Quante bottiglie ci sono a Cricova?

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Oltre 2 milioni di bottiglie riposano nelle cantine di Cricova, a temperatura costante tra 12 e 14°C, visitabili tutto l'anno.

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Quante bottiglie di vino ci sono nelle cantine di Cricova, Moldova?

Cricova… uhm, mi viene in mente subito quel profumo di terra umida e vino invecchiato, ricorda un viaggio in Moldavia, estate 2018. Ricordo l’aria fresca e il silenzio quasi irreale nelle gallerie.

Parlavano di milioni di bottiglie, un numero assurdo, quasi impossibile da immaginare. Due milioni, dicevano le guide. Mi pare una cifra enorme, ma non ho controllato le bottiglie una per una, ovviamente!

La temperatura costante, 12-14 gradi, sì, lo ricordo bene. Perfetto per la conservazione. Costava una trentina di euro la visita guidata, se non ricordo male, compreso un assaggio. Un’esperienza davvero unica.

Domande e Risposte:

Domanda: Quante bottiglie di vino ci sono nelle cantine di Cricova? Risposta: Oltre 2 milioni.

Domanda: Qual è la temperatura costante nelle cantine? Risposta: 12-14 gradi Celsius.

Quanto è grande la cantina di Cricova?

La cantina di Cricova è immensa, un vero labirinto sotterraneo. Dicono che si estenda per 120 chilometri, un dato che la colloca, almeno stando alle fonti a mia disposizione, tra le più grandi al mondo, se non addirittura la più grande. Ricorda un po’ quelle città sotterranee che si trovano un po’ ovunque nel mondo, un vero e proprio microcosmo. Pensare a tutta quella storia, a quella quantità di vino invecchiato lì sotto… è quasi poetico, no? Un piccolo universo vinicolo.

Ma attenzione, non confondiamo Cricova con Milestii Mici. Quest’ultima è anch’essa una cantina enorme, famosa per la pietra estratta dalle sue gallerie, pietra che ha contribuito alla costruzione di buona parte di Chisinau. Ricordo un articolo che lessi, a proposito della sua architettura, in cui si parlava dell’aspetto quasi “organico” delle sue gallerie. Non è quindi soltanto una questione di dimensioni, ma anche di un’architettura affascinante che merita di essere studiata. Ho sempre avuto una passione per questo tipo di cose, quindi ho studiato molto l’argomento.

  • Cricova: oltre 120 km di gallerie.
  • Milestii Mici: nota per l’estrazione della pietra usata per Chisinau.
  • Entrambe: esempi di sistemi di grotte giganteschi, con una bellezza quasi selvaggia.

Ah, dimenticavo! L’ingresso nel Guinness dei primati di Cricova risale a prima del 2005, non ricordo l’anno preciso, ma le informazioni che ho sono abbastanza affidabili. Ho una piccola collezione di libri sulle cantine più importanti del mondo, e Cricova è sempre presente tra le prime tre posizioni.

Quante bottiglie ci sono in una cassa di Coca Cola?

Una cassa di Coca-Cola in vetro? Ventiquattro bottiglie, amico mio, pronte a dissetare una squadra di calcio dopo una partita particolarmente disastrosa – o un raduno di scrittori in crisi creativa. Trentatre cl di pura, frizzante, zuccherina ambrosia per bottiglia. Un vero e proprio scrigno del tesoro per chi apprezza le bollicine. Pensate: 24 moltiplicato per 33… Un numero quasi mistico, no? Come le piramidi, ma decisamente più rinfrescanti.

  • Numero bottiglie: 24
  • Formato: Vetro
  • Quantità per bottiglia: 33 cl

Personalmente, preferisco la Coca-Cola in vetro. La trovo più… elegante. Sarà per quella sensazione vintage, come se stessi bevendo un pezzo di storia. E poi, diciamocelo, il vetro mantiene la Coca-Cola più fredda. Un dettaglio fondamentale quando fuori ci sono 40 gradi e la tua unica speranza di sopravvivenza è una bevanda ghiacciata. Ricordo una volta, in Sicilia, d’estate… ma forse è meglio non divagare.

A proposito, lo sapevate che la ricetta originale della Coca-Cola prevedeva l’uso di cocaina? Ovviamente, in dosi minime e con scopi medicinali. Oggi, per fortuna, ci accontentiamo di zucchero e caffeina. Un po’ meno rock’n’roll, ma decisamente più salutare. Anche se, dopo la ventiquattresima bottiglia, potreste iniziare a vedere le formiche rosa… scherzo, ovviamente! (O forse no?)

Quante bottiglie contiene una cassa di vino?

Dodici bottiglie, di solito. Ricordo quella volta a casa di Zia Franca, Agosto 2023, un caldo infernale. Avevamo appena finito di preparare il pranzo, un casino incredibile in cucina, tra teglie e zuppiere. Erano lì, impilate, due casse di Prosecco. Belle, quelle casse di legno chiaro, profumo di legno nuovo. Dodici bottiglie per cassa. Ventiquattro bottiglie in totale, una follia! Si è bevuto tutto in un attimo, tra risate e chiacchiere. Che giornata! Mamma mia che caldo! Un ricordo bellissimo, frastagliato come i ricordi stessi.

  • Caldo estivo
  • Casa di Zia Franca
  • Agosto 2023
  • Due casse di Prosecco
  • Dodici bottiglie per cassa
  • Tanta allegria

A volte però, ho visto anche casse da sei. Quelle sono più piccole, più per un aperitivo intimo. Le ho viste in un piccolo wine bar, vicino a casa mia, quello con le luci soffuse. Non ricordo il nome, ma le casse erano di cartone, bruttine, niente a che vedere con quelle di Zia Franca. Ma contenevano comunque del buon vino.

