Come capire se è intolleranza o allergia?
Distinguere tra intolleranza e allergia alimentare: una guida pratica
Spesso, di fronte a un malessere dopo aver mangiato, ci si chiede se si tratti di un’allergia o di un’intolleranza alimentare. La confusione è comprensibile, poiché entrambi i disturbi possono manifestarsi con sintomi simili, ma le loro cause e la loro gravità sono profondamente diverse. Capire la differenza è fondamentale per adottare le giuste strategie di gestione e prevenzione.
Questa guida pratica vi aiuterà a distinguere tra i due, basandosi sulle principali caratteristiche che li contraddistinguono. La tabella seguente riassume i punti chiave:
Sintomo | Allergia | Intoleranza |
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Insorgenza | Immediata o entro pochi minuti | Più lenta, da alcune ore a giorni |
Gravità | Può essere molto grave, anche letale (shock anafilattico) | Generalmente meno grave, fastidiosa |
Reazione | Sistemica (tutto il corpo: orticaria, gonfiore, difficoltà respiratorie) o localizzata (es. dermatite) | Principalmente digestiva (gonfiore, diarrea, nausea, dolori addominali) |
Trattamento | Epinefrina (adrenalina, in caso di shock anafilattico), antistaminici, corticosteroidi | Eliminazione dell’alimento o riduzione del suo consumo |
Test diagnostici | Prick test, test delle IgE specifiche nel sangue (RAST) | Test di eliminazione/provocazione, breath test (per alcune intolleranze, come quella al lattosio) |
Analizziamo più nel dettaglio:
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Tempo di reazione: Nell’allergia, la risposta immunitaria è immediata e violenta, scatenata anche da minime quantità dell’alimento “colpevole”. I sintomi possono comparire entro pochi minuti dall’ingestione. Nell’intolleranza, invece, la reazione è più lenta e graduale, manifestandosi diverse ore o addirittura giorni dopo l’assunzione dell’alimento. Questo ritardo rende più difficile individuare la causa del malessere.
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Sintomi e gravità: Le allergie possono manifestarsi con sintomi lievi come prurito e orticaria, ma possono anche evolvere rapidamente in reazioni gravi e potenzialmente letali, come lo shock anafilattico, caratterizzato da difficoltà respiratorie, gonfiore alla gola e calo improvviso della pressione sanguigna. Le intolleranze, al contrario, si manifestano generalmente con sintomi digestivi come gonfiore, diarrea, nausea e dolori addominali, fastidiosi ma raramente pericolosi.
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Meccanismi d’azione: L’allergia è una reazione immunitaria mediata da anticorpi specifici (IgE) che riconoscono l’alimento come una minaccia e scatenano una risposta infiammatoria. L’intolleranza, invece, non coinvolge il sistema immunitario, ma può essere causata da diversi fattori, come la carenza di enzimi digestivi (es. lattasi per il lattosio), meccanismi farmacologici o reazioni a sostanze chimiche presenti negli alimenti.
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Diagnosi e trattamento: La diagnosi di allergia si basa su test specifici, come il prick test e il dosaggio delle IgE nel sangue. Per le intolleranze, si ricorre a test di eliminazione e provocazione, o a test specifici come il breath test per l’intolleranza al lattosio. Il trattamento dell’allergia prevede l’evitamento rigoroso dell’alimento responsabile e, in caso di reazioni gravi, l’utilizzo di farmaci come l’adrenalina, gli antistaminici e i corticosteroidi. Per le intolleranze, è generalmente sufficiente eliminare o ridurre il consumo dell’alimento che causa i sintomi.
In conclusione, è fondamentale ricordare che solo un medico può diagnosticare con certezza un’allergia o un’intolleranza alimentare. Se sospettate di avere un problema di questo tipo, non esitate a consultare il vostro medico o un allergologo per una valutazione accurata e un piano di gestione personalizzato. L’autodiagnosi e l’autotrattamento possono essere pericolosi, soprattutto in caso di allergie.
#Allergia#Intolleranza#SintomiCommento alla risposta:
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