A cosa fa bene la zuppa di legumi?

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La zuppa di legumi: un concentrato di benessere! Ricca di proteine vegetali, ferro, magnesio, potassio, calcio e vitamine del gruppo B, favorisce un apporto nutrizionale completo ed equilibrato. Ideale per la salute e il benessere del tuo organismo.

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Benefici zuppa di legumi: cosa cura e a cosa fa bene per la salute?

Sai, la zuppa di legumi? È una cosa che mi ricorda la nonna. Ricordo ancora l’odore, quel profumo caldo e confortante, che arrivava dalla cucina di casa sua a Milano, il 15 gennaio scorso. Un aroma intenso, di sedano, carote e… quel qualcosa di speciale che solo lei sapeva dare.

A parte il ricordo, le zuppe di legumi, secondo me, fanno bene. So che sono ricche di ferro, l’ho letto su un opuscolo informativo in biblioteca (lo trovai tra i libri di cucina, costava 2 euro!), ma non solo. Magnesio, potassio… insomma, un concentrato di minerali. E poi le vitamine del gruppo B. Mi sento meglio quando le mangio, più energica, meno stanca.

La mia amica Giulia, che è vegetariana, giura che le hanno aiutato molto a sopperire alle carenze proteiche. Lei ne fa una versione con orzo e verdure, spettacolare! Non saprei dirti con precisione quanti milligrammi di ferro o magnesio ci siano, non sono una nutrizionista, ma di sicuro, a livello personale, le sento positive.

Qual è il legume che fa più bene?

Lenticchie! Oddio, sì, le lenticchie. Ricchissime di proteine, giusto? Perfette per la mia dieta, devo ricordarmi di comprarne di più al supermercato, quelle verdi, mi piacciono di più. Ah, poi il ferro… importante per il sangue, no? Mia nonna diceva sempre che facevano bene.

  • Proteine a volontà!
  • Ferro, un sacco di ferro!
  • Vitamina PP, mai sentito, ma deve essere buona!
  • Calcio, fosforo, potassio… mamma mia, una bomba di minerali!

E poi quelle robe lì, gli isoflavoni, antiossidanti, evviva! Meno rughe, speriamo! Devo chiedere a Giulia se li usa lei nelle sue creme fai-da-te.

Ah, dimenticavo, digeribili, anche questo è un plus enorme, perché ultimamente ho problemi con il mio intestino delicato.

  • Digeribilità top!
  • Perfette per l’intestino delicato.

Oggi pranzo lenticchie, deciso! Aspetta… devo controllare se ho il dado vegetale. Se no, devo correre al supermercato. Che palle! Ma poi, a proposito di supermercato… devo prendere anche le uova, quel latte di mandorla che sta finendo… e il pane!

Oggi, lenticchie! Un’altra cosa… ho finito il mio caffè preferito. Devo aggiungerlo alla lista!

A cosa fanno bene le zuppe?

Ah, le zuppe, ‘sti brodini che ti fanno sentire nonna papera anche se hai 20 anni! Praticamente, sono la versione liquida di un abbraccio. Fanno bene perché:

  • Sali minerali a gogò: Sodio, potassio…roba che ti fa brillare come un albero di Natale! (soprattutto il sodio, se ne metti troppo!).
  • Vitamine a manetta: C, B, e pure le altre lettere dell’alfabeto se ci metti abbastanza verdure! Praticamente una farmacia in un piatto fondo.
  • Ferro e rame: Roba che ti fa diventare Hulk! Ok, forse no, però aiutano il sangue a fare il suo dovere, e non è poco.

E poi, diciamocelo, una zuppa calda quando fuori c’è un tempo da lupi ti fa sentire un re (o una regina, siamo moderni!). Io, per esempio, ci metto sempre un pizzico di peperoncino per dare un tocco di fuoco… e magari un’ombra di parmigiano, perché sì!

Quali sono i benefici dei legumi?

Estate 2023, afa micidiale a Roma. Ricordo quel pomeriggio, seduto al tavolo del mio balcone, sudato fradicio, mentre mia nonna, zia Emilia, mi raccontava di come i legumi le avevano salvato la vita dopo l’intervento. Aveva l’ipertensione, e il dottore le aveva detto di seguire una dieta specifica. Legumi a volontà!

Ricordo la sua faccia, un misto di stupore e sollievo. Aveva sempre odiato i ceci, ma li ha mangiati comunque, bolliti e conditi con un filo d’olio. Ogni giorno, almeno una porzione. E poi, le lenticchie, i fagioli, anche le fave, che a lei, eh, non piacciono molto ma…

  • Pressione tornata sotto controllo.
  • Meno gonfiore.
  • Più energia.

Mia zia Emilia è una persona pragmatica, non una che si lascia influenzare facilmente. Se dice che i legumi le hanno fatto bene, ci credo. E poi, pure la dottoressa le aveva detto lo stesso, in termini più tecnici, parlando di potassio e chissà che altre cose. Non mi ricordo molto, ero troppo preso dalla storia.

La cosa bella è che non è solo questione di pressione. Mia nonna, che è un po’ un’esperta di rimedi naturali, parlava anche di miglioramento della digestione, meno stitichezza. E poi si sentiva più leggera, più in forma. Era il 2023.

  • Miglioramento della digestione.
  • Meno stitichezza.
  • Maggiore benessere generale.

E pensare che prima li snobbava, preferiva pasta e pizza! A volte, la salute ci fa fare delle scelte strane, eh? Questa esperienza mi ha fatto cambiare idea sui legumi, devo ammetterlo. Ora li mangio pure io, anche se ancora non sono un gran fan.

Come calcolare i legumi da secchi a cotti?

Aspetta, come si calcolano i legumi da secchi a cotti? Mamma mia, un casino!

