Che gusto ha il Bellini?

Che gusto ha il Bellini? Boh, difficile da spiegare a parole… è una sensazione, più che un sapore. Ricorda un po’ quell’estate a Venezia, sai, quella con il sole che picchiava forte e l’aria calda e salmastra? Ero seduta a un tavolino in Piazza San Marco, un po’ stanca del caldo, un po’ emozionata per tutto quello che stavo vivendo… e poi è arrivato lui, il Bellini.

Il sapore? Pesca bianca, sì, ma non quella un po’ acquosa che compri al supermercato, no. Questa era diversa, più intensa, come se avessi raccolto la pesca direttamente dall’albero, già dolcissima e profumata. E poi il Prosecco, che bollicina leggera, che ti fa quasi solleticare il naso. Ricordo che ho chiuso gli occhi un attimo, per godermelo fino in fondo, quel fresco frizzante che ti pulisce la bocca, che ti lascia una leggera dolcezza. Era cremoso, vero, come una carezza. Non so bene come spiegarlo, ma era vellutato, sì, proprio così.

Una sensazione di benessere, di coccola. Ricorda un po’ un abbraccio estivo, leggero, che ti scalda ma non ti soffoca. Era elegante, davvero, non come quei cocktail pieni di fronzoli e zuccheri. Questo era semplice, perfetto nella sua semplicità. Ricordo che ne ho bevuti due, forse tre… e poi? Poi sono finita a camminare per calli strette e romantiche, con quel gusto delizioso che ancora mi ronzava in bocca. Ah, che meraviglia! E pensare che magari è solo pesca e prosecco… ma quanto può essere potente la semplicità, no?

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