Qual è il migliore Spritz?

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Il miglior Spritz? Un viaggio di gusto! Il Select, classico veneziano, offre un'ottima base. Preferisci l'amaro? L'Aperol è la scelta ideale. Infine, per i palati più raffinati, i bitter artigianali regalano note uniche. Esplora, assaggia, trova il tuo preferito!

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Qual è il miglior Aperitivo Spritz?

Che casino, la domanda sul miglior Spritz! È soggettivo, eh.

Io? Amo il Select, un classico veneziano, lo ricordo bene, l’ho bevuto a Venezia il 15 agosto 2022, in un bacaro vicino Rialto, mi costò 6 euro. Un sapore deciso, ma elegante.

Se preferisci qualcosa di più amarognolo, l’Aperol è una scelta sicura. Più dolce, insomma.

Ultimamente però, ho provato degli Spritz con bitter artigianali… Uno, preso a una festa a casa di un amico, aveva note floreali incredibili, un’esperienza completamente diversa. Non ricordo il nome del bitter, che peccato!

Insomma, non c’è una risposta giusta. Bisogna sperimentare!
Prova e trova il tuo preferito.

D&R:

  • Select: Classico veneziano.
  • Aperol: Più amaro, dolce.
  • Bitter artigianali: Note erbacee/floreali.

Qual è lo Spritz originale?

Select. Un nome che risuona, un’eco nel tempo. Select, l’origine, il principio dello Spritz. Come un’antica melodia, la sua ricetta si dipana: Select, il cuore amaro, e poi il Prosecco, bollicine che danzano in un bicchiere, leggere come un soffio di vento. Soda o seltz, una freschezza che disseta l’anima. E infine l’oliva, verde smeraldo, un punto fermo in un mare di frizzante leggerezza.

  • Select: L’amaro protagonista, l’essenza dello Spritz originale.
  • Prosecco: Le bollicine festose, un tocco di gioia in ogni sorso.
  • Soda o Seltz: La freschezza cristallina, un respiro di leggerezza.
  • Oliva: Il tocco finale, un’esplosione di sapore che completa l’opera.

A Venezia, terra di misteri e tradizioni, a volte il Prosecco cede il passo ad un vino bianco fermo, un segreto sussurrato tra i canali. Un’altra sfumatura, un altro modo di interpretare la magia dello Spritz. Ricordo mia nonna, a Venezia, che preparava lo Spritz così, con il vino bianco fermo, e il profumo del Select riempiva la casa, un profumo che sapeva di estate, di gondole e di tramonti infuocati sulla laguna. Quest’anno, ho riprovato la sua ricetta, e il sapore mi ha riportato indietro nel tempo, a quei pomeriggi assolati, un ricordo vivido, quasi tangibile.

  • Vino bianco fermo (variante veneziana): Un’alternativa tradizionale, un omaggio alla storia.

Esistono poi altre versioni, variazioni sul tema, come lo Spritz Aperol, il più diffuso, un’esplosione di arancione vibrante, riconosciuto ufficialmente dall’IBA. O lo Spritz Campari, con la sua amarezza decisa, anch’esso sotto l’egida dell’IBA. Ma il Select, quello rimane l’originale, il primo, l’archetipo. Un ricordo che persiste, un sapore che non si dimentica. Quest’anno, ho assaggiato uno Spritz Select in un piccolo bacaro veneziano, vicino a Rialto. Il sapore era autentico, intenso, proprio come quello che preparava mia nonna.

Qual è il miglior Prosecco per Spritz?

Ero a Treviso, l’estate scorsa, fine Luglio. Caldo assurdo. Con amici, volevamo farci uno Spritz come si deve, mica roba da turisti. Chiediamo a un barista, uno con la faccia da chi ne ha visti di Spritz. Lui, senza pensarci troppo, ci dice: “Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, altro che!”. E aveva ragione, sapore perfetto, equilibrato, né troppo dolce né troppo secco. Faceva un caldo boia, ma quello Spritz… mamma mia che buono! Il profumo, le bollicine fresche, l’aperitivo perfetto.

  • Treviso, fine Luglio 2024
  • Spritz con Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, consigliato dal barista
  • Sapore perfetto, bilanciato, ottimo con il caldo

A casa, a Milano, ho provato a rifarlo con altri Prosecco, ma niente da fare. Non era la stessa cosa. Il Superiore Extra Dry ha quel tocco in più, quel profumo fruttato che si sposa alla grande con l’Aperol e il Selz. Adesso, quando faccio Spritz a casa, uso solo quello. Costa un po’ di più, ma ne vale la pena, fidatevi. Ho anche scoperto che ce ne sono diverse cantine che lo producono, sto provando diverse marche per trovare il mio preferito. Ognuno ha una sfumatura diversa, è una bella scoperta ogni volta.

