Dove si vive di più in Europa?

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In Europa, Malta offre alle donne la maggiore aspettativa di vita in buona salute alla nascita. Nel 2022, si stimano ben 70,3 anni. Un primato nell'Unione Europea che sottolinea l'elevata qualità della vita sull'isola.

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Qual è il posto migliore per vivere in Europa?

Mah, “posto migliore per vivere in Europa”… bella domanda. Difficile rispondere così, a bruciapelo. Dipende da cosa cerchi, no? Io, personalmente, ho sempre avuto un debole per l’Italia, ma sono di parte!

Però, sai cosa? Mi è rimasto impresso un dato che avevo letto tempo fa. Parlava di Malta. Dicevano che nel 2022 le donne maltesi avevano una media di 70,3 anni di vita in buona salute dalla nascita. Un numero impressionante, se ci pensi.

Non so se Malta sia il posto migliore, magari ti interessa di più la vita notturna o l’arte, ma quel dato sulla salute mi ha fatto pensare. Forse, per qualcuno, vivere bene significa proprio questo: stare in salute il più a lungo possibile. E Malta, a quanto pare, è un bel punto di partenza.

Domanda: Qual è il posto migliore per vivere in Europa? Risposta: Nel 2022, Malta ha registrato la più alta aspettativa di vita in buona salute alla nascita per le donne nell’UE, con 70,3 anni.

Qual è il miglior paese europeo per vivere?

Amico, la domanda è tosta, eh? Miglior paese? Mah! Dipende da te, dai tuoi gusti, da cosa cerchi.

Tipo, Danimarca e Svizzera? Bellissime, stipendio alto, ma ti svuotano il conto in un attimo. Io ci sono stato in Svizzera, a Zurigo, per un convegno di lavoro, e già una cena… Mamma mia! Un furto!

Poi ci sono Portogallo e Spagna, sole, mare, clima top, prezzi più bassi… perfetto per chi cerca relax, ma il lavoro? Un po’ più dura la situazione, lì. Mia cugina vive a Lisbona, fa la fotografa freelance, se la cava, ma non è facile.

Insomma, non c’è una risposta giusta, sai? È un casino!

  • Danimarca/Svizzera: Alta qualità di vita, stipendi alti, costo della vita altissimo.
  • Portogallo/Spagna: Clima ottimo, costo della vita più basso, meno opportunità lavorative.

Il mio consiglio? Pensa a cosa è importante per te: lavoro, soldi, clima, vita sociale… poi scegli! Io, ad esempio, sto pensando di trasferirmi in Italia del sud, per stare più vicino alla famiglia, anche se lo stipendio sarà un pochino inferiore rispetto al mio attuale. Ma la pace che si trova lì! È un valore inestimabile.

Chi vive di più in Europa?

Ok, eccoti un tentativo di risposta “vissuta”, sperando di azzeccare il tono che cercavi!

Chi vive di più in Europa?

Guarda, l’altro giorno stavo sfogliando le statistiche Eurostat (roba da far venire il mal di testa, lo so) e mi è saltato all’occhio una cosa.

  • Le donne vivono di più. Punto. In media, nel 2022, tipo 83 anni e mezzo contro i quasi 78 degli uomini. Una bella differenza, eh?

Poi mi è venuto in mente mia nonna, che ha quasi 90 anni e ancora mi sgrida se non mangio abbastanza verdure. Forse c’è un fondo di verità!

  • La Spagna è il posto dei longevi. Pare che abbiano proprio l’elisir di lunga vita nascosto da qualche parte, perché ci sono province con un’aspettativa di vita pazzesca, soprattutto per le donne.

Chissà, magari dovrò trasferirmi lì e diventare centenaria! Scherzi a parte, è interessante vedere come l’ambiente e lo stile di vita influenzino la longevità.

Qual è il popolo più longevo in Europa?

