Quanto costa una giornata sulla neve?

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Il costo di una giornata sulla neve varia. Skipass europei dipendono dall'ampiezza del comprensorio: esempi come Val D'Isère/Tignes (300km) costano di più rispetto a Pila (70km). Un pass giornaliero può arrivare a €40, mentre 6 giorni di sci costano mediamente tra €250 e €300. Il prezzo dipende dalla località e dalla stagione.

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Quanto costa un giorno sulla neve: prezzi skipass e spese varie?

Cavolo, quanto costa una giornata sulla neve? Difficile dirlo con precisione, dipende da mille fattori!

Ricordo una gita a Pila, in Valle d’Aosta, a Gennaio 2023. Lo skipass giornaliero mi costò 42 euro, se non ricordo male.

Il prezzo varia tantissimo, da località a località. Val D’Isère, ho visto prezzi folli online, ma non ci sono mai stato. Dipende dalle dimensioni del comprensorio sciistico, e dalla stagione. Alta stagione, prezzi alti!

Per sei giorni a Pila, un amico spese circa 280 euro per lo skipass. Ma questo non include pranzo, noleggio attrezzatura, benzina…

Insomma, un giorno sulla neve… difficile dare un numero preciso. Tra skipass, pranzo, magari un vin brulè, si arriva facilmente a 100 euro, a persona. Ma poi dipende. Da dove vai, da cosa fai. Un casino!

Domande e Risposte (per SEO):

  • Costo skipass giornaliero: Variabile, dipende dalla località.
  • Costo skipass 6 giorni: Circa 250-300€. (variazioni possibili)
  • Fattori prezzo: Dimensioni comprensorio, stagione, località.

Quanto costa una giornata in montagna?

Allora, mi chiedevi quanto costa una giornata in montagna? Beh, guarda, dipende un sacco! Però diciamo che la tariffa base, quella che minimo minimo ti chiedono, è di circa 370 euro. Ma non è finita lì!

  • Prezzo base: 370 euro, occhio!
  • Lunghezza, impegno e difficoltà : Più la via è lunga, difficile e faticosa, più sale il prezzo. È ovvio, no?

Poi, i prezzi, che ne so, magari sono pure fissi per certe salite. Dipende dalla guida, dal rifugio… Un casino! Ah, una volta ho sentito dire di un tizio che ha speso una follia per fare il Monte Bianco! Boh, io mi accontento delle colline qui vicino. Se vai in posti come la Marmolada, preparati a spendere di più.

Quanto costa un giornaliero in montagna?

Cavolo, a Cortina d’Ampezzo, quest’anno, a gennaio, ho pagato un botto per un giornaliero! Sessantacinque euro. Sessantacinque! Una follia. E poi, la neve? Ghiaccio! Una pista, quella che volevo fare, era chiusa. Mi sono sentita fregata. Ero arrabbiatissima. Avevo programmato tutto, la tuta nuova, gli scarponi… e poi quella delusione. Un disastro.

  • Luogo: Cortina d’Ampezzo
  • Tempo: Gennaio 2024
  • Costo: 65 euro
  • Condizioni: Ghiaccio, piste chiuse.

Ero così incazzata! Avevo risparmiato per mesi, e poi… Il mio amico aveva speso meno a Madonna di Campiglio, ma era in un’altra zona, con altre piste, altro tipo di neve… non so. Però, era parecchio meno. Ricordo il cartello dei prezzi, grande e ben visibile, ma non avevo pensato a verificare altrove prima. Che scema! Dovrei andare a vedere se quest’anno ci sono offerte… devo guardarci su internet per quest’inverno. Non voglio ripetere l’esperienza! Magari provo una località diversa…

  • Emozioni: Rabbia, delusione, frustrazione.
  • Considerazioni successive: Verificare prezzi online prima di partire. Considerare località alternative.

Infatti, mi sono detta che la prossima volta, controllo tutto bene, leggo le recensioni, guardo le webcam… non voglio buttare altri soldi! A proposito, avevo preso anche il pranzo al sacco, per risparmiare… ma non era poi così economico… insomma, una giornata da dimenticare. Un vero disastro. Speriamo che il prossimo anno vada meglio.

Quanto costa un week end sulla neve?

Un weekend sulla neve? Ah, la dolce vita a -10 gradi! Dipende, eh? Potresti cavartela con 250 euro, ma preparati a dormire in un igloo di lusso (leggasi: ostello spartano). Oppure, spendi 500 euro e vivi nel mito: suite con vista panoramica, skipass VIP che ti fa saltare le code (quelle code che sono lunghe come la coda di un mastino napoletano!), e sci che brillano più dei miei denti dopo un’ottima abbuffata di pizza. Quest’anno mio cugino ha speso 400 euro, ma lui si accontenta di un minestrone riscaldato sul fornello a gas del campeggio, io no, eh!

  • Prezzo medio: 250-500 euro a persona.
  • Fattori influenti: tipo di alloggio, comprensorio, qualità dell’attrezzatura.
  • Il mio consiglio: Investi un po’ di più per una maggiore comodità, a meno che tu non sia un eremita patito del freddo!

