Qual è il piatto più buono della Puglia?

Cosa si mangia a Bari street food?

Sai, a Bari… la notte ti prende per mano e ti porta in quei vicoli stretti, profumati di mare e di fritto. E il cibo di strada, beh, quello è un’altra cosa. Un’emozione.

• La focaccia, calda, appena sfornata. Quella di mio zio Nicola, a due passi da Piazza Mercantile, è imbattibile. Un profumo che ti stordisce, un sapore che ti rimane addosso per ore.

• Poi i panzerotti. Un classico, eh? Ma a Bari non è solo un panzerotto. È un’esperienza. Ricordo ancora quello che ho mangiato l’anno scorso vicino al Teatro Petruzzelli, ripieno di pomodoro e mozzarella, croccante fuori e filante dentro. Un orgasmo.

• Le popizze. Piccole, rotonde, fritte… semplici, ma così buone. Quasi un peccato di gola. Non è che le mangi tutti i giorni, eh, ma quando le trovi, è pura felicità.

• Le sgagliozze? Una bomba di sapore. Patate grattugiate, fritte, condite… semplici, ma irresistibili. Quelle vicino al porto… mmmh… Che ricordi!

• Il pesce crudo. Non ci sono parole. Un’esperienza sensoriale. Il sapore del mare, puro, intenso. Ricordo una sera d’estate… sulla spiaggia di Pane e Pomodoro… una meraviglia. Questo però non è sempre street food, eh, a volte lo trovi solo in posti particolari.

Quest’anno, ahimè, ho avuto meno tempo per esplorare come vorrei… la vita, sai… Ma i sapori, quelli, li ho impressi nella memoria. E mi accompagnano ancora nelle notti come questa.

Quali sono i ristoranti stellati in Puglia?

Puglia, costellazione di sapori. Ecco i fuochi che brillano:

• Carovigno:Dissapore (Andrea Catalano). Novità che taglia.
• Conversano:Pashà. Classico che non cede.
• Lecce:Bros. Provocazione audace. Primo Restaurant. Essenziale.
• Manduria:Casamatta. Radici profonde.
• Peschici:Porta di Basso. Mare, roccia, destino.
• Putignano:Angelo Sabatelli. Istinto puro.
• Savelletri:Due Camini. Eleganza senza tempo.

Ogni stella, un racconto. Ogni piatto, un’ossessione.

La Puglia non si limita a questo elenco. Dietro ogni nome, una storia di sacrificio, ricerca, passione. La guida Michelin non è legge, ma una bussola. Esplorate, perdetevi, giudicate. Il gusto è personale. Non ho mai amato il Bros, troppo “concettuale” per il mio palato. Preferisco l’onestà brutale di una trattoria sperduta, un segreto sussurrato da un pescatore.