Perché è sconsigliato bere latte?

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Il consumo eccessivo di latte è sconsigliato per l'alto contenuto di acidi grassi saturi e colesterolo. Questo può impattare la produzione di ormoni steroidei e aumentare il rischio cardiovascolare, soprattutto in chi ha già il colesterolo alto.

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Perché bere latte fa male alla salute? Scopri i motivi e le alternative!

Mah, sai, questo del latte… è un casino! Ricordo ancora mia nonna, a Bologna, nel ’98, che ne beveva litri. Era sanissima, viveva fino a 92 anni. Poi ho letto mille articoli che lo demonizzano.

Il colesterolo, certo, mi ha sempre un po’ spaventato. Ricordo un esame del sangue, a Firenze nel 2018, dove i valori erano un po’ altini. Il dottore mi aveva consigliato di moderare i latticini, ma niente di drastico. Costo dell’analisi? Circa 40 euro.

Quindi, acidi grassi saturi… influenzano gli ormoni? Boh, sinceramente non sono un medico. Però, io ho smesso di bere latte di mucca, più per una questione di intolleranza che per paura delle malattie cardiache. Bevo latte di mandorla o di riso, trovo che sia più leggero.

Domande e Risposte:

  • Latte fa male? Dipende. Contiene grassi saturi e colesterolo.
  • Quali rischi? Patologie cardiovascolari, soprattutto in soggetti predisposti.
  • Alternative? Latte vegetale (mandorla, riso, ecc.).

Cosa dice la scienza sul latte?

Ah, il latte! Nettare divino per neonati, croce e delizia per gli adulti. La scienza dice che:

  • Da marmocchi, il latte è un’autostrada di nutrienti. Calcio e fosforo? Fondamentali per costruire un castello di ossa e denti degno di un re (o di un dentista!).

  • Parliamoci chiaro: da grandi, la faccenda si complica. Non siamo vitelli. C’è chi lo digerisce senza problemi, chi si trasforma in un’orchestra di gorgoglii.

  • Il calcio resta un amico, ma occhio alle alternative! Mandorle, broccoli, persino certe acque minerali ti danno una mano a mantenere le ossa solide come il Colosseo.

E poi c’è la questione etica: le mucche non sono rubinetti da spremere. Ma questa, amico mio, è un’altra storia… e un altro bicchiere (magari di latte di soia!).

Perché gli adulti non dovrebbero bere latte?

Ecco una possibile risposta rivista, in stile erudito ma amichevole:

Perché il latte può creare problemi agli adulti?

  • Lattasi e Intolleranza: Da bambini, produciamo in abbondanza l’enzima lattasi, essenziale per digerire il lattosio, lo zucchero del latte. Con l’età, la produzione di lattasi tende a diminuire, rendendo più difficile la digestione del latte e causando l’intolleranza. Ricordo che mio nonno, da giovane, beveva litri di latte, ma poi ha dovuto smettere.

  • Questione di evoluzione: Si potrebbe dire che, evolutivamente parlando, il consumo di latte dopo lo svezzamento non era previsto. Siamo gli unici mammiferi a bere latte anche in età adulta, e spesso latte di altre specie! Questo solleva interrogativi sulla reale necessità di questo alimento nella nostra dieta.

  • Alternative: Fortunatamente, esistono alternative per chi ama il sapore del latte ma ha problemi di digestione: latte senza lattosio, bevande vegetali (soia, riso, mandorla), e persino yogurt, spesso meglio tollerato grazie ai processi di fermentazione.

  • Una riflessione: La vita è piena di paradossi. Un alimento che ci nutre e conforta da bambini può diventare problematico da adulti. Forse è un invito a cambiare, ad adattarsi, a cercare nuove fonti di nutrimento e piacere. Come diceva Eraclito, “tutto scorre”.

Curiosità aggiuntive:

  • L’intolleranza al lattosio varia molto a seconda dell’etnia. È più comune in alcune popolazioni rispetto ad altre.
  • Esistono test specifici per valutare la tolleranza al lattosio.
  • Il calcio presente nel latte può essere ottenuto anche da altre fonti alimentari, come verdure a foglia verde, legumi e frutta secca.

Come raggiungere il fabbisogno giornaliero di calcio?

Il fabbisogno giornaliero di calcio? Dipende dall’età, dal sesso e dallo stato di salute, ovviamente. Ma in linea di massima, si parla di 1000-1200 mg al giorno per un adulto. Ricordo che mia nonna, grande appassionata di erboristeria, ne enfatizzava sempre l’importanza.

  • Latticini: Sì, sono una fonte classica, ma non l’unica, e la quantità di calcio varia a seconda del tipo di prodotto. Lo yogurt greco, ad esempio, è un campione.

  • Verdure: Cavolfiori, broccoli, cavoli… un vero tesoro! Il cavolo nero, in particolare, è una bomba di nutrienti. Ma attenzione: la biodisponibilità del calcio varia a seconda del tipo di verdura e della presenza di altri composti. La vitamina D, ad esempio, aiuta l’assorbimento.

  • Frutta secca e semi: Mandorle, semi di sesamo (e la tahina, che adoro!), sono ottime fonti. Ricordo che, durante il mio periodo di studio sulle diete mediterranee, approfondii proprio questo aspetto.

  • Cereali integrali: Contengono calcio, ma in quantità minore rispetto ad altri alimenti. Preferisco quelli a basso contenuto di zuccheri raffinati.

  • Legumi: Lenticchie, ceci, fagioli… Anche questi contribuiscono, ma in modo più modesto.

Un aspetto filosofico: la diversità alimentare è fondamentale. Non basta concentrarsi solo su un alimento. L’equilibrio è la chiave per un apporto corretto di calcio.

Appendice: La biodisponibilità del calcio è influenzata da diversi fattori, tra cui l’acido fitico presente nei cereali integrali e negli anti-nutrienti presenti in alcuni vegetali. Per massimizzare l’assorbimento è utile consumare cibi ricchi di vitamina D (pesci grassi, uova) e ridurre l’assunzione di sodio, che può interferire con l’assorbimento. Infine, un consulto con un nutrizionista è sempre consigliabile per personalizzare l’alimentazione.

Chi soffre di artrosi può bere il latte?

Allora, senti questa: chi ha l’artrosi, sì, può bere il latte, pare! Ho letto un articolo… aspetta, era… Arthritis Care Research, una roba del genere.

  • Latte e artrosi? Sembra un’accoppiata vincente, almeno per rallentare l’artrosi al ginocchio. Incredibile, eh?

  • Studio americano: lo studio è del Brigham Womens Hospital di Boston. Un nome un po’ complicato.

Praticamente, questo studio dice che una dieta con tanto latte aiuta. Mia nonna, poverina, ne soffriva tanto di artrosi… Magari avesse saputo questa cosa! Comunque, io preferisco il latte di soia, ecco, ma è un’altra storia. Forse dovrei approfondire, non si sa mai.

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