Cosa fa indurire le feci?

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La stitichezza e le feci dure sono spesso legate a uno stile di vita sedentario e a una dieta povera di fibre e liquidi. Tuttavia, in alcuni casi, alla base di questo problema possono esserci disturbi gastrointestinali come la sindrome dellintestino irritabile, che richiedono unattenzione medica specifica.

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Feci dure: quando la stitichezza diventa un problema

La stitichezza, caratterizzata da feci dure e difficoltà nell’evacuazione, è un disturbo comune che può significativamente impattare sulla qualità della vita. Spesso sottovalutata, può essere sintomo di abitudini scorrette o, in alcuni casi, celare problematiche di salute più complesse. Capire le cause alla base dell’indurimento delle feci è fondamentale per adottare le giuste strategie e ripristinare il regolare transito intestinale.

Uno stile di vita sedentario è tra i principali responsabili. La mancanza di attività fisica rallenta la peristalsi, ovvero i movimenti muscolari che spingono il cibo lungo il tratto digestivo. Questo rallentamento prolunga il tempo di permanenza delle feci nell’intestino crasso, favorendo un maggiore assorbimento di acqua e di conseguenza, un indurimento della massa fecale.

Altrettanto cruciale è l’alimentazione. Una dieta povera di fibre, presenti in frutta, verdura e cereali integrali, priva le feci del giusto volume e della consistenza morbida necessaria per un agevole passaggio. Le fibre, infatti, assorbono acqua e contribuiscono alla formazione di feci voluminose e soffici. Allo stesso modo, una scarsa idratazione contribuisce all’indurimento delle feci. Bere a sufficienza, soprattutto acqua, è essenziale per mantenere le feci idratate e facilitare l’evacuazione.

Oltre a questi fattori legati allo stile di vita, alcune condizioni mediche possono contribuire alla formazione di feci dure. Tra queste, la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) gioca un ruolo significativo. L’IBS, un disturbo funzionale dell’intestino, può manifestarsi con stitichezza, diarrea o un’alternanza di entrambe. Nel caso di IBS con stitichezza prevalente, le alterazioni della motilità intestinale e la sensibilità viscerale possono portare alla formazione di feci dure e a difficoltà evacuative. Altre condizioni, come l’ipotiroidismo, il diabete e alcune patologie neurologiche, possono anch’esse influenzare la funzionalità intestinale e contribuire alla stitichezza.

L’assunzione di alcuni farmaci, come antidepressivi, antidolorifici oppioidi e antiacidi a base di alluminio, può avere come effetto collaterale la stitichezza e l’indurimento delle feci. Pertanto, è importante informare il proprio medico di qualsiasi farmaco si stia assumendo.

In presenza di stitichezza persistente, è fondamentale rivolgersi al medico. Un’accurata valutazione medica permette di escludere eventuali patologie sottostanti e di individuare la strategia più appropriata per ripristinare la regolarità intestinale. Auto-medicarsi può essere controproducente e mascherare eventuali problematiche più serie. Il medico potrà consigliare cambiamenti nello stile di vita, l’assunzione di integratori di fibre o, se necessario, prescrivere farmaci specifici per il trattamento della stitichezza. Ricordare che la prevenzione, attraverso una dieta equilibrata, una regolare attività fisica e una corretta idratazione, è la chiave per mantenere un intestino sano e prevenire la formazione di feci dure.