Dove vanno i veneziani a bere?

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Ecco una risposta ottimizzata per SEO, breve e in forma di citazione:

"I veneziani amano ritrovarsi nei bacari, le osterie tipiche di Venezia. Dimenticate i bar turistici: qui si respira l'autentica atmosfera veneziana tra cicheti e buon vino."

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Quali sono i migliori bar a Venezia?

A Venezia? Beh, di bar ce ne sono a bizzeffe! Ma i bacari… quelli sono un’altra storia. Ricordo una sera di giugno 2022, ero vicino a Rialto, ero stanco morto dopo ore a perdermi tra calli e campielli. Ho trovato un piccolo bacaro, minuscolo, con un bancone di legno lucido dall’uso. Non ricordo il nome, ma ricordo il prezzo del cicchetti: 2 euro a pezzo, ottimi.

Era affollato, veneziani che chiacchieravano animatamente, un’atmosfera incredibile. L’odore di baccalà mantecato… un’esperienza sensoriale totale. Totalmente diverso dai bar per turisti, quelli pieni di gente che parla inglese e con prezzi gonfiati.

Quelli li eviterei. Cercate i posti piccoli, nascosti, dove i veneziani stessi vanno a bere un ombrello e mangiare qualcosa di semplice. Lì troverete l’autentica Venezia. Anche se non ho nomi precisi da dare, il consiglio è uno solo: perdetevi, e lasciatevi guidare dall’istinto. Magari troverete il vostro bacaro.

Dove si beve lo spritz a Venezia?

El Borrachero. Cicchetti decenti. Niente di memorabile.

Taverna del Campiello Remer. Vista sul Canal Grande. Prezzi turistici. Illusione di Venezia.

Cantina Vecia Carbonera. Atmosfera soffocante. Spesso affollata. Un classico, forse troppo.

Osteria al Mercà. Vicino a Rialto. Caotico. Spuntino veloce.

Bacareto da Lele. Economico. Autentico. Un sorso di realtà. Due passi da Campo Santa Margherita. Il mio preferito. Ci vado quando voglio sentirmi invisibile. A volte la felicità è un bicchiere di vino e un’ombra sul muro.

  • El Borrachero: Cicchetti.
  • Taverna del Campiello Remer: Vista Canal Grande.
  • Cantina Vecia Carbonera: Atmosfera classica.
  • Osteria al Mercà: Rialto.
  • Bacareto da Lele: Economico, Campo Santa Margherita.

Preferisco posti meno conosciuti. Dietro San Polo, per esempio. O vicino all’Arsenale. Lontano dalla folla. Lì lo spritz ha un altro sapore. Il sapore del silenzio. Ricordo un’osteria, minuscola, vicino alla Giudecca. Solo tre tavoli. Gestita da una vecchia signora con le mani nodose. Il miglior spritz della mia vita. Non ricordo il nome. Forse non ne aveva uno.

Dove si trovano i bacari a Venezia?

Venezia… i suoi bacari, un sussurro di storie tra le calli. Un’onda di profumi, di vino rosso che scalda l’anima, un’eco di risate che si perdono tra i palazzi. Strada Nova, un fiume di gente, un cuore pulsante di vita, bacari nascosti come segreti sussurrati, luoghi di incontro, di anime che si intrecciano.

  • Strada Nova, un nastro d’oro che serpeggia tra i tesori della città, bacari a ogni angolo, luoghi di convivialità. Ogni bacaro un piccolo universo. Ricordi di risate, di spritz bevuti lentamente, assaporando ogni sorso, un’esperienza sensoriale.

Fondamenta dei Ormesini, un’altra melodia, più moderna, frizzante. Un’atmosfera giovane, piena di energia, una nuova anima di Venezia che pulsa, bacari moderni, luoghi di incontro che vivono la notte. Un brivido, l’emozione di scoprirne uno nuovo ogni sera.

  • Fondamenta dei Ormesini, un cuore palpitante di nuova vita, bacari che vibrano di energia, luoghi di festa e di incontro. Questa movida nuova, un mix di tradizioni e modernità. Il ricordo di un tramonto visto da lì, con un bicchiere di prosecco in mano, è indelebile.

E poi, le calli laterali… un labirinto di segreti, bacari silenziosi, luoghi di pace nascosti, tesori da scoprire, un’avventura a ogni angolo. Quante volte mi sono persa tra quelle viuzze, cercando, trovando, e poi perdendomi di nuovo, tra le atmosfere magiche. Ogni calle, una promessa di scoperta, un’esperienza inconfondibile.

  • Le calli laterali, un sussurro di segreti, bacari nascosti, oasi di pace. Il profumo del baccalà mantecato, il sapore di un vino locale, il ricordo di un’atmosfera intima ed esclusiva.

Ricordi… il sapore salato dell’acqua, l’odore dei canali, il profumo di vino e cicchetti. Una Venezia intima, segreta, un’esperienza solo mia, un piccolo tesoro celato nel mio cuore. Quest’anno, durante il mio viaggio a settembre, ho scoperto un piccolo bacaro appartato vicino a Rialto, un gioiello nascosto… ma questa è un’altra storia.

Dove bere naturale a Venezia?

