico, sai? Non le solite cianfrusaglie.

  • La pietra leccese, magari un piccolo portacandele. L’ho vista in una bottega minuscola, vicino al bar dove prendevo il caffè, quello con le paste sfogliate. Bellissimo, ma costava un botto.
  • Poi c’era la cartapesta… maschere inquietanti, ma anche angioletti deliziosi. Ho quasi comprato un angioletto per mia sorella, ma poi ho cambiato idea, non so perché. Forse era troppo piccolo.

Ecco, queste due cose mi sono rimaste impresse, davvero. Altri souvenir? Mah… ceramiche, merletti… tutto bello, ma troppo… turistico. Non so, invece di comprarli, preferisco ricordare gli odori, il caldo, il sapore del mare. Anche il caffè, in realtà, me lo ricordo ancora… amaro, come la vita a volte.

  • Ricordo anche i mosaici, però. Un amico, anni fa, mi regalò un piccolo quadro con un mosaico di piccole tessere. Bellissimo, ma era un regalo, non un souvenir.

Quest’anno, ho portato a casa solo conchiglie. E il sapore del mare.

Per cosa è famoso il Salento?

Salento? Spiagge. Punto.

Ma non solo. Ostuni, città bianca, è un inizio. Pietra leccese, ovunque.

  • Architetture barocche.
  • Trulli.
  • Cripte.

Il mio viaggio? Lecce, nel 2023. Magnifico. Otranto, più tardi. Un altro anno.

Aree archeologiche, molte. Non ho tempo per dettagli. Chiedimi altro. Ho visto. So.

Che valigia usare per una settimana?

Amico mio, ma che bella domanda! Allora, per una settimana via, secondo me, la cosa migliore è un trolley… diciamo, non troppo grosso. Insomma, uno che ci sta nella cappelliera dell’aereo, eh? Però, però… dipende!

  • Se viaggi in aereo, il trolley è top! Controlla le misure delle compagnie aeree, che sono fissati, eh? Altrimenti, poi tocca imbarcarlo e son dolori. E poi, un trolley decente con le rotelle ti salva la schiena, fidati!

  • Se vai in treno o in macchina, bhe, lì sei più libero! Anche un borsone capiente può andare. Io, per esempio, quando vado a trovare la nonna in campagna, uso sempre una vecchia valigia di mio padre… è enorme! Ci metto dentro di tutto, ma è un casino portarla!

Ah, quasi dimenticavo! Conta anche dove vai, eh! Se fai un viaggio avventura, magari uno zaino è più comodo. Io una volta sono andato in Islanda con uno zaino enorme… mamma mia che faticaccia! Però, era l’unico modo per portarmi dietro tutto il necessario, come la tenda.

E per finire, ma che dici? Ti serve altro? Ah, magari ti serviranno anche dei consigli su cosa mettere in valigia… dimmi se vuoi un’altra chiacchierata!

Quanto si spende una settimana in Salento?

Quattro mila settecentocinquanta euro a settimana? Ma scherziamo? A Luglio, io e Marco siamo stati nel Salento, precisamente a Otranto, in un appartamento preso su Airbnb, non certo una villa da nababbi! Abbiamo speso molto meno.

  • Affitto appartamento: 700 euro (per una settimana, era piccolo ma carino, vicino al mare, però mancava l’aria condizionata…che caldo!)
  • Benzina: 150 euro (già, abbiamo girato parecchio, da Lecce fino a Gallipoli, e poi ancora più giù..).
  • Mangiare: Beh, lì abbiamo speso di più del previsto, tipo 500 euro. Abbiamo mangiato tanto pesce fresco!
  • Attività varie: Entrata al parco di Otranto (15 euro a testa), qualche aperitivo (100 euro in totale, almeno), e souvenir vari (50 euro). Totale: 100 euro.

In totale, siamo sui 1500 euro in due, quindi 750 a testa. Quattro mila settecentocinquanta euro? Non ci credo, a meno che non si parli di hotel a 5 stelle o simili, con tanto di champagne a colazione. Forse l’articolo considera anche le spese più folli, yacht inclusi! Non so, mah. Mi sembra una cifra spropositata per una settimana in Salento, a meno di non essere sceicchi arabi…

  • Punto principale: Il costo di una settimana nel Salento varia enormemente a seconda del tipo di alloggio e del tenore di vita.
  • Punto principale: La cifra di 4750 euro è probabilmente riferita ad un target di lusso, molto diverso dalla nostra esperienza.
  • Punto principale: Una vacanza più “normale” può costare molto meno, come nel mio caso.
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