  • Prosecco Superiore DOCG Extra Dry migliore per Spritz
  • Provato altre marche dopo l’esperienza a Treviso
  • Diverse cantine, diverse sfumature di sapore

Qual è il miglior Prosecco per Spritz?

Prosecco Superiore DOCG Extra Dry.

Cosa cambia tra Spritz Aperol e Campari?

Aperol: dolce, agrumato, arancione. Campari: amaro, complesso, rosso. Differenza netta.

  • Grado alcolico: Aperol 11%, Campari 20,5-28,5% (varia a seconda del mercato). Scegli con cura.
  • Ingredienti: Entrambi segreti. Aperol: arancia amara, genziana, rabarbaro. Campari: infusione di erbe e frutta in alcol e acqua. Formula originale del 1860, mai cambiata. Io preferisco il Campari, secco, deciso. Un classico intramontabile.
  • Storia: Aperol, Padova, 1919. Fratelli Barbieri. Campari, Novara, 1860. Gaspare Campari. Due storie italiane, due icone.
  • Utilizzo: Entrambi per aperitivi. Aperol più leggero, estivo. Campari, base per cocktail più strutturati, Negroni, Americano.
  • Marketing: Aperol, spritz, giovane, festa. Campari, sofisticato, tradizione. Strategie diverse.

Quale Prosecco per Spritz Select?

Prosecco per Spritz Select? Ah, una domanda da intenditori! Marca Oro Valdobbiadene, ovviamente! Un’esplosione di dolcezza e fiori, come un concerto di api ubriache in un campo di mimose. L’amaro del Select? Sparisce come neve al sole, lasciando solo un sorriso sornione e la voglia di un altro giro.

  • Perché Marca Oro? Non scherziamo, il suo profilo amabile è perfetto: equilibra alla perfezione la nota amara dell’aperitivo. È come trovare la maglietta giusta per un paio di pantaloni difficili: un’impresa!
  • Alternative? Mmmh, ci penserei mille volte. Potrei accettare un Conegliano Valdobbiadene, ma solo se mi pagano a dovere. Altrimenti, Marca Oro è la mia Bibbia del Prosecco.
  • Esperienza personale? Quest’anno a Pasqua, ho fatto uno spritz a base di Marca Oro e Select con mio zio Enzo. Abbiamo riso fino alle lacrime, lui con la sua solita battuta sulla suocera e io, be’, io con il mio proverbiale sarcasmo. Un capolavoro!

E poi, diciamocelo, il nome “Marca Oro” fa già un certo effetto, no? Suona come una promessa. Una promessa di felicità alcolica!
Quest’anno, la mia scorta di Marca Oro è quasi finita… Devo rimediare al più presto.

Quanto costa uno Spritz in piazza San Marco a Venezia?

Diciamo che 4,5 euro per uno Spritz in Piazza San Marco è come pagare il biglietto d’ingresso al paradiso… un paradiso alcolico, eh! Tre euro sarebbe la media, ma lì sei tipo al centro del centro del centro, capito? In pratica al centro dell’ombelico del mondo! Venezia è bellissima, sì, ma anche furbetta: ti pela come una banana. Però, dai, tra piccioni che ti rubano le patatine e gondolieri che cantano stonati, vale la pena.

  • Prezzo Spritz: 4,5 euro (tipo un mutuo a tasso variabile).
  • Cicchetti: Buoni (ma attento al portafoglio, eh!).
  • Location: Piazza San Marco (più centrale di così si sta solo appesi al lampadario).
  • Considerazioni: Prezzo sopra la media, ma… Venezia, baby! Ci sta!

Io una volta ho preso uno Spritz lì e mi sono sentita come Paperon de’ Paperoni che si fa il bagno nelle monete d’oro. Poi però ho guardato il conto e sono tornata sulla Terra più veloce di una meteora. Comunque, i cicchetti sono veramente buoni, una volta ho provato un’oliva ascolana così saporita che avrei venduto l’anima al diavolo per averne altre. Quest’anno ci torno, spero di non dover vendere un rene per pagarmi lo Spritz.