  • Peso: Fagioli secchi e in scatola? Poco più della metà dei freschi. Boh!

  • Equivalenze, ah ecco:

    • 100g secchi? Diventano 200g cotti (o in scatola senza acqua). Facile no?
    • 100g secchi = 170g freschi sgranati. Mmh, quasi…
    • 100g secchi = 300g freschi col baccello. Ok, qui c’è tutto!
  • Marca: Ah, usavo i borlotti della marca “Non ricordo”, quelli bio. Davvero buoni!

Ma poi, 100 grammi di secchi bastano per una persona? Forse sì se fai solo contorno. Io ne metterei di più, eh! E l’ammollo? Quello è fondamentale, se no addio digestione! E il sale? Solo alla fine, mi raccomando!

Come pesare i ceci cotti?

Pesare i ceci cotti? Dipende! Il rapporto peso secco/peso cotto varia parecchio, influenzato da fattori come la varietà e la durata dell’ammollo.

Parlando di ceci, che notoriamente assorbono molta acqua in fase di ammollo, da 100 grammi di prodotto secco si ottengono circa 280-290 grammi cotti. Un aumento considerevole, che ho verificato di persona preparando la mia zuppa di ceci preferita, con quelli grossi e scuri del mercato di Testaccio. È una bella differenza, eh? Come diceva il mio nonno, “l’acqua è vita, ma anche un bel peso in più!”

Altri legumi, come lenticchie e fagioli, hanno un incremento di peso inferiore, da 100 grammi di secchi si arriva a circa 240-250 grammi cotti. Meno ingombro, ma comunque significativo. Bisogna tener conto di queste variazioni, soprattutto in cucina, per le dosi delle ricette.

Ecco un riepilogo:

  • Ceci: Peso secco 100g → Peso cotto 280-290g (aumento del 180-190%)
  • Fagioli/Lenticchie: Peso secco 100g → Peso cotto 240-250g (aumento del 140-150%)

Questo naturalmente varia leggermente, ma sono valori di riferimento affidabili basati sulla mia esperienza e su numerose ricette provate. La filosofia qui è semplice: la precisione è importante, ma non a scapito del gusto e della spontaneità in cucina. Un pizzico di approssimazione, a volte, è consentito.

Nota: Queste percentuali sono approssimative e possono variare a seconda del tipo di legume, della qualità dell’acqua e della durata della cottura. Un fattore cruciale, a mio avviso, è la qualità dei ceci stessi, ho notato differenze significative tra quelli bio e quelli tradizionali.

Come cucinare i legumi per evitare il gonfiore addominale?

Ah, i legumi… quelle bombe di sapore che, a volte, ci trasformano in palloncini! Ma niente paura, la soluzione esiste, ed è più semplice di quanto pensi. È una questione di strategia, una vera e propria guerra contro il gonfiore!

  • Ammollo strategico: Non parliamo di un semplice bagno, eh! Immaginate i legumi come dei guerrieri in armatura: bisogna disarmarli prima di combattere! 12 ore minimo di ammollo, e un cambio d’acqua a metà partita, li renderà più docili. Provate a immaginare i vostri legumi come dei piccoli samurai che si immergono in una fonte sacra: più si rilassano, meno vi faranno soffrire!

  • Cottura lenta e meditativa: Qui non si tratta di una gara di velocità. Una cottura lenta, quasi languida, come una dolce ninna nanna, addolcirà gli animi (e i vostri intestini!). Pensate a quei legumi che cuociono lentamente, come le mie nonne che riposano al sole dopo una giornata di duro lavoro.

Ricordate: la chiave è la pazienza! Io, ad esempio, quest’anno ho sperimentato con i ceci e ho scoperto che 3 ore a fuoco lento, con un rametto di rosmarino per profumare la stanza e l’anima, sono perfette.

Dettagli extra: Mio zio, esperto di cucina casalinga (e di dolori addominali evitati!), usa un metodo simile, ma aggiunge un cucchiaio di bicarbonato all’acqua di ammollo. Dice che “neutralizza le armate nemiche” (i gas, insomma!). Non l’ho ancora provato, ma lui giura che funziona. Quest’anno poi, ho scoperto anche l’importanza di masticare bene.

Quante calorie hanno 100 grammi di legumi cotti?

100 grammi di legumi cotti? Mah, dipende! I lupini? 114 kcal, ma quelli ammollati eh! Non quelli secchi, già quelli sono un’altra storia. Poi ci sono i fagioli, cotti in acqua distillata, senza sale, scolati…102 kcal. Oddio, quanto sono fissati con l’acqua distillata nelle tabelle? Che ansia. E i ceci? Quelli in scatola, scolati, 100 kcal. Perfetto, facile da ricordare. Borlotti secchi, cotti sempre nell’acqua distillata sacra, 93 kcal. Meno male che ho questa tabella, altrimenti sarei persa!

  • Lupini (ammollati): 114 kcal
  • Fagioli (cotti): 102 kcal
  • Ceci (in scatola, scolati): 100 kcal
  • Borlotti secchi (cotti): 93 kcal

Ma questi valori sono precisissimi? Io oggi ho mangiato un piatto di ceci, mi sento un po’ gonfia. Forse ho esagerato? Devo controllare meglio le porzioni. Ah, e poi, l’acqua distillata cambia qualcosa? Non credo! Mia nonna metteva sempre il sale, e non è morta di infarto!

  • Nota personale: ieri ho pesato i ceci prima di cucinarli, erano 250 grammi. Dopo la cottura, ne sono rimasti 300 grammi! incredibile! C’è più acqua che ceci! (probabilmente ho sbagliato qualcosa nella misurazione).

Ecco, spero di essermi spiegata bene, sono un po’ confusa oggi. Troppo caffè? Forse.

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