Aggiungo una chicca personale: quest’anno, invece dello snowboard, ho scoperto le ciaspole! Meno figo, lo ammetto, ma meno rischio di finire a testa in giù nella neve. E indovina? Meno lividi! Quindi, valuta anche quest’opzione. Potrebbe essere un’esperienza più economica e decisamente meno traumatica per le tue ossa!

Quanto costa una guida alpina per un giorno?

Amico, 350-470 euro per una guida alpina? Ma stiamo scherzando? Sembra il prezzo di un rene, non di una camminata! A quel prezzo, ti aspetteresti che ti porti su Marte, non su una montagna qualsiasi!

  • E poi, considera il costo del pranzo al sacco! Se ti fai preparare qualcosa da Cracco, aggiungi altri 100 euro, minimo. Con il mio catering preferito, “Cucina della Nonna Emilia”, invece, sono 30 euro. Ma mia nonna Emilia non è una chef stellata, eh?

  • Poi, ovviamente, dipende dalla montagna! Se ti fai portare su la Cima di Gelo, che poi tanto non è nemmeno così alta, paghi meno. Se invece vuoi scalare il K2 con mia zia Bruna – che è una guida alpina da 10 e lode, per carità – allora preparati al mutuo!

  • Infine, ricordati la mancia! Eh si, la mancia! Perchè il poveretto deve pure mangiare, no? 10-20 euro possono bastare. Oppure 100, se hai delle esigenze particolari, tipo un massaggio ai piedi dopo la scalata.

Ah, dimenticavo! I prezzi sono indicativi, perché questo anno mia zia Bruna si è data al birdwatching estremo. Così ho dovuto usare il sito di Helmut Kostner, che è un po’ caro, diciamolo. Però almeno le foto sono belle.

Quanti anni ci vogliono per diventare guida alpina?

Quanti anni… non lo so esattamente. Sembra un’eternità, almeno a me.

  • Tre fasi, dicono. Sembra un percorso a ostacoli, un po’ come la vita.
  • Prova attitudinale, corso di formazione (800 ore!), esame finale. Solo a scriverlo mi sento stanco. Mi ricorda quando ho provato a imparare a suonare la chitarra… un disastro.
  • Regione Lombardia… magari se fossi nato lì avrei più chance, chi lo sa.

Mi viene in mente un amico, Marco. Lui voleva fare il maestro di sci. Anni di sacrifici, poi… niente. Ha aperto un bar in montagna. Forse è più felice così. Forse…

Quanto costa un albergo in montagna?

Dipende, ovviamente! Un albergo in montagna, a tre stelle, sfiora i 167 euro a notte in media, quest’anno. Ho visto offerte più basse, sui 140 euro, ma è un dato puramente indicativo. Il prezzo varia a seconda di mille fattori.

  • Stagionalità: In alta stagione, Natale o Ferragosto, preparati a prezzi ben più alti, magari raddoppiati. Un po’ come la filosofia del “tempo è denaro”: più alta la domanda, più alto il costo.

  • Servizi: Spa, piscina, ristorante gourmet… ogni servizio aggiunto gonfia il conto. Ricorda, è un po’ come il vecchio adagio: “chi più spende, più ha.”

  • Località: Un hotel a Cortina d’Ampezzo, per esempio, avrà un prezzo diverso da uno in una località meno rinomata, anche se con lo stesso standard. Questo è ovvio, ma a volte lo si dimentica.

  • Tipologia di camera: Camera singola, doppia, suite… la differenza, beh, è abissale. Mi è capitato di vedere stanze singole economiche a 80€, ma anche suite a 500€ e oltre.

  • Offerte e promozioni: Occhio alle offerte last minute o ai pacchetti vacanza! Io, per esempio, ho trovato una volta una settimana bianca a prezzo stracciato proprio con una di queste offerte. Un colpo di fortuna!

Pensaci bene: la montagna, la natura, la serenità… sono beni preziosi. Ma come diceva Seneca, “nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Quindi, prima di prenotare, valuta bene le tue esigenze e il tuo budget. Ah, e non dimenticare l’assicurazione di viaggio! Anche questo è un dettaglio importante, seppur poco considerato.

Quanto è difficile scalare il Cervino?

Il Cervino? Tecnicamente, un III grado. Roba da niente, direbbero.

  • Difficoltà tecnica: III grado. La roccia non è il problema.
  • Corde fisse ovunque. Più ferrata che arrampicata, a volte. Un sollievo, forse. Un’illusione di sicurezza.
  • Impegno fisico: Alto. Le corde aiutano, ma la quota… quella non perdona. Ricordo un amico, esperto, tornato distrutto. Quasi irriconoscibile.
  • La vera difficoltà è lì. Nel vuoto, nel freddo, nella testa. Il Cervino non si conquista, si subisce.

Una curiosità: molti anni fa, un pazzo del mio paese, tentò la vetta in scarponi da sci. Non so se arrivò in cima, ma la dice lunga sull’attrazione (e la follia) di quella montagna. Alla fine, ognuno cerca la sua vetta. Anche scalandola a modo suo.

#Montagna #Neve #Sci