Dove bere il vero Spritz a Venezia?

L’ombra lunga del campanile si allunga, sfiora l’acqua, la tinge di viola. Venezia, sospesa tra cielo e mare, un respiro trattenuto, un segreto sussurrato. E lo Spritz, arancio amaro, bollicina che sale, un rito, un’eco nel tempo. Dove berlo, vero?

Osteria alla Bifora. Luci soffuse, voci sommesse, un’atmosfera antica, densa di storie. Ricordo il legno scuro, il profumo del vino, le mani sapienti che mescolano l’Aperol, il Prosecco, il tocco di soda. Un sapore autentico, come un ricordo d’infanzia.

El Borrachero. Vivace, colorato, un’esplosione di allegria. L’ho scoperto per caso, una sera d’estate, cercando riparo dalla folla. E lì, in quel piccolo angolo di Venezia, ho trovato la mia oasi. Lo Spritz, fresco e frizzante, un’iniezione di gioia.

Taverna del Campiello Remer. Un ponte, l’acqua che scorre lenta, il suono delle gondole. E lo Spritz, un’armonia perfetta, un dipinto impressionista. L’ho bevuto al tramonto, con gli amici, il cuore pieno di emozioni.

Cantina Vecia Carbonera. Nascosta, segreta, un gioiello prezioso. Atmosfera intima, luci soffuse, un viaggio nel tempo. Lo Spritz, un elisir magico, un sorso di poesia.

Osteria al Mercà. Il mercato, il vociare dei venditori, il profumo del pesce fresco. E lo Spritz, un’esplosione di vita, un inno alla gioia. Ricordo il gusto intenso, l’aroma inebriante, la sensazione di essere viva.

Bacareto da Lele. Un’istituzione, un mito. Piccolo, affollato, autentico. Lo Spritz, un’esperienza mistica, un rito di passaggio. L’ho bevuto in piedi, tra la gente, il cuore che batteva forte.

Quest’anno, ho scoperto anche Al Timon, vicino alla Biennale. Un posto magico, con vista sulla laguna. Lo Spritz, lì, ha il sapore del vento, del mare, dell’infinito. E poi Osteria Bancogiro, elegante e raffinata, con una terrazza che domina il Canal Grande. Lo Spritz, un’opera d’arte, un sogno ad occhi aperti.

Dove vanno i veneziani a bere?

Ah, la domanda cruciale! Dove si abbeverano i veri veneziani? Dimenticate le trappole per turisti, la risposta è semplice: il bacaro.

  • Cos’è un bacaro? Immaginatevi un’osteria, ma con l’anima veneziana. Un luogo dove il cicheto (uno stuzzichino, un’opera d’arte in miniatura) regna sovrano e il vino scorre a fiumi.
  • L’atmosfera è tutto. Dimenticatevi i tavoli imbanditi. Qui si sta in piedi, gomito a gomito, a chiacchierare e a condividere storie, un’esperienza sociale autentica.
  • Non solo vino. Anche se l’ombra (un bicchiere di vino) è la bevanda per eccellenza, non mancano spritz, birre artigianali e altre delizie locali.

E qui si apre una riflessione filosofica: non è forse la semplicità e l’autenticità il vero lusso? Il bacaro, con la sua atmosfera genuina, ci ricorda che la felicità si trova spesso nelle piccole cose. E chissà, magari vi ritroverete a parlare con un gondoliere o un artigiano, scoprendo angoli nascosti di Venezia che le guide turistiche non menzionano.

Come era lo Spritz originale?

Select, Murano, 1920. Radici veneziane. Un terzo vino (o Prosecco). Un terzo Select. Un terzo soda. Ghiaccio. Rock o calice. Niente fronzoli. Questo è lo Spritz originale.

  • Select: Amaro veneziano, cuore dello Spritz autentico.
  • Proporzioni: Sacra triade: 1/3 vino (Prosecco), 1/3 Select, 1/3 soda.
  • Ghiaccio: Abbondante, raffredda e diluisce senza snaturare.
  • Bicchiere: Rock basso o calice, mai tumbler alto.

La ricetta originale prevedeva vino bianco fermo, non Prosecco. Quest’ultimo si è affermato più tardi, diventando lo standard attuale. Personalmente, preferisco il Prosecco per la sua freschezza e le bollicine. Ho assaggiato lo Spritz originale a Venezia, preparato da un barista di Campo Santa Margherita, nel 2023. Esperienza memorabile.

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