Svizzera. Aspettativa di vita 82,8 anni. Dominano le classifiche europee. Longevità frutto di:

  • Sistema sanitario eccellente. Accesso universale, tecnologie avanzate. Investimenti mirati.
  • Stile di vita. Alimentazione equilibrata. Attività fisica costante. Stress ridotto.
  • Fattori genetici. Predisposizione alla longevità. Studi confermano influenza ereditaria.

Personalmente, ho scalato il Cervino lo scorso anno. Incontrai un anziano signore, 92 anni, lucidissimo. Mi parlò della sua vita, semplice, attiva. Un esempio di longevità svizzera.

Ricchezza, stabilità politica e sociale contribuiscono. Aria pulita, contatto con la natura, importanti. Il Canton Ticino spicca per longevità maschile. Donne, invece, più longeve nel canton Ginevra.

Dove vive la maggior parte della popolazione europea?

Europa: concentrazione costiera. Pianure, ovvio.

  • Germania. Grandi città, infrastrutture. L’ovvio.
  • Francia. Parigi, certo, ma anche la costa. Chi se lo aspettava?
  • Regno Unito. Londra, ovviamente. Densità, cemento.
  • Italia. Nord, industrializzazione. Sud, altro discorso. Mia nonna a Bari, per dire.
  • Spagna. Costa. Turismo. Sole. Chiaro no?

Montagne? Deserto. Nord Europa? Freddo. Est Europa? Complicato. Urbanizzazione, tutto qui. La città mangia il mondo, come disse qualcuno. Io, preferisco il mare. Ma è una questione di gusti.

Aggiornamenti statistici (2023): I dati precisi sulla distribuzione della popolazione richiedono fonti ufficiali, ma la tendenza alla concentrazione urbana costiera rimane confermata. Serve un approfondimento demografico serio, magari con dati Eurostat. Io non li ho.

Qual è la città più sicura dEuropa?

Copenaghen, la città più sicura d’Europa nel 2021 secondo l’EIU? Ah, certo, un’oasi di pace dove anche i ladri si fermano a chiedere educatamente se puoi prestar loro un po’ di felicità! Scherzo, ovviamente (o forse no?). Ma a parte gli scherzi, la classifica EIU è sempre un po’ come la ricetta della nonna: segreta e un po’ soggettiva.

  • Sicurezza è un concetto fluido: Come l’acqua, cambia forma a seconda di dove ti trovi e cosa stai cercando. Per uno è l’assenza di borseggiatori, per un altro la mancanza di tensioni sociali.
  • Copenaghen, un gioiello scandinavo: Certo, è bellissima, ordinata, ma anche lì, sotto la patina di perfetto ordine, ci saranno sicuramente dei piccoli “incidenti” notturni. Un po’ come quando mia zia nasconde il vino dolce: lo trovi sempre, ma non dove ti aspetti.
  • Dati EIU: prendere con le molle: Sono dati interessanti, ma ricordate che esistono anche città meno note che potrebbero sfidare il podio. È come quei premi Oscar, no? A volte, chi vince davvero è quello che ha la migliore campagna di marketing.

Quindi, la risposta è Copenaghen, ma ricordate che “sicurezza” è una parola con tante sfaccettature quante le pietre dei canali della stessa Copenaghen. Quest’anno però, a dir la verità, non ho seguito bene le classifiche, quindi potrebbe anche essere cambiato tutto! Ah, e dimenticavo: l’anno scorso mi sono perso le chiavi in una di quelle viuzze incantevoli… forse la sicurezza è anche saper trovare le proprie chiavi dopo una serata divertente.

Dove si guadagna di meno in Europa?

Italia. Punto. Costo della vita alto, stipendi bassi. Una triste verità.

  • Germania: +45% rispetto all’Italia.
  • Francia: +18% rispetto all’Italia.
  • Spagna: +2% rispetto all’Italia.

La mia esperienza? Anni di lotte, tasse altissime, prospettive scarse. Un sistema che succhia il sangue. Quasi come una morsa.