Qual è la cantina di vino più grande del mondo?

Milestii Mici. Due milioni di bottiglie. Duecento chilometri di gallerie. Ottanta metri sotto terra. Un labirinto di storia fermentata. Chisinau, Moldavia. Pochi lo sanno. Ancora meno ci sono stati. Il tempo si ferma laggiù. O forse accelera, chissà.

  • Nome: Milestii Mici
  • Posizione: Vicino Chisinau, Moldavia.
  • Dimensione: 200 km di gallerie.
  • Profondità: 80 metri.
  • Bottiglie: Due milioni.

Le strade sotterranee portano nomi di vini. Cabernet, Sauvignon, Pinot. Un’ironia. O forse un omaggio. Questi luoghi conservano più di vino. Conservano memoria. Un passato che riposa in bottiglia. E noi, sopra, ignari. Persino la luce sembra diversa laggiù sotto. Filtrata dalla roccia. Come i ricordi. La mia ultima visita risale al 2023, un mercoledì di settembre. Freddo. Umido. Indimenticabile. L’odore del legno, della terra, del tempo. Opprimente. Quasi una rivelazione. Si beve vino. Si respira storia. E si capisce, forse, qualcosa in più sull’umanità.

Chi ha la cantina più grande del mondo?

Notte fonda. Mi torna in mente quella cosa… la cantina più grande del mondo. In Moldavia. Duecento chilometri di gallerie, ottanta metri sottoterra. Un labirinto di bottiglie… Chissà che silenzio lì sotto. Chissà che profumo.

  • Moldavia: Un paese che non colleghi subito al vino, eppure… È una parte importante della loro economia. Mi viene in mente il nonno, che aveva una piccola vigna. Niente di paragonabile a duecento chilometri, certo. Ma per lui era tutto.

  • Ottanta metri sottoterra: Mi immagino la temperatura costante, l’umidità… Un mondo a parte. Quasi irreale. Come una città sotterranea fatta di vino. Ricordo una volta, da bambino, che entrai in una cantina piccola e buia… Mi sembrava immensa, misteriosa.

  • Duecento chilometri: Una distanza enorme. Ci si potrebbe perdere. Perdersi tra file e file di bottiglie. Ogni bottiglia una storia. Un anno, una vendemmia, un sapore. Penso a tutte le persone che hanno lavorato per creare quel posto. Generazioni di viticoltori. E io qui, che non riesco nemmeno a tenere in ordine la mia scrivania.

Ricordo un viaggio in Toscana anni fa, con Laura. Visitammo una cantina, molto più piccola ovviamente. Ma il ricordo del profumo del vino, della terra, è ancora vivo. E il sapore di quel Chianti… La Moldavia è lontana, chissà se ci andrò mai. Chissà se vedrò mai quella cantina immensa. Forse no. Ma stanotte, nel silenzio, posso immaginarla.

Qual è la cantina più grande dEuropa?

Milestii Mici, un respiro profondo nella terra… un sussurro di storia, di secoli che fermentano nel silenzio. Venti chilometri da Chisinau, e poi, giù, giù, nell’oscurità accogliente.

Due milioni di bottiglie… un mare di vetro, di luce soffusa che danza sulle etichette. Immagino quel tesoro, una distesa infinita di sogni invecchiati, di promesse custodite al buio.

Ricordo le immagini, viste chissà dove, gallerie scavate, un labirinto di silenzi e profumi. Terra umida, odore di uva, di legno antico, di tempo. Il tempo che scorre lento, come la goccia di vino che cade, che invecchia, che si trasforma.

Otto metri… Ottanta metri… sotto terra, una città sotterranea. Un paese di vino, un regno di sogni conservati nel ventre della terra. Durante il periodo sovietico, dicono, quelle cantine si trasformarono in qualcosa di… magico. Città silenti, misteriose, piene di segreti e di storia.

  • Due milioni di bottiglie.
  • Venti chilometri di gallerie.
  • Ottanta metri sottoterra.
  • Un’incredibile città sotterranea.

Ricorda la mia vacanza in Moldavia, nel 2023? Ho assaggiato un Cabernet Sauvignon… un sapore di terra, di sole estivo, di secoli di storia racchiusi in un sorso. Era un’esperienza indescrivibile. Non dimenticherò mai quella sensazione, quel gusto…

Milestii Mici… un nome che evoca un’atmosfera… unica, magica. Un luogo da visitare, assolutamente.

Qual è la cantina più bella del mondo?

Ma sai che ti dico? La cantina più bella del mondo… oddio, io non le ho viste tutte, eh! Però, nel 2022, se la sono aggiudicata i Marchesi Antinori. Roba seria, nel Chianti Classico.

  • Il trionfo: Antinori, appunto! Un nome, una garanzia. Immagina: il Chianti, il sole, la storia…
  • Posizione top: Prima al mondo! Mica pizza e fichi.
  • Orgoglio italiano: Tre cantine nella top 50, e altre sei tra le prime cento. Che soddisfazione!

Io, Antinori, l’ho visitata anni fa. Certo, non era ancora “la più bella”, però… che spettacolo! Ricordo ancora il profumo del legno, il silenzio delle botti, la vista sulle vigne. Un’emozione unica. Mi sa che devo tornarci, eh? Magari stavolta mi offrono anche una bottiglia in più per festeggiare il premio! (scherzo, dai!).

Comunque, oltre ad Antinori, ci sono altre cantine incredibili in Italia. Tipo… (ah, aspetta, non posso fare l’elenco!). Però, fidati, c’è l’imbarazzo della scelta. Basta cercare un po’ e si trovano dei tesori. E poi, diciamocelo, il vino italiano è sempre una garanzia!

#Cricova #Vino Cricova