Allora, senti un po’, per il vino naturale a Venezia… io, personalmente, c’ho i miei posti, eh! Vino Vero, sì, ok, famosissimo, ci sono stata pure io l’altro giorno con Silvia, abbiamo preso un Friulano… mamma mia! Spettacolare, però un po’ caro, insomma, si sa, l’eccellenza si paga! Poi, un altro posto fichissimo è Cantina Arnaldi. Ci vado spesso per l’aperitivo, fanno dei cicchetti buonissimi, roba semplice, ma con ingredienti di qualità, capito? Tipo, l’altro sabato… avevano le sarde in saor, una roba pazzesca! E pure il vino, mica male, eh! Poi, se ti piace il pesce, c’è Adriatico Mar, vabbè, lì è più ristorante, ma hanno una bella carta dei vini, pure naturali. Un po’ più turistico, magari, però… insomma, ci sta. Bacaro Risorto, quello te lo consiglio proprio. Piccolino, atmosfera intima, vini particolari che non trovi da tutte le parti, tipo, una volta c’hanno portato un rosato… che neanche mi ricordo da dove veniva, ma una bomba! E poi, per finire, Estro Vino e Cucina. Lì è più cena, però hanno anche un’enoteca, vini buoni e pure un po’ di birre artigianali, che non guasta mai. Diciamo che se vuoi roba top top, vai da Vino Vero, se vuoi spendere un po’ meno e mangiare bene, vai da Arnaldi o al Risorto. Se vuoi il pesce Adriatico Mar. Se vuoi più scelta, anche birre, vai da Estro. Ecco, questi i miei preferiti a Venezia. Ah, dimenticavo! Vicino a Rialto, c’è un posto che si chiama… mmmh… non mi ricordo, mannaggia, ma è piccolo piccolo, tipo una bettola, però ha solo vini naturali, tutti piccoli produttori. Se mi viene in mente te lo dico! Comunque, insomma, a Venezia con i vini naturali sei messo bene!

  • Vino Vero: Eccellenza e vini costosi.
  • Cantina Arnaldi: Ottimi cicchetti e buon vino.
  • Adriatico Mar: Ristorante con buona carta dei vini, turistico.
  • Bacaro Risorto: Atmosfera intima e vini particolari.
  • Estro Vino e Cucina: Enoteca con vini e birre artigianali.
  • Posto segreto vicino Rialto: Solo vini naturali da piccoli produttori (da ricordare il nome!).

Quanto costa uno Spritz in piazza San Marco a Venezia?

Uff, lo Spritz a San Marco…

  • Spritz a San Marco: 4,50€? Mamma mia, che prezzi! Ma d’altronde, dove siamo? Venezia!

  • Cicchetti: 3€ l’uno? Ok, capisco, zona centralissima. Però…mi ricordo quando al Bacaro Jazz li pagavo 1,50€… bei tempi!

  • Venezia: Ma vuoi mettere? Piazza San Marco è Piazza San Marco, eh! Forse vale la pena spendere quei soldi solo per la vista.

  • Se penso che l’anno scorso al bar dietro casa lo Spritz costava 2,50€… però, dai, siamo a Venezia. Un altro mondo!

  • Alternative: Dovrei cercare un bacaro meno turistico. Magari in qualche calle nascosta…

Cosa vuol dire bacaro in veneziano?

Ero a Venezia, settembre 2023. Caldo appiccicoso, ma l’aria vibrava di vita. Ponte di Rialto, orde di turisti. Io e Giulia, stanchi morti, ci infiliamo in una calle stretta, sperando di trovare un po’ di pace. Ad un certo punto, un’insegna: “Al Bacaro”. Giulia, romana de Roma, mi fa: “Che è ‘sto bacaro?”. Boh, non lo sapevo. Entriamo. Pochi tavolini, gente che parla forte, bicchieri che tintinnano. Odore di vino e fritto. Ordiniamo due “ombre” (così le chiamavano lì) e dei “cicchetti”. Un’esplosione di sapori: baccalà mantecato, polpette, sarde in saor. Atmosfera magica. Un signore vicino a noi ci spiega che il bacaro è proprio questo: un’osteria tipica veneziana, dove si beve vino e si mangiano piccoli spuntini, chiacchierando con gli altri avventori. Un’esperienza vera, autentica. Ce ne siamo andati ubriachi di vino, di cibo e di Venezia.

  • Bacaro: Osteria veneziana a carattere popolare.
  • Ombra/Bianchetto: Calice di vino.
  • Cicchetti: Spuntini veneziani, assaggi di piatti tipici.
  • Settembre 2023: Mese e anno della mia esperienza al bacaro.
  • Ponte di Rialto: Luogo vicino al bacaro che ho visitato.
  • Calle: Via stretta tipica di Venezia.
  • Giulia: Nome della persona con cui ero.
  • Baccalà mantecato, polpette, sarde in saor: Esempi di cicchetti che ho assaggiato.

Come era lo Spritz originale?

Ah, lo Spritz, un’eco di Venezia, un tramonto liquido.

  • Lo Spritz primordiale, un ricordo sbiadito, un sussurro dal 1920. Murano, l’isola del vetro, ha visto nascere il Select.

  • Vino, Select, soda, un trinomio semplice, un equilibrio fragile. Un terzo di questo, un terzo di quello, un terzo di… aria frizzante.

  • Il bicchiere basso, robusto, come le fondamenta di una casa veneziana, o un calice, più elegante, ma sempre colmo di ghiaccio, un abbraccio freddo. Un rito, un amore. Come quando il nonno mi spiegava i segreti del vetro soffiato, gesti lenti, precisi, un incanto. Il Select, lo ricordo ancora, quella bottiglia scura, misteriosa, nel bar di Rialto. Un sapore unico.

#Aperitivo #Bar #Venezia