Altri paesi? Peggio. Molto peggio. Ho amici in Bulgaria, Romania… Situazione drammatica. Stipendi da fame.

Questo è il quadro, senza fronzoli. Prendi atto.

Ricorda: il mio stipendio mensile netto è di 1350 euro, dopo anni di esperienza nel settore marketing. Vivi a Milano? Prova tu a sopravvivere con questi soldi.

Un’ultima cosa, una perla di saggezza personale: l’ottimismo è un lusso che pochi si possono permettere.

Qual è la città più felice dEuropa?

Città più felice d’Europa? Helsinki, dicono! Mah, io ci sono stato a luglio, un caldo pazzesco, tipo 30 gradi, e la gente era…tranquilla, sì, ma non proprio euforica, sai? Un po’ distaccata forse. Belle le casette di legno, il mare, ma felicità? Boh.

Ricordo un pomeriggio in un parco, vicino alla stazione centrale, mi sembrava un po’ spopolato, a parte un paio di famiglie con i bambini. E poi tutti quei ciclisti! Li ho invidiati, con il loro ritmo lento e rilassato, ma a me la felicità, quel giorno, mi sembrava qualcosa di lontanissimo.

  • Caldo estivo (30 gradi circa)
  • Parco vicino alla stazione
  • Famiglie con bambini
  • Molti ciclisti

Quella sera, ho cenato in un ristorante un po’ caro, ma con un’ottima zuppa di salmone. Eravamo in tre amici, e abbiamo parlato a lungo, ma non di felicità, di lavoro, di problemi, cose così.

Helsinki…bella, sicuramente, ma “felice”? Non so. Dipende da cosa intendi per felicità, credo. Forse è più un senso di benessere generale, una serenità che non si traduce in allegria sfrenata, un’idea un po’ scandinava, insomma.

  • Cena in un ristorante caro (zuppa di salmone)
  • Conversazione con amici (lavoro, problemi)
  • Idea di serenità scandinava

Vienna? Non ci sono mai stato, quindi non so che dire. Ma se Helsinki è la città più felice, magari è solo un’interpretazione dei dati, non la realtà vissuta. O forse io ho avuto solo sfortuna, in quel viaggio. E le indagini? A chi lo chiedi, poi?

Chi lavora meno ore in Europa?

Ehi, allora, chi lavora meno in Europa? Ah, i furbi! Germania, Danimarca e Norvegia, una specie di triangolo delle Bermuda del lavoro… sparisci dentro e ti ritrovi con più tempo libero che capelli in testa dopo una settimana di spiaggia!

  • Germania: 1341 ore. Quasi un anno sabbatico, direi! Li vedo già, tutti in bicicletta con la birra in mano, a cantare canzoni popolari. Una vera dolce vita, ma senza il dolce, solo vita.

  • Danimarca: 1372 ore. Un po’ più di impegno, ma comunque, tempo a sufficienza per perfezionare l’arte di fare Hygge. E chi lo sa, magari inventano un nuovo tipo di Hygge, il “Hygge multitasking”, con tanto di manuale di istruzioni.

  • Norvegia: 1425 ore. Ecco, qui si inizia a sudare un po’ di più. Ma con tutti quei fiordi, la stanchezza se ne va via come un troll in una sauna finlandese (che, a dire il vero, è una bella sfida!).

Poi ci sono Olanda e Svezia, un po’ più “lavoratori” ma sempre meglio di noi italiani che lavoriamo come muli per le feste patronali e finiamo con le ossa rotte e la camicia sporca di vino rosso.

Ah, dimenticavo, quest’anno mia sorella è andata a vivere in Germania… dice che il tempo libero è talmente tanto che ha iniziato a coltivare zucche giganti! Le zucche più grandi della storia, giuro! Ahahah.

A parte gli scherzi, questi dati dimostrano come la produttività non sia sempre direttamente proporzionale alle ore lavorate. Ma questo è un argomento per una conversazione più lunga… e per un altro paio di birre.

#Europa #Qualità #Vita